Da
molti mesi questa maggioranza non perde l’occasione per ribadire l’urgenza e la necessità di dare l’avvio ad una riforma della
governance della sanità.
Le
motivazioni sono sempre le stesse: il fattore economico e la necessità di
migliorare il sistema.
Il
sospetto che queste motivazioni siano pretestuose e che, in modo irresponsabile,
si metta mano alla gestione di una macchina molto delicata e complessa quale
quella della sanità esclusivamente per
meri interessi elettorali sono avvalorati una serie corposa di indizi:
la riforma è così urgente che inizierà il 1 gennaio 2014;
le Aziende sanitarie della Regione quest’anno hanno
registrato un avanzo di bilancio di circa 22 milioni di euro e nella proposta
di legge non viene mai esplicitato quali e quanti sarebbero i risparmi attesi
con tale riorganizzazione;
le audizioni siano state convocare dopo che la legge aveva iniziato il suo
iter e, in quell’occasione, ben il 90 % degli stakeolders ha espresso critiche
sostanziali alla proposta di riorganizzazione che secondo loro avrebbe
peggiorato il servizio;
oggi, dopo che era stata chiesta l’oltranza per la III commissione stante la indifferibile
necessità di licenziare la legge oggi stesso, la maggioranza ha fatto mancare
il numero legale e pertanto la commissione è stata rinviata a data da
destinarsi.
Attendiamo
con curiosità le prossime motivazioni per giustificare un iter accelerato di
una riforma vuota e pericolosa nello stesso tempo.
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