La prossima scadenza del Consiglio di Amministrazione della casa di riposo di Cividale ha innescato un salutare dibattito che, in estrema sintesi, vede il Comitato parenti degli ospiti della Casa per Anziani schierato a favore della conferma del CdA uscente, mentre i consiglieri comunali del PD chiedono un "profondo rinnovamento" dell'attuale esecutivo.
Entrambe le posizioni appaiono del tutto legittime e anche supportate da valide argomentazioni, ma a seconda della soluzione che il sindaco Balloch e la sua maggioranza sceglieranno, cambieranno i rischi che andranno a correre la struttura e gli ospiti della Casa per Anziani.
La posizione del Comitato parenti è giustificata dal fatto che, dopo numerose difficoltà, la gestione della Casa per Anziani sembra aver imboccato la strada giusta e, nel momento in cui i risultati iniziano a concretizzarsi, il cambio radicale della dirigenza, come nel gioco dell'oca, riporterebbe tutti al punto di partenza.
In questo "gioco" gli ospiti e i loro familiari, come sempre, sono destinati a pagare sulla loro pelle il "noviziato" dei nuovi amministratori. Questi, per gestire una macchina complessa come la casa di riposo, necessitano in genere di un lungo periodo di apprendistato, tanto più se i nomi che circolano liberamente negli ambienti cividalesi verranno confermati.
Cristina Novelli e Claudia Chiabai fanno varie considerazioni e, mettendo in risalto le molte criticità fin qui registrate, propongono un salto di qualità della politica assistenziale dell'anziano, l'inserimento nel CdA di un rappresentante del Comitato parenti e molto altro, con l'unico problema di non avere la forza politica per poter condizionare le nuove nomine che spettano a Balloch.
Una cosa che, invece, nessuno cita è il fatto che il II lotto dei lavori per la ristrutturazione della Casa per Anziani ha ricevuto l'approvazione definitiva della Regione. Adesso si parte con il progetto esecutivo e con le gare d'appalto che valgono la bellezza di 3 milioni e 360.000 euro e, come tutti sappiamo, la gestione degli appalti è sempre stata motivo di furibonde lotte di potere.
Personalmente in questa vicenda colgo un vecchio modo di fare politica che, in prossimità delle nuove sfide elettorali, vede le nuove figure emergenti di ogni maggioranza, in questo caso di centro-destra, tentare di posizionare le pedine più fedeli nei punti strategici a prescindere dalle competenze e dalle aspettative della gente.
Ricordo al Sindaco che su queste nomine si gioca molto del suo futuro politico perché la nomina del nuovo CdA spetta a lui e, come compete ad ogni opposizione seria, sarà nostra cura registrare e denunciare ogni disservizio e criticità nella gestione degli ospiti della casa di riposo, ma anche controllare che i lavori del II lotto proseguano con celerità e trasparenza.
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