In
questi giorni più volte mi è stato chiesto “chi te lo fa fare?” o, in maniera
più diretta e sincera, “quali interessi/vantaggi hai nel fare questa
battaglia?” Per questi motivi tengo a ribadire che: a Latisana ho solo qualche amico e non interessi, i miei cognati medici
vivono a Palmanova, uno lavora in ospedale proprio a Palmanova, l’altra è MMG;
in più non mi presenterò alle
prossime elezioni e quindi non cerco voti. Queste domande però fanno capire
come, nell’opinione comune, non sia credibile l’ipotesi che un politico possa
fare una battaglia nell’interesse generale e non per interessi personali.
Oggi
mi sarebbe piaciuto che la maggioranza che governa questa Regione presentasse
una mozione che, tenuto conto dell’evoluzione della situazione di Latisana, proponesse una moratoria
sulla soppressione di quel punto nascita in attesa che molte delle incognite
attualmente sul terreno si chiarissero. E questo perché la politica deve tener conto dei cambiamenti, solo per citare
gli ultimi: proiezioni per 600 parti, 16 pediatri che partecipano al
concorso, Portogruaro chiuso.
Queste
e le molte altre considerazioni fatte poterebbero alla logica conclusione che ENTRAMBE
LE STRUTTURE debbano rimanere APERTE, ma se si vuole un accorpamento allora non
vi sono dubbi che si debba chiudere Palmanova. Ribadisco che non ho nulla contro
l’ospedale di Palmanova, che il Sistema
di valutazione delle performance dei SSR- bersaglio del S. Anna di Pisa
mette tra i migliori nosocomi della regione. Ma dal punto di vista geografico
l’utenza di Palmanova si può rivolgere a Udine o a Monfalcone, che distano solo
pochi Km.
La mozione preparata da un esponente
del PD aveva il pregio di superare alcune forzature degli analoghi documenti
preparati dall’opposizione.
Il mio tentativo di convincere la
Presidente sulla bontà della soluzione prospettata, ripeto da esponenti del suo
partito, è fallito platealmente.
Pur
rendendomi conto che il presidente è
sempre e comunque chiamato a scelte spesso difficili, che spetta a lui e solo a
lui l’ultima parola sono convinto che considerare l’apporto dei consiglieri
sempre e comunque come un fastidio sia un limite ed un errore. I professionisti non sono
alloggiati solo nelle stanze dell’Assessorato, ma anche fra i banchi del
Consiglio.
Anche
se quanto sto per fare risulterà inutile, proverò a evidenziare come la chiusura
di Latisana, in realtà, è già stata presa da molto tempo, a prescindere.
L’unica
decisione politica fatta alla luce del sole è stata quella di mettere in legge
che nella Bassa friulana ci sarà solo un punto nascita, facendo finta che lo step successivo, quello che decide tra
Latisana e Palmanova, fosse eminentemente tecnico. Solo gli sprovveduti possono
pensare che una decisione così impattante non fosse preparata nei minimi
particolari. La tecnica è collaudata: prima di tutto bisogna depauperare e
precarizzare la struttura in modo tale che i pazienti fuggano scegliendo
primari non attrattivi, assumendo pediatri solo a tempo determinato o
gettonisti, alimentando voci di una imminente chiusura e quando tutto ciò
accade la chiusura è decisamente più facile (si veda quanto accaduto a
Gorizia). Vorrei precisare che per fare questo non è necessaria un’azione
diretta, basta lasciare che le cose accadano, non intervenire quando si
dovrebbe farlo. E poi andare in piazza a chiedere “possiamo noi tenere aperta
una struttura non sicura che fa solo 450 parti all’anno?”, “possiamo ignorare
la normativa nazionale?” (Ponzio Pilato docet).
Nostro
compito è garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità, invece la donna
gravida ed il bambino critico di Latisana corrono molti più rischi di quello di
Palmanova. Considerazioni come queste
sono state fatte da altri professionisti del settore che hanno affermato come
le<<indicazioni
siano state del tutto disattese>>, che tre mesi non sono sufficienti ad
organizzare un trasporto, tanto meno un trasporto a rischio come quello che prevederebbe
lo STAM (Servizio Trasporto Assisto della Madre).
Considerato
che sono stato l’unico consigliere di maggioranza a dare il suo voto alle
mozioni dell’opposizione, sento l’obbligo di rimarcare che la cosa non mi rende felice,
perché come ho detto vi sono delle forzature, ma TRA FARE UNA SCELTA che da PROFESSIONISTA considero PROFONDAMENTE
SBAGLIATA, e manifestare fedeltà ad una coalizione non ho dubbi.
Concludendo:
in tutta questa vicenda è mancata una volta di più LA POLITICA o, meglio, la
politica ha lanciato il sasso e nascosto la mano. Non è serio aver osservato
passivamente che due comunità della nostra regione si fronteggiassero
lanciandosi reciproche e pesantissime accuse. Non è stato serio aver lasciato
marcire la situazione.
Speravo che questa maggioranza avesse
la voglia di trovare un punto di caduta tra le varie esigenze, ma…AVANTI TUTTA
A PRESCINDERE. In questa vicenda è mancata l’umiltà di chi aveva in mano il
potere decisionale per poter capire che era venuta l’ora di fermarsi e di ritornare
sui propri passi nell’interesse dei nostri concittadini.
3 commenti:
Hai tutta la mia stima Stefano!! so che anche questo è inutile ma mi premeva dirtelo
Alessandro Dente
E in tutte le considerazioni precise e puntuali, bisognerebbe anche aggiungere mezzi e personale a disposizione del Pronto Soccorso di Latisana che si dovrà accollare tutti i trasferimenti di quei bambini e future madri che avranno bisogno di una valutazione specialistica all'ospedale di Palmanova. Nessuno ci ha pensato come nessuno ha considerato che a breve inizierà la stagione turistica a Lignano.
come altre volte, considerazioni attente e ben ponderate...un ottimo esponente politico Stefano Pustetto
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