mercoledì 30 luglio 2008

ODG sui decimi delle pensioni

Il 29/07/08 si è discusso in aula un ordine del giorno di tutto il centro sinistra che impegnava la giunta ad ottenere dal governo Berlusconi le compartecipazioni erariali sui tributi pagati dai pensionati del FVG.
La posta in gioco è di circa 200 milioni di euro all’anno e, nonostante Illy avesse ottenuto una legge in tal senso (DL n° 137 del 31/07/07), Tremonti non sembrava per nulla intenzionato ad onorarla.
Non potendo negare l’evidenza, la giunta che non aveva nessuna intenzione dì dispiacere al Cav. Banana, ha presentato un suo ODG identico nella sostanza al nostro.
E' evidente che, visti i numeri, il nostro ODG è stato bocciato e il loro no, ma la cosa importante è che li abbiamo costretti a venire sulle nostre posizioni e che dal 2011 nelle casse delle Regione dovrebbero entrare quei soldi aggiuntivi.

lunedì 28 luglio 2008

Vaccino contro l'encefalite da morso di zecca (TBE)

In seguito alla richiesta di estendere alla popolazione delle Valli del Natisone la vaccinazione gratuita contro l'encefalite da morso di zecca (TBE), ho accertato la possibilità di ottenere il vaccino per tutti i residenti del Friuli Venezia Giulia ad un prezzo agevolato pari ad 1/4 del costo originario (12,50 euro per gli adulti, 9 euro per i minori). Infatti il decreto regionale 0151 del 25 maggio 2007 stabilisce che "Il vaccino contro l’infezione da TBE virus viene offerto senza il pagamento del compenso per la prestazione e con la partecipazione al costo del vaccino ridotta al 25% del prezzo di confezione a favore di tutti i cittadini residenti nel Friuli Venezia Giulia."
Considerato che la conoscenza è alla base di ogni decisione, ho incontrato il dott. Maurizio Ruscio, primario di laboratorio a San Daniele e referente nazionale delle malattie trasmesse dalla zecca, il quale ha affermato che nella nostra Regione le aree maggiormente interessate da queste malattie sono l'area di Resiutta e il Monte Matajur. Pertanto è consigliabile che le persone residenti nelle zone indicate, che possono essere esposte ai morsi di zecca, si vaccinino presso il più vicino distretto dell'Azienda Sanitaria. La zona di Resiutta è coperta dall'ass3 con sede a Gemona del Friuli in piazzetta Portuzza n°2. Per quanto riguarda le Valli del Natisone, il distretto di riferimento è quello dell'ass4, situato a Cividale del Friuli in via Cavalieri di Vittorio Veneto n°7 ed è possibile effettuare la vaccinazione ogni lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.00.

venerdì 25 luglio 2008

Manifestazione contro il "decreto Tremonti"

Oggi, presso la stazione marittima di Trieste, si è svolta l’assemblea del Pubblico Impiego indetta dalle segreterie regionali di CGIL – CISL – UIL e UGL per battersi contro il “decreto Tremonti” che prevede pesanti tagli economici e di personale nel pubblico impiego.
Nonostante il caldo e le ferie estive, l’assembla è stata così partecipata che molta gente non ha trovato posto nella sala. Al termine dell’incontro si è sviluppato un corteo che ha toccato i punti nevralgici della città, dalla Prefettura ai palazzi della Regione. In piazza Oberdan ho incontrato e ascoltato una rappresentanza sindacale garantendo l’impegno del gruppo consiliare de “La Sinistra l’Arcobaleno” a tutelare i legittimi interessi dei lavoratori del pubblico impiego.

