Riporto di seguito il testo dell'interrogazione a risposta immediata "Accelerazione lavori sulla A28" e relativa risposta, pervenuta in data odierna:
"All'Assessore regionale alla mobilità, energia e infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi.
Recenti notizie giornalistiche riportano che i lavori del tratto Godega –Conegliano (lotto 29) dell’Autostrada Pordenone – Portogruaro (A28) sono stati accelerati e che prevedibilmente questo tratto sarebbe stato aperto al traffico non più il 1 maggio 2010 bensì il 1 gennaio con un anticipo quindi di “ben” quattro mesi.
Quello che non è stato detto che per fare questa operazione, che ci risulta richiesta dal suo assessorato, siano stati concordati con la CMB di Carpi (Modena), ditta appaltatrice, 4 milioni di euro.
Considerato che il periodo gennaio –aprile non è certo strategico, che l’opera attende il suo completamento da molti anni e che quindi poche mesi in più non avrebbero modificato la sostanza delle cose e che il tratto in questione non è certo il passante di Mestre si chiede quali siano state le motivazioni per giustificare una spesa di questa entità e soprattutto se in periodo economicamente critico come l’attuale, questo importo non avrebbe trovato migliore collocazione."
La risposta è del presidente di S.p.A. Autovie Venete, dott. Giorgio Santuz:
"Al fine di dare adeguato riscontro all’interrogazione a risposta immediata n. 152 del 27 luglio 2009, avente ad oggetto “Accelerazione lavori sulla A28” si rende necessario chiarire ratio e quantum adottati in proposito da S.p.A. Autovie Venete.
Ratio del provvedimento adottato.
Si rammenta che nel corso del 2008 la congestione del traffico automobilistico e dei mezzi pesanti gravanti sulla A4 ha determinato, in primo luogo, la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge n°225/92 da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri (decreto 11 luglio 2008), e successivamente l’ordinanza n°3702 del 5 settembre 2008 mediante la quale veniva nominato Commissario Delegato all’emergenza il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.
Con la medesima Ordinanza veniva individuata nella S.p.A. Autovie Venete il soggetto deputato a fornire al Commissario Delegato il supporto tecnico, operativo, logistico.
I cronoprogrammi per la realizzazione della terza corsia, già trasmessi alla Protezione Civile ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri prevedono l’avvio dei cantieri nel tratto veneto della A4 (i più trafficati e problematici sotto i profili dell’incidentalità) per dicembre del corrente anno.
Ciò posto la transitabilità del lotto 29 entro tale data determinerebbe l’interconnessione tra le autostrade A27 ed A28 con ciò consentendo l’unico by-pass per la A4 che si vedrà appesantita, oltre alle gravose condizioni di traffico cui è costantemente sottoposta, anche di tutte le problematiche legate ai cantieri che su di essa andranno a gravare.
Quindi non anticipazione tout court del lotto 29 ma importante valvola di sfogo, ovvero percorso alternativo, in casi di intasamento della A4.
Quantum del provvedimento adottato.
Preliminarmente si precisa che il contratto sottoscritto nel 2007 con la società realizzatrice dei lavori già prevedeva un premio di accelerazione pari al 10% dell’importo contrattuale (poco più di 3.200.000 euro).
L’effettivo maggior importo pattuito, di poco inferiore agli 800.000 euro, e legato alla diversa metodologia costruttiva che la C.M.B. dovrebbe mettere in atto per la contrazione dei tempi realizzativi dei viadotti di svincolo, verrebbe corrisposto solo ad obbiettivo perseguito. In caso contrario l’atto aggiuntivo perderebbe la propria efficacia e risorgerebbe il contratto del 2007 con tutte le originarie obbligazioni.
A ben vedere il presunto maggior costo, ridotto a meno di un quinto rispetto alla somma denunciata nell’interpellanza, verrebbe ulteriormente ridotto in quanto l’anticipata transitabilità automaticamente comporta anche un’anticipata corresponsione del pedaggio.
Conclusivamente, quindi, pur tralasciando i positivi riflessi che sugli importi avrebbe un’anticipata corresponsione del pedaggio, l’enitià della variante, riducendosi a meno del 2,5% dell’importo di contratto, è tale da essere considerata dalla normativa in materia una non variante ma “interventi disposti dal direttore lavori per risolvere aspetti di dettaglio”. (art. 132 comma 3 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.).
Per amor di verità si precisa che nessuna accelerazione è mai stata chiesta dall’Assessore Regionale della mobilità, energia e infrastrutture di trasporto.
Nell’auspicio di aver risposto ai quesiti sollevati colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti."
"All'Assessore regionale alla mobilità, energia e infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi.
