Come noto a chi segue la politica, in ogni seduta del Consiglio Regionale è prassi consolidata che il Presidente del Consiglio commemori brevemente l’opera o l’azione politica di quei cittadini scomparsi la cui vita è stata spesa nell’interesse della comunità.
Parliamo di persone che hanno militato in tutti i partiti, di artisti, di professionisti, alcuni noti altri molto meno cui la politica riconosce, con un minuto di silenzio, l’impegno profuso per la crescita economica, culturale e democratica del Paese in cui hanno vissuto.
Faccio queste riflessioni perché anche oggi, nonostante una richiesta formale che avevo inviato alla Presidenza ai primi di febbraio (http://pustetto.blogspot.com/2012/02/commemorazione-di-oscar-luigi-scalfaro.html), ci si è rifiutati di ricordare la recente scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro che si è sempre battuto con tenacia e coerenza per quella Repubblica Italiana che aveva contribuito a fondare.
Così il Presidente del Consiglio, per evitare che il PdL e la Lega facessero la stessa brutta figura fatta al Senato e in altri Consigli Regionali quando sono usciti dall’Aula, ha scelto la scusa: “il Consiglio non ha mai commemorato la scomparsa di un Presidente della Repubblica” ergo non si può fare nemmeno questa volta. Il che sta a significare che sbagliato una volta non c’è più modo di correggersi.
Anche i sassi sanno che sono state le azioni politiche fatte a suo tempo da Scalfaro, con schiena dritta e consapevolezza, il motivo dell’odio espresso dalla Lega e dal centro destra e concretizzatosi in questo rifiuto.
Confondere il doveroso ricordo di una persona che per tutta la vita ha rappresentato, più che degnamente, le istituzioni con la condivisione delle sue scelte politiche evidenzia la pochezza e la miopia di una classe politica che poi è la stessa che non si spiega il perché il suo operato venga apprezzato da un misero 4-6 % della popolazione che ha governato per anni.