Ecco il testo dell'interrogazione che ho presentato relativamente al disimpegno dei fondi FESR.
Premesso che il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia, finanziato per l'85% dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e per il restante 15% da fondi nazionali, intende promuovere e rafforzare l'attività e la competitività dell'area in un'ottica di sostenibilità e di possibilità di scambio;
visto che la stesura del Programma in questione ha richiesto il coinvolgimento di varie istituzioni nazionali, regionali e locali e che la Regione
Friuli Venezia Giulia è Autorità di Gestione;
considerato che il 4 novembre 2013, in una tabella elaborata dalla Regione, si evidenzia il disimpegno fondi FESR per 10.102.023,65 euro per il mancato raggiungimento del target di spesa fissato dall'UE;
ricordato che l’allora
Ministro dell'economia Tremonti, qualora il programma avesse mantenuto le già note "vischiosità", minacciava il disimpegno della quota del cofinanziamento nazionale,
oltre a quella comunitaria
si chiede all'Assessore competente
quali siano i progetti rimasti sulla carta e quali le responsabilità specifiche che hanno portato alla perdita di un finanziamento così cospicuo, cosa questa inaccettabile in un momento di crisi come quello che la Regione sta vivendo.
Di seguito la RISPOSTA.
(...) Il disimpegno automatico dei fondi è una regola comunitaria che interviene, in riduzione del piano finanziario del Programma, qualora la spesa rendicontata al 31 dicembre di ogni anno sia inferiore alla quota dell'annualità di riferimento.
L'Assessore ricorda come dall'avvio del Programma transfrontaliero Italia-Slovenia, approvato dalla Commissione Europea nel dicembre 2007, sino al 2011, tale disposizione non abbia trovato applicazione:
- per l'anno 2010, la Commissione Europea ha approvato la deroga applicativa una tantum del disposto regolamentare, posticipando la rendicontazione del 2010 al 31.12.2011;
- per l'anno 2011 il target di spesa da certificare alla Commissione Europea è stato superato (102,5%).
Con riferimento al 2012 a fronte del target cumulato da raggiungere entro il 31.12.2012 pari ad euro 26.382.964,21 (quota FESR) e dell'obiettivo di spesa raggiunto dal Programma a fine anno, che ha segnato un dato negativo pari ad euro 2.454.495,46 (quota FESR), la nostra Regione, in veste di Autorità di gestione, è intervenuta presso la Commissione Europea con una serie di note formali per richiedere la sospensione del disimpegno e, dopo oltre 10 mesi di fitta interlocuzione, la Commissione ha accolto, ad ottobre 2013, la richiesta di sospensione del disimpegno per causa di forza maggiore, ai sensi dell'art.96, c) del Regolamento (CE) n. 1083/2006.
A riguardo, tuttavia, la Commissione ha riconosciuto solo i cosiddetti "effetti diretti" che il sisma ha prodotto nel maggio 2012 su parte del Programma (Emilia-Romagna e Veneto), valorizzati in euro 2.296.155,50 (quota FESR) e non quelli "indiretti", ovvero quelli rilevati a livello di partenariato non localizzato nelle aree colpite dal sisma e contabilizzati in euro 2.129.297,41 (quota FESR).
Da ciò, si è registrato già per l'anno 2012 un disimpegno dei fondi del Programma pari ad euro 158.340,00 (quota FESR). Tale riduzione tuttavia è stata assorbita mediante quota parte di fondi disponibili e non allocati del Programma, senza quindi dover intervenire presso i Beneficiari mediante rideterminazione finanziaria dei progetti.
L'Assessore, infine, informa che, in accordo con il partenariato istituzionale del Programma, la Regione, quale Autorità di gestione, ha già provveduto a formulare la richiesta di sospensione della regola del disimpegno automatico alla Commissione Europea e che entro giugno p.v. gli uffici comunitari dovrebbero riscontrare l'istanza e avviare la relativa istruttoria.
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