Il progetto CAPIRe è stato costituito circa 10 anni fa con lo scopo
dichiarato sia di rilanciare la funzione di controllo da parte delle
Assemblee legislative regionali sia di valutare nel modo più obbiettivo
possibile il raggiungimento o meno degli obbiettivi individuati dall’esecutivo
Lì ove adottati i risultati
ottenuti sono stati giudicati di notevole importanza strategica ed operativa in
quanto, su dati certi, si è potuto porre in essere quei correttivi necessari al
raggiungimento dell’obbiettivo prefissato.
Al progetto CAPIRe hanno aderito
17 regioni e ieri, in qualità di rappresentante della Regione FVG all’interno del
Comitato di indirizzo del Progetto, ho partecipato all’incontro tenutosi a
Trieste al il fine di discutere e approvare il documento “imparare a spendere
meglio. Manifesto delle Assemblee regionali a favore di un impiego diffuso di
strumenti e metodi per valutare l’efficacia delle politiche.”
Condividendo i punti del
manifesto di Bari, ma anche quanto dichiarato dal filosofo R. Bin che
“un’Assemblea che funziona è un’Assemblea che conosce le cose” ci si è posti il
problema di come rendere cogenti delle regole che ove applicate hanno
dimostrato di migliorare in modo significativo l’operato del legislatore.
La dura crisi economica ha
costretto tutti a familiarizzare con la parola spendine review il cui vero significato non è quello di spendere
meno, ma di spendere meglio!
La questione del come e se si sono spesi bene i soldi dei contribuenti dovrebbe
essere sempre il principale pensiero dell’amministratore pubblico, ma in un
momento drammatico per moltissimi italiani diventa centrale, strategico e
ineludibile. Ciascun euro impegnato deve centrare l’obiettivo per cui è stato
destinato.
Per questo è necessario avere
dati di partenza certi e verificare quelli di arrivo con metodi scientifici, in
modo da dare risposte efficaci alle attese delle comunità. Non è più pensabile
non effettuare controlli; servono, infatti, azioni concrete perché la
valutazione diventi una pratica normale.
Forse inserire nelle modifiche
costituzionali, così come proposto dai saggi voluti dal Presidente
Napolitano, le valutazioni delle politiche pubbliche è un po’ eccessivo, ma
senza dubbio pone in primo piano un problema non più eludibile.
Viste queste premesse ecco i
PUNTI del MANIFESTO DI BARI sostanzialmente condivisi dalle Regioni aderenti al
progetto CAPIRe:
I.
accrescere il rigore metodologico e la qualità
delle valutazioni condotte
II.
legare le decisioni alla disponibilità di
evidenza sull’efficacia delle soluzioni
III.
consentire il libero accesso ai dati e la
replicabilità degli studi
IV.
comunicare gli esiti delle valutazioni e farne
materia di discussione pubblica
V.
creare strutture tecniche competenti,
specializzate e autorevoli.
Concludendo, possiamo dire che un organo legislativo non può
legiferare in modo consapevole se non possiede le informazioni essenziali sui
fenomeni che intende influenzare.
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