giovedì 26 maggio 2016

ACCESSO AGLI ATTI nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia/Slovenia 2007/2013.

Considerato quanto apparso sulla stampa, prima di esprimere un qualsiasi giudizio ho voluto verificare se quanto pubblicato corrisponde al vero. 

Si tratta di una lettera dell'11 ottobre 2011 con allegato il verbale di una riunione svoltasi il 7 ottobre dello stesso anno, protocollata, però, il 28 settembre 2011, il cui contenuto si rifà al rendiconto di un progetto finanziato con fondi europei nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia/Slovenia 2007/2013.

Ho presentato, quindi, una richiesta di accesso agli atti, che riporto di seguito.


Alla
Direzione centrale autonomie locali e coordinamento delle riforme
Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie


Oggetto: richiesta documentazione

Io sottoscritto Stefano Pustetto, Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, nell’esercizio del mio mandato, con la presente sono a chiedere la lettera registrata come “in arrivo” dalla Direzione centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie con prot. N. 0018850/A CL. GFC-IT SLO – 07 13 il 28 novembre 2011.
La lettera in questione, firmata dal Presidente del GEIE Net Europe dott. Roberto Panizzo è datata 11 ottobre 2011 e contiene il verbale di una riunione svoltasi il 7 ottobre 2011.

Trieste, 24/05/2016

Distinti saluti


mercoledì 25 maggio 2016

Fondi europei: proposta di missione valutativa.

Dopo aver raccolto le firme di ben 10 Consiglieri regionali oltre alla mia, ho presentato una proposta di missione valutativa per conoscere quali sono stati i risultati tangibili raggiunti con i milioni di euro messi a disposizione con i fondi europei. Di seguito la proposta.

1. le motivazioni
Ricordato che il POR per il FVG, adottato dalla Commissione Europea il 20 novembre 2007, è stato finanziato con 303 milioni di euro da impiegarsi nel settennato 2007-2013;
Preso atto che le "difficoltà di attuazione" del piano ha costretto il FVG e quindi l’Italia a chiedere alla Commissione Europea numerose riprogrammazioni, l’ultima delle quali nel febbraio 2015, onde evitare il disimpegno automatico dei fondi;
Ricordato che per tale motivo i fondi assegnati alla nostra Regione sono stati ridotti di ben 70 milioni di euro e, quindi, lo stanziamento ridotto a 230 milioni finalizzati a sviluppare la competitività e l’occupazione regionale
Si ritiene che un’analisi attenta degli interventi finanziati permetterebbe di capire come sono state spese le risorse e se gli obiettivi prefissati sono stati in parte raggiunti, valutata la riduzione dei 70 milioni.  

2. riferimenti normativi   
Il Programma Operativo 2007-2013 del Friuli Venezia Giulia - FESR Obiettivo Competitività regionale e Occupazione, approvato con decisione della Commissione europea C(2007)5717 di data 20 novembre 2007, come modificato dalle successive Decisioni C(2010)5 del 4 gennaio 2010, C(2013)2463 del 29 aprile 2013, C(2013)8575 del 20 novembre 2013, C(2015)316 del 20 gennaio 2015 e C(2015) 8528 del 30 novembre 2015;
 Legge Regionale n. 7 del 21 luglio 2008 recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 2006/123/CE, 92/43/CEE, 79/409/CEE, 2006/54/CE e del regolamento (CE) n. 1083/2006 (Legge comunitaria 2007 pubblicata sul B.U.R. s.o. n.16/2008) ed in particolare il capo V – “Attuazione del POR FESR Competitività regionale e occupazione 2007 – 2013 previsto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006”

3. l’obiettivo della politica
Accrescere i risultati dall'utilizzo dei fondi comunitari. Il Friuli Venezia Giulia, attraverso le opportunità del Programma Operativo Regionale (POR), avrebbe dovuto promuovere la realizzazione di innumerevoli progetti all'interno di una linea di sviluppo strategica finalizzata a sostenere l'economia regionale per permettere a tutto il territorio di competere in ambito nazionale e internazionale

4.L’intervento pubblico e i suoi destinatari
Preso atto che i destinatari previsti dal POR 2007-2013 del FVG – FESR Obiettivo Competitività e Occupazione sono soggetti pubblici e privati, le piccole e le medie imprese, i consorzi e le società consortili anche in forma co operativa, si intende chiarire in che modo l’adozione del POR FESR ha prodotto effetti positivi per i cittadini del FVG.

