Con
riferimento all’audizione dell’Organo di indirizzo di AOU Udine riporto di seguito il promemoria informale delle domande
fatte.
Consigliere PUSTETTO: chiede se all’estero vi sono esempi simili al
Friuli Venezia Giulia, con due Facoltà di medicina in un territorio con 1,2
milioni di abitanti. Pone il problema dell’addestramento degli specializzandi.
Giudica ad esempio paradossale che gli specializzandi in medicina d’urgenza non
frequentino i pronto soccorso o le medicine d’urgenza ospedaliere o che gli
specializzandi in chirurgia non frequentino reparti ospedalieri. Chiede se la
Regione può permettersi la presenza a Udine di due Chirurgie maxillofacciali,
due Otorino, due Ortopedie, due Neurologie, due Oculistiche, due Anatomie
patologiche, due Chirurgie plastiche, due Chirurgie generali, tre Anestesie,
tre Primari di Laboratorio. Afferma che risparmi reali si possono conseguire in
questi ambiti, non chiudendo strutture periferiche. Si dice convinto che la
politica deve farsi carico di scelte anche impopolari. Deve essere la politica,
in base a dati oggettivi e in un’ottica complessiva, a stabilire la
distribuzione della sanità sul territorio. Afferma che l’ospedale di Udine per
come pensato è troppo piccolo. Sottolinea che tutta la struttura periferica
deve essere accogliente, in grado di gestire il paziente prima e dopo il
ricovero. Ritiene sia sbagliato pensare di tagliare dove si pensa di avere meno
resistenze. Riconosce che vi sono problemi su INSIEL. Sul tema dei farmaci,
osserva che vanno fatte valutazioni obiettive sul rapporto costi-benefici; cita
il caso di alcune chemio di quarta linea prive di efficacia e osserva che un
tanto andrebbe sottolineato dal mondo scientifico.
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