Preso atto del fatto che Trenitalia nel cambiare gli orari dei treni ha agito autonomamente, senza nessuna concertazione e senza tener conto dei giusti rilievi dei pendolari, lunedì 16 la Consigliera Cremaschi, il Consigliere Zecchinon ed io abbiamo presentato questa interrogazione.
I
sottoscritti Consiglieri regionali,
A
seguito delle evidenze presentate dalle rappresentanze sindacali regionali di settore
attraverso lettere indirizzate alla Regione, nonché delle manifestazioni
effettuate dai comitati dei pendolari che
segnalano che le risorse economiche stanziate nella Legge Finanziaria Regionale
in merito al trasporto pubblico rischiano di non portare ai benefici previsti
poiché:
-
le
scelte effettuate da Trenitalia in merito al nuovo orario ferroviario in vigore
dal 15 dicembre 2013 prevedono la soppressione di molte fermate sulla linea
Udine-Gorizia-Trieste, sulla linea Trieste-Venezia, sulla linea Udine-Cervignano;
-
i nuovi
collegamenti nazionali prevedono la soppressione di alcuni treni da Venezia per
Trieste e Udine e i collegamenti ferroviari rimanenti non effettueranno fermate
intermedie tra Trieste e Mestre, di fatto “attraversando” la Regione senza
portare reale beneficio agli utenti residenti al di fuori del capoluogo di
regione e senza di fatto portare ad un sistema di mobilità integrata,
efficiente, sostenibile e di qualità;
-
la dirigenza Trenitalia appare orientata a
spostare presso altre Regioni le lavorazioni per i materiali rotabili dedicati
al trasporto ferroviario del FVG; questo orientamento crea preoccupazioni alle parti sociali riguardo alla
possibile riduzione di prospettive occupazionali, all’intensificazione dei
turni e alla riduzione della qualità delle condizioni di lavoro dei ferrovieri
e delle ditte dell'indotto collegate al settore;
-
sui
treni pendolari che attraversano la Regione si osserva la assurda e
anacronistica presenza di carrozze pressoché deserte di prima classe, per altro
puntigliosamente segnalate nell’annuncio registrato che minaccia sanzioni ai
pendolari che osano trovare posto nelle stesse mentre il treno è stracolmo a
causa della riduzione del numero di vetture;
-
il trasporto bici
prevede un supplemento sui treni italiani nazionali e regionali e non prevede
nessun costo aggiuntivo sulla tratta regionale gestita dagli austriaci;
-
è
evidente la necessità che almeno un treno in orario mattutino ed un treno in
orario pomeridiano effettuino anche le fermate intermedie, permettendo così ai
lavoratori residenti nei paesi limitrofi alle stazioni intermedie che verranno
soppresse dal 15 dicembre, di raggiungere il posto di lavoro con i mezzi
pubblici;
A
seguito della richiesta delle stesse organizzazioni sindacali e dei comitati
dei pendolari:
-
di riconsiderare i criteri di pianificazione
dell’orario ferroviario della Regione nonché i tagli alle fermate;
-
di aprire un tavolo di dialogo con i comitati dei
pendolari, le parti sociali e la società Trenitalia S.p.A. per discutere del
servizio commerciale nell’ottica del miglioramento del servizio;
-
di invitare a discutere la società Trenitalia per
un chiarimento sulle preoccupazioni occupazionali denunciate dalle parti
sociali che riguardano questa Regione, a fronte degli investimenti economici
effettuati per un miglioramento del servizio e nell’ottica della conservazione
occupazionale della Regione e nella Regione;
-
di discutere degli investimenti infrastrutturali
e di ammodernamento necessari per garantire la manutenzione dei treni
Regionali;
-
di intervenire urgentemente per eliminare i
disagi riscontrati in merito al nuovo orario cadenzato adottato a partire dal
15 dicembre 2013 e ai tagli di fermate su tratte contraddistinte da un
considerevole flusso di utenti;
-
di discutere quanto prima i criteri per
l’aggiudicazione della nuova gara di appalto che riguarderà i servizi del
Trasporto Locale.
Tutto
ciò premesso,
INTERROGANO
la
Presidente della Regione e l’Assessore competente per sapere se
l’Amministrazione regionale intenda rivedere con urgenza la gara di
assegnazione dei servizi di trasporto locale condividendo con le organizzazioni sindacali e con i comitati
dei pendolari le possibili soluzioni da mettere in atto per evitare disagi e disservizi all'utenza e
conseguenze negative per i lavoratori del Comparto in merito a
quanto esposto, ed in particolare per quanto riguarda l’eliminazione delle
fermate intermedie previste dal 15 dicembre del 2013.
Silvana Cremaschi
Stefano Pustetto
Armando Zecchinon