Ogni
anno, con l’avvicinarsi della Finanziaria, tutti i Consiglieri regionali
riscoprono amici di cui si erano perse tutte le tracce, ricompaiono anche
quelli che solo pochi mesi prima in maniera più o meno garbata ti avevano fatto
capire che il tuo operato o la tua persona “puzzava”: troppi soldi, troppi
privilegi, troppo potere, interessi non chiari. Poi,
improvvisamente, questo effluvio che emanavamo non dà più fastidio in quanto il
nostro ruolo può risultare utile alla causa e, si sa, che per la causa
si può fare tutto e anche perché, come pare abbia detto Vespasiano, “pecunia
non olet”.
Il
motivo è sempre lo stesso: ottenere un finanziamento dalla Regione per la
propria associazione, ente o fondazione il cui operato è a favore della
comunità, della cultura, dei bisognosi ecc, ecc … e, quindi, merita di essere
sostenuto. Questi soldi pubblici assegnati con nome e cognome in gergo vengono
chiamate “poste puntuali“.
Paradossalmente
i postulanti, soprattutto se amici, sono gli stessi che hanno criticato con
maggior vigore le poste puntuali ..... quando assegnate ad altri
E’
bene chiarire che molte “poste puntuali“ risolvono problemi reali,
che non trovano risposte nelle leggi vigenti, ma è altrettanto vero che molto
più spesso sono servite ad alcuni Consiglieri per finanziare gli amici o gli
amici degli amici in modo da ampliare il proprio bacino elettorale.
Anche
prendendo in considerazione solo la prima delle due tipologie di “poste
puntuali”, quella per così dire “pulita”, e preso atto dell’impossibilità di
finanziarle tutte, bisogna trovare un criterio ragionevole ed omogeneo per
stabilire le priorità perché tutti i questuanti, ovviamente, sono convinti che
la loro causa è la più urgente, la più necessaria e salvifica per la
popolazione.
Questo
è il motivo per cui in otto anni del mio mandato, scontentando un po’ tutti,
non ho mai presentato un emendamento con una posta puntuale e preferirei che i
soldi della comunità venissero assegnati in base ad una graduatoria costruita
con un regolamento che assegni ad ogni progetto un punteggio cercando così di
premiare i più meritevoli.
Anche
questa metodologia di finanziamento delle tante iniziative che nascono sul
territorio non è esente da critiche e da errori, ma allo stato attuale,
considerata la scarsa fiducia che gran parte dei cittadini ha nei confronti di
politici, è la più trasparente e quella che si presta di meno a condizionamenti
esterni.
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