Di seguito il testo della mia interrogazione inerente il nuovo laboratorio di analisi di Udine e la risposta datami oggi dall'Assessore Telesca.
Premesso che per la Medicina di Laboratorio nel PSSR 2010-2012 erano previste, così come nelle principali strutture ospedaliere e universitarie delle regioni limitrofe e non, 1 SOC di Anatomia ed Istologia Patologica, una di Laboratorio Analisi e una di Microbiologia-Virologia-Immunologia, e che questo modello rispondeva non solo a competenze specifiche, ma anche a una logica organizzativa;
considerato che il prossimo trasferimento dei diversi laboratori di diagnostica afferenti al Dipartimento di Medicina di Laboratorio dell'AOU di Udine nella nuova struttura debba prevedere obbligatoriamente una riorganizzazione dei processi lavorativi e che questo evento potrebbe essere l'occasione per risolvere positivamente l'attuale strumentale frammentazione di alcune SOC del Dipartimento stesso;
considerato che con la prospettata nuova riorganizzazione vengano valorizzati quei modelli organizzativi che si sono dimostrati vincenti nel raggiungimento degli obiettivi di budget assegnati sia alle diverse Strutture che all'operato dei Direttori, e valutati da un ente esterno;
considerato che nella progettazione di un nuovo laboratorio si dovrebbe privilegiare (secondo modelli già adottati da altri grossi ospedali delle Regioni limitrofe) una riorganizzazione che porti ad un consolidamento delle analisi, utilizzando strumenti collegati mediante "catena" esterna o utilizzando "moduli multiparametrici" (catena interna alle strumentazioni), in un'ottica di maggior efficacia ed efficienza diagnostica, di ottimizzazione delle risorse umane e di riduzione del numero e/o duplicazione delle apparecchiature
si richiede all'Assessore competente quale sia il razionale che prevede per il nuovo Laboratorio Analisi di Udine una riorganizzazione a ISOLE diagnostiche o Linee produttive, che si ricalca grossomodo l'attuale organizzazione, con numerose strumentazioni stand alone e quale impatto avrà tale organizzazione nella auspicabile riduzione delle risorse umane e nell'ottimizzazione e/o riduzione dei costi complessivi di gestione del laboratorio.
La Risposta è stata la seguente:
In considerazione dei nuovi assetti organizzativi e della rivisitazione che questa Giunta intende operare nel SSR, il Piano di intervento a medio termine ed i Piani tematici ad esso collegati subiranno un'approfondita analisi e rivisitazione. In quest'ottica sarà considerata anche una riflessione sui temi delle funzioni sovraordinate e della medicina di laboratorio nelle Aree Vaste.
Per quanto attiene al modello organizzativo del Dipartimento di Medicina di laboratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "S. Maria della Misericordia" di Udine, si è appurato con l'Azienda che la medesima ha ritenuto di dare risposta ai volumi di attività ed alle tempistiche operative necessarie per le specificità, strutturandosi su un modello organizzativo diverso rispetto alle linee di catena interna e sviluppando una logica mista con moduli e strumenti multi parametrici.
Ci riserviamo comunque di effettuare tutte le verifiche necessarie per capire, nella logica di controllo e rendicontazione, che ci proponiamo di adottare come metodo, se quel modello organizzativo dia effettivamente le necessarie garanzie di economicità e funzionalità.
Fatto salvo che si prende comunque atto che per il futuro sarà necessario vigilare sulle scelte organizzative che non corrispondono a criteri di coerenza.
1 commento:
Dubbi postumi alla spesa o cortesi ciance (chiacchiere pour parler) ?
Posta un commento