Oggi ho presentato la seguente interrogazione a risposta immediata.
Premesso che in questi giorni ai pazienti che frequentano il
Centro Trasfusionale di Udine è stato consegnato un questionario, a firma del
Direttore della SOC di Medicina Trasfusionale dott. Vincenzo De Angelis,
finalizzato a
- testare la possibilità di invio, tramite internet, del referto
INR e relativa terapia Anticoagulante Orale a domicilio del paziente
- e a valutare
le fasce orarie più gradite per accedere alla segreteria del Centro e quindi all’ambulatorio per il prelievo;
posto che l’iniziativa sembrerebbe lodevole, se non fosse che
i pazienti per avere al proprio domicilio una mail con il referto INR e la
relativa TAO sono invitati a sborsare un balzello aggiuntivo di 30,00
euro/anno;
considerato che servizi
analoghi vengono forniti gratuitamente presso altre Aziende sanitarie della
Regione
si chiede all’assessore
competente
se sia facoltà di un direttore di SOC proporre servizi a
pagamento ancorchè migliorativi del servizio stesso,
se questa scelta sia stata
concordata con l’Assessorato
e, soprattutto, quali siano state le modalità per
stabilire il costo e la ditta che dovrebbe gestire il tutto.
Di seguito la risposta datami:
Il questionario che viene sottoposto in questo periodo ai pazienti che afferiscono all'ambulatorio Terapia Anticoagulante Orale (TAO) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine è stato concordato nell'aprile 2014 con il presidente dell'AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulanti), al tempo dr. Guido Boni.. E' un'indagine puramente conoscitiva (serve a capire se e quanti sono i pazienti interessati al servizio).
Lo scopo dell'iniziativa è il miglioramento dell'accesso dei pazienti al servizio e lo snellimento delle attese; la refertazione telematica domiciliare è stata aggiunta al questionario proprio dall'allora Presidente AIPA che chiedeva la possibilità di fare intervenire l'Associazione per il pagamento del servizio, che sarebbe aggiuntivo rispetto alle attuali forme di consegna (consegna diretta, trasmissione fax per ci lo richiede).
Si conferma quanto esposto nell'interrogazione e cioè che l'invio telematico può avvenire solamente a cura dell'Azienda proprietaria e gestore dei server su cui risiede il programma di gestione della TAO. L'eventuale attivazione del servizio non potrà che avvenire secondo le direttive della Direzione Generale dell'Azienda e le modalità previste dall'organizzazione del Servizio Sanitario Regionale.
Si fa presente altresì che la proposta non è stata concordata con l'Assessorato alla salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, che è interessato allo sviluppo di sistemi di semplificazione delle attività senza costi aggiuntivi per i cittadini e che si sta impegnando su questo fronte.
Di seguito la risposta datami:
Il questionario che viene sottoposto in questo periodo ai pazienti che afferiscono all'ambulatorio Terapia Anticoagulante Orale (TAO) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine è stato concordato nell'aprile 2014 con il presidente dell'AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulanti), al tempo dr. Guido Boni.. E' un'indagine puramente conoscitiva (serve a capire se e quanti sono i pazienti interessati al servizio).
Lo scopo dell'iniziativa è il miglioramento dell'accesso dei pazienti al servizio e lo snellimento delle attese; la refertazione telematica domiciliare è stata aggiunta al questionario proprio dall'allora Presidente AIPA che chiedeva la possibilità di fare intervenire l'Associazione per il pagamento del servizio, che sarebbe aggiuntivo rispetto alle attuali forme di consegna (consegna diretta, trasmissione fax per ci lo richiede).
Si conferma quanto esposto nell'interrogazione e cioè che l'invio telematico può avvenire solamente a cura dell'Azienda proprietaria e gestore dei server su cui risiede il programma di gestione della TAO. L'eventuale attivazione del servizio non potrà che avvenire secondo le direttive della Direzione Generale dell'Azienda e le modalità previste dall'organizzazione del Servizio Sanitario Regionale.
Si fa presente altresì che la proposta non è stata concordata con l'Assessorato alla salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, che è interessato allo sviluppo di sistemi di semplificazione delle attività senza costi aggiuntivi per i cittadini e che si sta impegnando su questo fronte.
Commento
Mi sono dichiarato soddisfatto della risposta dell’Assessore
perché si ribadisce l’intenzione dell’esecutivo di fornire un servizio migliore
agli utenti senza che vi sia per questi un aggravio di spesa. Altro punto
qualificante è che ogni decisione dovrà essere vagliata dalla Direzione
Generale dell’Azienda e non lasciata al
direttore di SOC.
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