Recenti notizie giornalistiche riportano che i lavori del tratto Godega –Conegliano (lotto 29) dell’Autostrada Pordenone – Portogruaro (A28) sono stati accelerati e che prevedibilmente questo tratto sarebbe stato aperto al traffico non più il 1 maggio 2010 bensì il 1 gennaio con un anticipo quindi di “ben” quattro mesi.
Quello che non è stato detto che per fare questa operazione, che ci risulta richiesta dal suo assessorato, siano stati concordati con la CMB di Carpi (Modena), ditta appaltatrice, 4 milioni di euro.
Considerato che il periodo gennaio –aprile non è certo strategico, che l’opera attende il suo completamento da molti anni e che quindi poche mesi in più non avrebbero modificato la sostanza delle cose e che il tratto in questione non è certo il passante di Mestre si chiede quali siano state le motivazioni per giustificare una spesa di questa entità e soprattutto se in periodo economicamente critico come l’attuale, questo importo non avrebbe trovato migliore collocazione."
La risposta è del presidente di S.p.A. Autovie Venete, dott. Giorgio Santuz:
"Al fine di dare adeguato riscontro all’interrogazione a risposta immediata n. 152 del 27 luglio 2009, avente ad oggetto “Accelerazione lavori sulla A28” si rende necessario chiarire ratio e quantum adottati in proposito da S.p.A. Autovie Venete.
Ratio del provvedimento adottato.
Si rammenta che nel corso del 2008 la congestione del traffico automobilistico e dei mezzi pesanti gravanti sulla A4 ha determinato, in primo luogo, la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della Legge n°225/92 da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri (decreto 11 luglio 2008), e successivamente l’ordinanza n°3702 del 5 settembre 2008 mediante la quale veniva nominato Commissario Delegato all’emergenza il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.
Con la medesima Ordinanza veniva individuata nella S.p.A. Autovie Venete il soggetto deputato a fornire al Commissario Delegato il supporto tecnico, operativo, logistico.
I cronoprogrammi per la realizzazione della terza corsia, già trasmessi alla Protezione Civile ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri prevedono l’avvio dei cantieri nel tratto veneto della A4 (i più trafficati e problematici sotto i profili dell’incidentalità) per dicembre del corrente anno.
Ciò posto la transitabilità del lotto 29 entro tale data determinerebbe l’interconnessione tra le autostrade A27 ed A28 con ciò consentendo l’unico by-pass per la A4 che si vedrà appesantita, oltre alle gravose condizioni di traffico cui è costantemente sottoposta, anche di tutte le problematiche legate ai cantieri che su di essa andranno a gravare.
Quindi non anticipazione tout court del lotto 29 ma importante valvola di sfogo, ovvero percorso alternativo, in casi di intasamento della A4.
Quantum del provvedimento adottato.
Preliminarmente si precisa che il contratto sottoscritto nel 2007 con la società realizzatrice dei lavori già prevedeva un premio di accelerazione pari al 10% dell’importo contrattuale (poco più di 3.200.000 euro).
L’effettivo maggior importo pattuito, di poco inferiore agli 800.000 euro, e legato alla diversa metodologia costruttiva che la C.M.B. dovrebbe mettere in atto per la contrazione dei tempi realizzativi dei viadotti di svincolo, verrebbe corrisposto solo ad obbiettivo perseguito. In caso contrario l’atto aggiuntivo perderebbe la propria efficacia e risorgerebbe il contratto del 2007 con tutte le originarie obbligazioni.
A ben vedere il presunto maggior costo, ridotto a meno di un quinto rispetto alla somma denunciata nell’interpellanza, verrebbe ulteriormente ridotto in quanto l’anticipata transitabilità automaticamente comporta anche un’anticipata corresponsione del pedaggio.
Conclusivamente, quindi, pur tralasciando i positivi riflessi che sugli importi avrebbe un’anticipata corresponsione del pedaggio, l’enitià della variante, riducendosi a meno del 2,5% dell’importo di contratto, è tale da essere considerata dalla normativa in materia una non variante ma “interventi disposti dal direttore lavori per risolvere aspetti di dettaglio”. (art. 132 comma 3 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.).
Per amor di verità si precisa che nessuna accelerazione è mai stata chiesta dall’Assessore Regionale della mobilità, energia e infrastrutture di trasporto.
Nell’auspicio di aver risposto ai quesiti sollevati colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti."
1 commento:
solo per evidenziare che chi, quotidianamente, percorre il tratto sacile-conegliano in direzione mestre, vedersi anticipare di ben 4 mesi l'apertura del tratto autostradale è una manna...sapete cosa vuol dire fare ogni giorno per 2 volte il tratto statale Conegliano -Sacile? prima di parlare bisogna provare... evitiamo sempre gratuite polemiche.grazie
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