mercoledì 23 luglio 2008

Commento su Fassino

Le affermazioni fatte da Piero Fassino nell’intervista pubblica con il direttore del Messaggero Veneto alla festa del Partito Democratico a Tavagnacco hanno senza dubbio fugato ogni dubbio sulla reale direzione di marcia di questo partito.
Che il PD mirasse al centro era evidente a tutti, che nonostante il fallimento di questa strategia, si proseguisse in tale direzione è un po’ sorprendente ma legittimo.
Apprezzabile senza dubbio la chiarezza con cui si afferma che non si possono fare alleanze con la sinistra radicale perchè non ha "cultura di governo".
Tutto sta nell’intenderci su cosa intendiamo con questo termine.
Personalmente penso che un partito possa guidare una nazione quando riesce a rappresentare gli interessi della nazione, quando tutela le minoranze, quando non si genuflette alla gerarchie cattoliche solo per un calcolo elettorale.
Penso a tutte quelle leggi non fatte dal governo Prodi, nel quale i DS erano preponderanti, sul conflitto di interessi, sui diritti civili dei conviventi, sul testamento biologico, sulla mancata riassegnazione delle frequenze di rete 4, ecc.
Spesso, e lo dico senza nessuna gioia, ho visto anche nei precedenti governi di centrosinistra, l’occupazione di poltrone e cariche per interessi di parte e non la gestione del potere per un interesse generale.
Evidentemente non è questa l’interpretazione di Fassino che preferisce la "cultura di governo" come la intende l’UDC di Cuffaro.

martedì 22 luglio 2008

III commissione

Oggi per la III commissione è stata giornata piena.
1) Prima è stata discussa la proposta di legge regionale 4, inerente la destinazione delle ceneri da cremazione, che intendeva adeguare la normativa regionale alla legge nazionale. Tutti gli articoli erano condivisibili e sono stati votati all’unanimità. Unico punto ancora da chiarire, verrà portato in aula con un emendamento ad hoc, è come impegnare la regione affinché vi siano crematori in numero sufficiente in ogni provincia e/o area vasta in modo da ridurre i disagi di quei cittadini che sono costretti a portare i propri defunti anche fuori regione. La mia proposta che i figli od il coniuge potessero chiedere la collocazione delle ceneri del defunto in due o più urne in modo da consentire a ciascuno (che magari abita in un altro Stato) di onorarne la memoria non è passata perchè in contrasto con la legge nazionale.
2) Successivamente vi è stata l’audizione del dott. Gnesutta (presenti anche il dott. Sigon, dott. Sacher e dott. Sclippa dell’Ospedale di S. Daniele) che ha presentato il progetto Orchidea (cure odontostomatologiche a paziente disabili in sedazione profonda). Questo progetto che vede una stretta collaborazione del distretto e dell’ospedale va avanti con ottimi successi dal 1999.
3) Piatto forte della giornata la relazione dell’assessore regionale della sanità dott. Vladimir Kosic che ha illustrato a grandi linee come intende muoversi in ambito sanitario. Vari gli interventi e le richieste di precisazioni da parte dei consiglieri. (vedi sintesi 1, 2)
Commento: appare molto discutibile che ci si richiami a parametri internazionali ove fa comodo e li si ignorino laddove vanno contro alcuni interessi; mi riferisco al fatto che per la riduzione dei posti letti si è più volte detto che la regione ha tagliato tutte quelle degenze per adeguarsi a quello che accade in tutta Europa ove i posti letto per acuti sono circa 4 per 1000 abitanti.
Alla domanda di cosa serva ad una regione di 1.300.000 abitanti un centro trapianti, quando ce ne sono di molto più grandi a Padova, Verona, Treviso ecc, allora i parametri internazionali non si seguono più e si parla di una ricaduta di eccellenza sul resto della sanità regionale.
Nessuna riposta invece è stata data sulla richiesta che i primi risparmi vanno fatti ove sussistono dei doppioni (due cardiochirurgie, due neurochirugie, assessorato/agenzia ecc). Bocciata anche la possibilità della fusione delle due università.
Il dott. Kosic ha poi smentito che sia in programma una ulteriore riduzione di posti letto (i tagli sono gia stati fatti).
Per la riduzione delle lista di attesa (soprattutto in endoscopia) si punta al privato visto che c’è difficoltà a trovare personale qualificato. Nessuna critica al fatto che molto spesso sono stati gli eccessivi carichi di lavoro, la colpevole od interessata disattenzione dei direttori sanitari a determinare la fuga degli stessi medici che adesso lavorano nel privato ove verranno dirottati molti fondi.
Possibilista invece sulla destinazione dei piccoli ospedali che potrebbero essere legati alle strutture ospedaliere di riferimento o al territorio.
Come noto il reddito di cittadinanza verrà depotenziato fino ad essere soppresso.

venerdì 18 luglio 2008

Commento sull’assestamento del bilancio - III commissione

Come potrete vedere nel post precedente i conti della sanità sono in ordine. La manovra principale (30 milioni di €), è messa a copertura degli adeguamenti del contratto per il biennio 2006-07 e 2008-09.
Pochi sono invece 5 milioni di € per nuove assunzioni e riduzione delle liste di attesa.

