Assodato che la statura di un politico si misura sulla capacità di prevedere e gestire con sufficiente anticipo lo sviluppo e le criticità del suo territorio, in questo inizio di legislatura abbiamo assistito ad una preoccupante pochezza di progettazione del centrodestra.
Questa composita maggioranza per dimostrare la propria “diversità” e il cambio di guida al governo è stata capace solo di tagliare leggi del precedente esecutivo senza concretizzare la propria legittima visone alternativa.
Così come accaduto per il tutore dei minori, la legge sull’immigrazione, il reddito di base per la cittadinanza ed il difensore civico, ieri in IV commissione il centrodestra non ha saputo far altro che stoppare la legge 5/2007 sull’urbanistica proponendo di tornare alla legge 52 del 91.
Ovviamente, ci è stato spiegato, il ritorno ad una legge senza dubbio valida ma datata è solo una misura transitoria per ovviare ai difetti della legge Sonego.
Peccato che nel momento in cui abbiamo chiesto che questo provvedimento “ponte” avesse il limite temporale di un anno e che poi si discutesse della loro legge, della loro visione del governo del territorio, non siamo stati accontentati e, numeri alla mano, hanno bocciato la nostra richiesta.
Speriamo che nelle more interpretative di queste leggi che si intersecano e sovrappongono non trovi spazio il solito personaggio senza scrupoli che riesce a fare profitti e scempi a scapito della comunità.
Questa composita maggioranza per dimostrare la propria “diversità” e il cambio di guida al governo è stata capace solo di tagliare leggi del precedente esecutivo senza concretizzare la propria legittima visone alternativa.
Così come accaduto per il tutore dei minori, la legge sull’immigrazione, il reddito di base per la cittadinanza ed il difensore civico, ieri in IV commissione il centrodestra non ha saputo far altro che stoppare la legge 5/2007 sull’urbanistica proponendo di tornare alla legge 52 del 91.
Ovviamente, ci è stato spiegato, il ritorno ad una legge senza dubbio valida ma datata è solo una misura transitoria per ovviare ai difetti della legge Sonego.
Peccato che nel momento in cui abbiamo chiesto che questo provvedimento “ponte” avesse il limite temporale di un anno e che poi si discutesse della loro legge, della loro visione del governo del territorio, non siamo stati accontentati e, numeri alla mano, hanno bocciato la nostra richiesta.
Speriamo che nelle more interpretative di queste leggi che si intersecano e sovrappongono non trovi spazio il solito personaggio senza scrupoli che riesce a fare profitti e scempi a scapito della comunità.
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