30.03.09
Visita alla casa Circondariale di Trieste Siamo stati ricevuti dal direttore dott. Enrico Sbriglia ed accompagnati in un giro conoscitivo di tutto il carcere dal comandante degli agenti di custodia.
A Trieste ci sono solo detenuti comuni e con pene detentive non superiori a 5 anni.
Circa due terzi dei carcerati sono di origine straniera (est Europa + nord Africa), molti sono lì per reati connessi alla droga.
All’atto della visita erano presenti circa 230 detenuti (occupazione ottimale 160 circa, accettabile fino a 190). Il sovraffollamento comporta che nelle celle ci siano anche 8 persone, con un unico bagno, alcune delle quali sono costrette a dormire con il materasso appoggiato sul pavimento. La richiesta del direttore di aggiungere un ulteriore letto sui letti a castello preesistenti per ora è stata esclusa considerato che l’ultimo verrebbe ed essere posizionato troppo in alto rispetto al pavimento.
Al terzo piano c’ è una sezione femminile che all’atto della visita ospita circa 25 persone.
Gli scantinati, ristrutturati di recente, dovrebbero essere utilizzati in futuro come laboratori di pasticceria e falegnameria.
Gli scantinati, ristrutturati di recente, dovrebbero essere utilizzati in futuro come laboratori di pasticceria e falegnameria.
Il problema maggiore denunciato dal direttore è il mancato finanziamento dei corsi di formazione professionale dei detenuti. Ha più volte ribadito che la vera sicurezza si raggiunge impegnando in attività lavorative i detenuti e insegnando loro un mestiere da poter usare una volta usciti dal carcere.
Il capitano delle guardie ha lamentato una significativa carenza di organici con conseguenti turni molto pesanti di tutti gli agenti.
Nelcomplesso la struttura carceraria, pur molto datata, è stata ristrutturata in modo da permettere una carcerazione dignitosa.
Durante la visita non ho percepito particolari tensioni o disagi.
Nelcomplesso la struttura carceraria, pur molto datata, è stata ristrutturata in modo da permettere una carcerazione dignitosa.
Durante la visita non ho percepito particolari tensioni o disagi.
31.03.09
Seduta d’aula L’assessore Rosolen, rispondendo alla mia interrogazione sull’Erdisu presentata il 06.03.09, ha confermato che i passaggi burocratici sono sostanzialmente regolari, il costo per posto letto dei nuovi alloggi della casa dello studente in via Mantica sono di circa 200.000 euro come già denunciato da E Polis Friuli e ripreso nella nostra interrogazione.
Bisogna comunque considerare che si sono ottenuti anche altri locali e una palestra che andrebbero ad abbassare il costo unitario per posto letto.
Ciò nonostante non è accettabile che, pur in un’ottica più ampia di miglioramento del sevizio, si faccia un uso così disinvolto del danaro pubblico.
Bisogna comunque considerare che si sono ottenuti anche altri locali e una palestra che andrebbero ad abbassare il costo unitario per posto letto.
Ciò nonostante non è accettabile che, pur in un’ottica più ampia di miglioramento del sevizio, si faccia un uso così disinvolto del danaro pubblico.
**
Sono state fatte quattro votazioni per eleggere l’Autorità regionale per la vigilanza sui servizi idrici e non avendo nessuno dei quattro candidati raggiunto il quorum tutto è stato rinviato. Adesso si aprono nuovi scenari visto che si riaprono i termini per nuove candidature.
**
E’ passata, con i voti dell’UDC e nostri, la mozione, presentata dal PD che impegna la giunta regionale ad esprimere parere negativo sull’ulteriore ampliamento della discarica di Trivignano Udinese.
Una volta tanto si è voluto mantenere la promessa fatta in occasione dell’ultimo ampliamento, cioè che sarebbe stato veramente l’ultimo, tenendo conto della totale contrarietà al provvedimento da parte del Comune.
Una volta tanto si è voluto mantenere la promessa fatta in occasione dell’ultimo ampliamento, cioè che sarebbe stato veramente l’ultimo, tenendo conto della totale contrarietà al provvedimento da parte del Comune.
Seduta d’aula dell'1-2 aprile
Le due giornate d'aula sono state impegnate per discutere tre articoli del DDL sulla sicurezza e sul riordino della polizia locale.