Cifre a parte preoccupa di più il clima che si respira.
Asquini pensa di risolvere le liste di attesa privilegiando la diagnostica privata e in tal senso ha anche depositato una proposta di legge.
La lega è riuscita a depotenziare il reddito di cittadinanza e ne propone la sua abrogazione (già depositato la proposta di legge in tal senso).
L’assessore ricorda che esiste una legge (LR 13) che fin tanto che è in vigore va rispettata.
Dai giornali emerge l’intenzione della giunta a ridurre ulteriormente i posti ospedalieri, però assicurano che aumenteranno quelli per l’RSA.
Considero demenziale tale proposta anche perchè attualmente i posti letto per abitante sono nella media europea.
Speriamo resti solo una notizia stampa.
Se e quando verrà messa in agenda tale proposta considerato che non abbiamo i numeri per bocciarla tenteremo di depotenziarla proponendo:
a) che contestualmente alla riduzione dei letti nel pubblico si riducano le convenzioni con i privati;
b) che prima si aumentino quelli per l’RSA e solo in seguito si taglino quelli per acuti.
Dal canto mio ho cercato di far capire che, carichi di lavoro esagerati uniti a stipendi striminziti sono i veri problemi che determinano la fuga del personale infermieristico e medico dagli ospedali.
Le liste di attesa si possono ridurre solo concordando con gli operatori incentivi ed assunzioni non certo trasferendo risorse ai privati.
Proporre l’abolizione del reddito di cittadinanza senza proposte alternative vuol dire tornare alle elemosine.
Unica proposta condivisibile è stata quella in cui la maggioranza si impegna a rivedere alcune norme cavillose/assurde sulla concessione dei mutui (verrà discussa in 1^ commissione).

In conclusione: in questa seduta non vi erano decisioni importanti, vedremo in seguito.

giovedì 17 luglio 2008

III commissione - sanità

Relazione dell’assessore Kosic Vladimir relativa all’assestamento di bilancio presentato dalla giunta (art. 8 e 9 del disegno di legge 10)
Sostanzialmente in sanità si spenderanno circa 40 milioni di euro in più così ripartiti:
• 15 milioni per i contratti del 2006-07
• 15 milioni per i contratti 2008-09
• 3 milioni per nuove assunzioni
• 2 milioni da destinare alla diagnostica ed abbattere le liste di attesa
• 5 milioni di maggiori spese dovute all’acquisto di nuovi farmaci utilizzati in oncologia.

