Oggi per la III commissione è stata giornata piena.
1) Prima è stata discussa la proposta di legge regionale 4, inerente la destinazione delle ceneri da cremazione, che intendeva adeguare la normativa regionale alla legge nazionale. Tutti gli articoli erano condivisibili e sono stati votati all’unanimità. Unico punto ancora da chiarire, verrà portato in aula con un emendamento ad hoc, è come impegnare la regione affinché vi siano crematori in numero sufficiente in ogni provincia e/o area vasta in modo da ridurre i disagi di quei cittadini che sono costretti a portare i propri defunti anche fuori regione. La mia proposta che i figli od il coniuge potessero chiedere la collocazione delle ceneri del defunto in due o più urne in modo da consentire a ciascuno (che magari abita in un altro Stato) di onorarne la memoria non è passata perchè in contrasto con la legge nazionale.
2) Successivamente vi è stata l’audizione del dott. Gnesutta (presenti anche il dott. Sigon, dott. Sacher e dott. Sclippa dell’Ospedale di S. Daniele) che ha presentato il progetto Orchidea (cure odontostomatologiche a paziente disabili in sedazione profonda). Questo progetto che vede una stretta collaborazione del distretto e dell’ospedale va avanti con ottimi successi dal 1999.
3) Piatto forte della giornata la relazione dell’assessore regionale della sanità dott. Vladimir Kosic che ha illustrato a grandi linee come intende muoversi in ambito sanitario. Vari gli interventi e le richieste di precisazioni da parte dei consiglieri. (vedi sintesi 1, 2)
Commento: appare molto discutibile che ci si richiami a parametri internazionali ove fa comodo e li si ignorino laddove vanno contro alcuni interessi; mi riferisco al fatto che per la riduzione dei posti letti si è più volte detto che la regione ha tagliato tutte quelle degenze per adeguarsi a quello che accade in tutta Europa ove i posti letto per acuti sono circa 4 per 1000 abitanti.
Alla domanda di cosa serva ad una regione di 1.300.000 abitanti un centro trapianti, quando ce ne sono di molto più grandi a Padova, Verona, Treviso ecc, allora i parametri internazionali non si seguono più e si parla di una ricaduta di eccellenza sul resto della sanità regionale.
Nessuna riposta invece è stata data sulla richiesta che i primi risparmi vanno fatti ove sussistono dei doppioni (due cardiochirurgie, due neurochirugie, assessorato/agenzia ecc). Bocciata anche la possibilità della fusione delle due università.
Il dott. Kosic ha poi smentito che sia in programma una ulteriore riduzione di posti letto (i tagli sono gia stati fatti).
Per la riduzione delle lista di attesa (soprattutto in endoscopia) si punta al privato visto che c’è difficoltà a trovare personale qualificato. Nessuna critica al fatto che molto spesso sono stati gli eccessivi carichi di lavoro, la colpevole od interessata disattenzione dei direttori sanitari a determinare la fuga degli stessi medici che adesso lavorano nel privato ove verranno dirottati molti fondi.
Possibilista invece sulla destinazione dei piccoli ospedali che potrebbero essere legati alle strutture ospedaliere di riferimento o al territorio.
Come noto il reddito di cittadinanza verrà depotenziato fino ad essere soppresso.
1) Prima è stata discussa la proposta di legge regionale 4, inerente la destinazione delle ceneri da cremazione, che intendeva adeguare la normativa regionale alla legge nazionale. Tutti gli articoli erano condivisibili e sono stati votati all’unanimità. Unico punto ancora da chiarire, verrà portato in aula con un emendamento ad hoc, è come impegnare la regione affinché vi siano crematori in numero sufficiente in ogni provincia e/o area vasta in modo da ridurre i disagi di quei cittadini che sono costretti a portare i propri defunti anche fuori regione. La mia proposta che i figli od il coniuge potessero chiedere la collocazione delle ceneri del defunto in due o più urne in modo da consentire a ciascuno (che magari abita in un altro Stato) di onorarne la memoria non è passata perchè in contrasto con la legge nazionale.
2) Successivamente vi è stata l’audizione del dott. Gnesutta (presenti anche il dott. Sigon, dott. Sacher e dott. Sclippa dell’Ospedale di S. Daniele) che ha presentato il progetto Orchidea (cure odontostomatologiche a paziente disabili in sedazione profonda). Questo progetto che vede una stretta collaborazione del distretto e dell’ospedale va avanti con ottimi successi dal 1999.
3) Piatto forte della giornata la relazione dell’assessore regionale della sanità dott. Vladimir Kosic che ha illustrato a grandi linee come intende muoversi in ambito sanitario. Vari gli interventi e le richieste di precisazioni da parte dei consiglieri. (vedi sintesi 1, 2)
Commento: appare molto discutibile che ci si richiami a parametri internazionali ove fa comodo e li si ignorino laddove vanno contro alcuni interessi; mi riferisco al fatto che per la riduzione dei posti letti si è più volte detto che la regione ha tagliato tutte quelle degenze per adeguarsi a quello che accade in tutta Europa ove i posti letto per acuti sono circa 4 per 1000 abitanti.
Alla domanda di cosa serva ad una regione di 1.300.000 abitanti un centro trapianti, quando ce ne sono di molto più grandi a Padova, Verona, Treviso ecc, allora i parametri internazionali non si seguono più e si parla di una ricaduta di eccellenza sul resto della sanità regionale.
Nessuna riposta invece è stata data sulla richiesta che i primi risparmi vanno fatti ove sussistono dei doppioni (due cardiochirurgie, due neurochirugie, assessorato/agenzia ecc). Bocciata anche la possibilità della fusione delle due università.
Il dott. Kosic ha poi smentito che sia in programma una ulteriore riduzione di posti letto (i tagli sono gia stati fatti).
Per la riduzione delle lista di attesa (soprattutto in endoscopia) si punta al privato visto che c’è difficoltà a trovare personale qualificato. Nessuna critica al fatto che molto spesso sono stati gli eccessivi carichi di lavoro, la colpevole od interessata disattenzione dei direttori sanitari a determinare la fuga degli stessi medici che adesso lavorano nel privato ove verranno dirottati molti fondi.
Possibilista invece sulla destinazione dei piccoli ospedali che potrebbero essere legati alle strutture ospedaliere di riferimento o al territorio.
Come noto il reddito di cittadinanza verrà depotenziato fino ad essere soppresso.
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