Premesso che nel 2007 l’allora Ministro della Salute Livia
Turco, riconoscendo l’efficacia terapeutica del Tetraidrocannabinolo (Thc),
principale principio attivo della Cannabis, e di due analoghi prodotti di
sintesi ha reso legale la prescrizione di questi farmaci per uso terapeutico;
ricordato che nel 2013 il Ministro della Salute Renato
Balduzzi ha riconosciuto la liceità dell’uso farmacologico dell’intera pianta
della cannabis, estendendo quindi l’uso dei derivati sintetici a quelli a base naturale;
ricordato anche che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin
ha firmato con il Ministro della Difesa Roberta Pinotti un progetto pilota per
la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base
di cannabis e questo sia per evitare il ricorso a prodotti non autorizzati,
contraffatti o illegali, ma anche per garantire l’accesso a tali terapia a
costi contenuti;
considerato che in FVG la legge regionale 7 febbraio 2013, n. 2
stabilisce quali sono le modalità di erogazione dei medicinali e delle
preparazioni magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche, ma
che tuttora non è stato stilato un regolamento di attuazione;
posto che dal 2014 i medici di famiglia hanno la facoltà
di prescrivere cannabinoidi per uso terapeutico;
considerati i costi elevati e la disponibilità non certa del
prodotto che, dovendo essere importato dall’estero, deve sottostare a vincoli
autorizzativi/burocratici macchinosi;
richiamato l’impegno personale dell’Assessore Telesca a
costituire un gruppo di lavoro con medici e associazioni per definire la
proposte da fare a Roma per uscire dalla stasi, e l’affermazione per cui
"la Regione potrebbe (…)avviare coltivazioni sul territorio" perché in Fvg ci sono imprese pronte ad attivarsi;
ricordato che la Presidente della nostra Regione l’ha
definita una "questione di civiltà" e ha affermato che chiederà
"a Roma anche l’autorizzazione a coltivarla"
visto che solo un intervento politico può incidere su
disponibilità del prodotto, costi e informazione dei medici
considerato altresì quanto contenuto nel cd. “decreto cannabis”
del 9 novembre 2015, pubblicato in G.U. il 30 novembre scorso, il quale concede
al Ministero della Salute la facoltà di individuare le aree da destinare alla
coltivazione di piante di cannabis per la produzione delle relative sostanze e
preparazioni di origine vegetale e la superficie dei terreni su cui la
coltivazione è consentita
chiede
all’Assessore
competente di stabilire una tempistica certa per la stesura di un regolamento
di attuazione della L.R. 2/2013
e di sollecitare il
Ministro della Salute, visto il fabbisogno, per avere la possibilità di
coltivare la cannabis per uso terapeutico in Regione, per non dipendere più
dalle importazioni.
La risposta ricevuta è la seguente. Lascio a voi ogni commento, io posso solo dire che a domande precise si risponde molto meno precisamente.
La risposta ricevuta è la seguente. Lascio a voi ogni commento, io posso solo dire che a domande precise si risponde molto meno precisamente.
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