L’impressione derivata dalla discussione in aula è che questa legge viene sostenuta solo da una piccola parte della maggioranza e tollerata, con un certo fastidio, dall’altra che però poi vota compatta.
Se è vero che, soprattutto la Lega, sul problema sicurezza ha fatto il suo cavallo di battaglia e la sua fortuna elettorale, è altrettanto vero che la stessa maggioranza farà fatica a giustificare otto milioni di euro in telecamere, ronde, nuovi organismi di coordinamento, osservatori che non servono, soprattutto quando per gli ammortizzatori sociali se ne sono posti a bilancio solo quattro.
Va sottolineata la giusta contrarietà delle forze di polizia che vedono buttare soldi pubblici per una legge inutile e pericolosa, tenuto conto che le rilevazioni danno tutte le tipologie di reato in netto calo.
Se poi gli organici sono vuoti, mancano i soldi per la benzina e per la manutenzione delle volanti e, talvolta, si è costretti ad anticipare i soldi per poter proseguire un’indagine, è evidente che la contrarietà diventa rabbia.
Merita sottolineare una delle amenità che ritroviamo della legge in questione:
fra i compiti che dovrebbe avere il costituendo “osservatorio regionale sulla sicurezza integrata” vi è quello “della rilevazione della percezione del sentimento di insicurezza presente sul territorio” (art 3, comma 4, lettera f)!!!!
Fra le cose pericolose va annoverato il chiaro tentativo di appaltare la sicurezza al privato e la legalizzazione delle ronde che verranno addestrate, vestite, equipaggiate ed assicurate ovviamente a spese dei contribuenti.
Volutamente mi astengo da ogni ulteriore commento che credo ciascuno di voi farà in cuor suo o a voce alta.
Ci aspettano ancora due giorni di discussione in aula (7-8 aprile) ove non credo riusciremo a portare nessuna modifica significativa al testo proposto.
La maggioranza si assumerà la responsabilità di una nuova legge che, se applicata alla lettera, sarà costosa, pericolosa e, se disattesa, confermerà una volta di più che fare politica in un certo modo non è solo inutile ma talvolta può anche essere dannoso.
L’impressione derivata dalla discussione in aula è che questa legge viene sostenuta solo da una piccola parte della maggioranza e tollerata, con un certo fastidio, dall’altra che però poi vota compatta.
Se è vero che, soprattutto la Lega, sul problema sicurezza ha fatto il suo cavallo di battaglia e la sua fortuna elettorale, è altrettanto vero che la stessa maggioranza farà fatica a giustificare otto milioni di euro in telecamere, ronde, nuovi organismi di coordinamento, osservatori che non servono, soprattutto quando per gli ammortizzatori sociali se ne sono posti a bilancio solo quattro.
Va sottolineata la giusta contrarietà delle forze di polizia che vedono buttare soldi pubblici per una legge inutile e pericolosa, tenuto conto che le rilevazioni danno tutte le tipologie di reato in netto calo.
Se poi gli organici sono vuoti, mancano i soldi per la benzina e per la manutenzione delle volanti e, talvolta, si è costretti ad anticipare i soldi per poter proseguire un’indagine, è evidente che la contrarietà diventa rabbia.
Merita sottolineare una delle amenità che ritroviamo della legge in questione:
fra i compiti che dovrebbe avere il costituendo “osservatorio regionale sulla sicurezza integrata” vi è quello “della rilevazione della percezione del sentimento di insicurezza presente sul territorio” (art 3, comma 4, lettera f)!!!!
Fra le cose pericolose va annoverato il chiaro tentativo di appaltare la sicurezza al privato e la legalizzazione delle ronde che verranno addestrate, vestite, equipaggiate ed assicurate ovviamente a spese dei contribuenti.
Volutamente mi astengo da ogni ulteriore commento che credo ciascuno di voi farà in cuor suo o a voce alta.
Ci aspettano ancora due giorni di discussione in aula (7-8 aprile) ove non credo riusciremo a portare nessuna modifica significativa al testo proposto.
La maggioranza si assumerà la responsabilità di una nuova legge che, se applicata alla lettera, sarà costosa, pericolosa e, se disattesa, confermerà una volta di più che fare politica in un certo modo non è solo inutile ma talvolta può anche essere dannoso.
Nessun commento:
Posta un commento