In
questi giorni sulla stampa locale sono comparsi alcuni articoli del Consigliere
regionale Roberto Novelli
a difesa della sanità regionale e dell'Ospedale di Cividale in particolare .
Questa
sua attenzione, questo sposare temi e battaglie che mi sono proprie da anni, non
può che farmi piacere, ma non posso dimenticare che fino a pochi mesi fa il
consigliere Novelli sedeva tra i banchi della maggioranza e che in cinque anni
ben poco è stato fatto a salvaguardia del presidio cividalese.
La
prevista ristrutturazione del nostro nosocomio, per la quale erano stati
accantonati 10 milioni di euro, non è mai partita per una colpevole assenza
della giunta Tondo che ha prodotto una pseudo riforma della sanità soltanto
negli ultimi mesi del suo mandato.
Alcuni
giorni fa ho portato all'attenzione dell'assessore Telesca le note criticità
che affliggono la sanità cividalese, ribadendo l'indifferibilità di scelte
chiare che rendano il nostro presidio funzionale alle necessità della
popolazione del cividalese e delle Valli del Natisone.
Considerato
che così come configurata l'offerta dell'ospedale è insufficiente e
antieconomica, ho proposto che Cividale diventi a tutti gli effetti la day
surgery di Udine, superando il concetto attuale che lascia ai primari una scelta
che, invece, deve essere aziendale, in quanto strategica.
Perchè
l'Ospedale di Udine possa svolgere al meglio la "mission" cui è
chiamato,vale a dire essere il presidio di riferimento della regione, è
sempre più necessario ridurre la pressione ed il congestionamento di cui soffre
facendo gestire agli ospedali periferici le patologie minori.
Credo
evidente a tutti che non sia più possibile scaricare sui Direttori Generali scelte
che sono politiche e che devono tener conto dell'intero assetto sanitario della
regione con l'obbiettivo di garantire a tutti i concittadini le stesse possibilità
di cura a prescindere che abitino in un grosso centro o nelle Valli del
Natisone.
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