5.le domande di valutazione
Dello stanziamento di 233 milioni di euro del POR FESR 2007 – 2013 quante risorse sono state utilizzate e quali interventi sono stati finanziati? Quali "difficoltà di attuazione" hanno determinato la riprogrammazione del POR FESR e la rinuncia dei 70 milioni? Considerato che la programmazione non è ancora conclusa definitivamente, siamo certi che la Commissione Europea confermi tutte le rendicontazioni o è possibile che la Regione perda altre risorse dei 233 milioni assegnati? Quanto finanziato ha prodotto i risultati sperati? Quali le ricadute in termini di creazione di posti di lavoro e di attività concrete sul territorio?



lunedì 16 maggio 2016

Disservizi (veri o presunti) nell'ospedale di Latisana?

Visto quanto sta accadendo nell'ospedale di Latisana, è tempo di presentare un'altra Interrogazione a risposta immediata.



Di seguito il testo.

Disservizi (veri o presunti) nell'ospedale di Latisana?

Premesso che il 13 aprile u.s. ho presentato una IRI in cui mettevo in evidenza come la riorganizzazione avvenuta all’Ospedale di Latisana a seguito della chiusura del punto nascita, a detta di tutti i medici del PS, tutti gli anestesisti, tutti i chirurghi e la maggior parte dei ginecologi aumentava i rischi per i pazienti e per gli operatori del settore;

considerato che nella sua risposta, l’Assessore Telesca affermava come in nessun caso si fosse riscontrato un comportamento tale da mettere a rischio la salute e la sicurezza dei pazienti e come “tutti i bambini arrivati in PS fossero stati trattati in modo appropriato e che tutti i trasferimenti disposti sono avvenuti in totale sicurezza”;

posto che tutto questo mal si concilia con il contenuto della lettera inviata al Direttore SC PS- Medicina d’Urgenza dell’Ospedale di Latisana dal dott. Pilati il 10 maggio 2016 (prot. n° 27727/16) in cui il DG
     mette in discussione l’organizzazione, le competenze di tutti i medici del PS, prospettando anche un possibile ricorso alla magistratura contabile per danno erariale per uso improprio delle risorse messe a disposizione
      incarica il Direttore Medico e il responsabile di Dipartimento “di attivare tutte le iniziative atte ad accertare le capacità dell’Equipe SC di Pronto Soccorso al fine di garantire la qualità assistenziale sufficiente a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini”;

considerato che sarebbe  gravissimo se non vi fossero elementi solidi a sostegno del semplice sospetto di malpratic lanciato dal D.G. nei confronti di un intero reparto, peraltro diretto da uno dei più qualificati e stimati professionisti della regione;

si chiede all’Assessore competente
di fornire prove certe e inequivoche in merito a quanto sopra ipotizzato in modo così pesante dal dott. Pilati  perché in caso contrario si sarebbe gettato gratuitamente il discredito sui professionisti e sulle istituzioni.





Ecco la risposta datami in Aula dall'Assessore Telesca:





Se, come ha riferito l'Assessore, l'operato del primario del PS si è dimostrato all'altezza della situazione allora perché: il DG ha dissotterrato l’ascia di guerra nei confronti di un professionista stimato  da tutti? (ho numerose lettere di primari che attestano quanto vado dicendo) e perché è stato l’unico capo dipartimento NON confermato dal dott. Pilati?

La verità è molto semplice: L’UNICO A NON ESSERSI DIMOSTRATO ALL’ALTEZZA DEL COMPITO ASSEGNATOLGLI, CHE NON PUO’ GESTIRE UN’AZIENDA SANITARIA E’ IL DOTT. PILATI.
Perché ha tentato di nascondere i costi degli interventi necessari per mettere a norma l'ospedale di Palmanova.
Perché ha SOTTOSTIMATO le emergenze ostetriche come i distacchi intempestivi di placenta CHE IN UN ANNO NON SONO 1-2 COME RIFERITO, MA  8-10 e, quindi, con rischi molto superiori a quelli IPOTIZZATI.
Perché invece di tentare di capire, di mediare, di  coinvolgere  gli operatori preferisce muoversi come il direttore di un riformatorio o , se preferisce, come  un elefante in  un negozio di cristalleria.

L’arroganza, le “velate” minacce che trasudano dalle sue lettere, il crescendo della protervia delle sue azioni sono anche dovute al fatto che i precedenti “INCIAMPI”o anche errori palesi sono stati sempre sottovalutati o minimizzati dal suo assessorato.

Concludendo: SE l’operato del PS e del suo dirigente sono stati esemplari allora le accuse pesantissime per i medici e anche per le istituzioni che rappresentano sono INGIUSTIFICATE E GRATUITE e
Quindi nell’interesse generale io credo che il DG si debba dimettere o debba essere sollevato dall’incarico. 
TERZIUM NON DATUR.



Tra le varie cose, l'Assessore ha affermato che ho mal interpretato le due lettere protocollate del D.G. Pilati al dott. Copetti, che pubblico, in modo che ognuno possa farsi una sua opinione.