Interventi
Roberto Asquini: Non condivide il fatto che si mettano a bilancio nuove risorse che sostanzialmente non modificano il problema delle liste di attesa, bisogna mettere mano alla legge (da ricordare che una proposta di Asquini volta a modificare cioè dare ai privati la diagnostica è gia depositata e verrà prima o poi discussa).
Chiede spiegazioni del comma 5 e 7 dell’art 9. Il primo si riferisce ad una struttura protetta per disabili nella provincia di Gorizia; il secondo parla dei nidi d’infanzia e da chi può gestirli (recente aperture di asilo in caserma).
Massimo Blasoni: Illy voleva ridurre le aziende Sanitarie, aveva costituito il fondo immobiliare per la sanità e non aveva voluto rivedere la rete ospedaliera.
Queste scelte erano inappropriate ed infatti abbiamo visto come i costi della sanità siano aumentati in modo progressivo.
La corte dei conti ha certificato che c’è un buon equilibrio del bilancio anche però per un buon andamento delle entrate che non può essere garantito in un futuro anche visto l’andamento economico generale. Attualmente l’indebitamento pesa per il 4% ma potrebbe aumentare.
Considerato che con questi numeri si prevede per i prossimi anni un aumento di spesa di 600 milioni dovremmo ipotizzare un aumento delle entrate per 1200 milioni.
Dobbiamo quindi comprimere la spesa unificando l’agenzia regionale della sanità con gi altri centri direzionali, rivedere la rete ospedaliera ecc.
Prima del prossimo bilancio dobbiamo quindi rivedere quelle che sono le linee guida della sanità.
Secondo Blasoni Illy è stato incapace di dare riposte efficaci alla crisi visto che in regione i poveri sono l’8.3% della popolazione.
Questa manovra vuole ridurre il debito accumulato da Illy.
Sergio Lupieri: 30 milioni di euro per i rinnovi contrattuali per i dipendenti e convenzionati.
5 milioni di euro di maggiori costi della spesa farmaceutica oncologica.
Questi due capitoli di spesa sono fisiologici e confermano che il bilancio è in ordine.
Sono senza dubbio insufficienti i 3 milioni per far fronte alle nuove assunzioni considerato che in modo motivato le aziende necessitano di 600 nuovi infermieri.
Ricordo che la giunta Illy aveva stanziato 5 milioni per l’assunzione di 250 infermieri.
Anche i 2 milioni di euro per la diagnostica se non ben indirizzati rischiano di aumentare l’offerta e quindi di allungare le liste di attesa.
La riduzione delle liste di attesa passa per il coinvolgimento di tutti gli operatori ed in primis dei pazienti.
Nel mio intervento ho rimarcato come si toglie il reddito di cittadinanza senza proporre alternative. Per evitare fughe di personale è fondamentale completare gli organici e ridurre i carichi di lavoro altrimenti risulta inevitabile che professionisti formatisi nel pubblico vadano a lavorare nel privato ove possono meglio gestirsi il carico di lavoro e sono meglio retribuiti.
Le liste di attesa si abbattono concordando le strategie con i dipendenti pubblici e prevedendo adeguate risorse non certamente favorendo le prestazioni private che per altro sono sempre molto difficilmente controllabili.

L’assessore Kosic risponde: Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza visti i dati fin qui disponibili abbiamo corretto il tiro attualmente si sta lavorando sugli articoli.
Per questo abbiamo ridotto la sperimentazione a sei mesi e il tetto è stato ridotto a 600 euro (giunta Illy 1000 euro).
Non dobbiamo fare assistenzialismo ma incentivare l’occupazione, questa legge non favorisce l’assunzione di responsabilità chi incassa l’assegno del reddito di cittadinanza non ha interesse a trovare un nuovo lavoro.
Produrremo dei nuovi documenti che verranno discussi in seguito.
Risposte in merito all’art. 5 (riferito alla costruzione di un servizio residenziale di riferimento per pazienti autistici): L’assessore riferisce che trattasi di un progetto copiato dalla regione Lombardia riferito a pazienti artistici.
A Gorizia perchè li c’era la disponibilità della struttura e una associazione organizzata e motivata.
Problema del Personale: la richiesta è eccessiva ed in ogni caso il problema non è tanto trovare le risorse quanto trovare i professionisti che possano o vogliano fare questi lavori.
La legge regionale 13 è ancora in vigore e quindi va rispettata.
Vi è una eccessiva produzione normativa e non tutti i comuni si sono assunti le loro responsabilità.
Su invito di Kosic agli articoli 3 e 7 risponde il dott. Ros: Nella legge precedente si privilegiava il finanziamento delle fondazioni con questa modifica di tolgono tali privilegi.
Art. 7. (nidi d’infanzia autorizzati) amplia la possibilità per interventi che precedentemente non erano previsti.

Demolizione padiglione levante dell'Ospedale di Cividale

Pubblico il testo dell'interrogazione a risposta immediata concernente la demolizione del padiglione di levante dell'Ospedale di Cividale del Friuli, inoltrata il 17/07/08, che verrà evasa nel corso delle prossime sedute del consiglio regionale.

"Premesso che da anni si attendeva la demolizione del padiglione di Levante dell'Ospedale Civile di Cividale, azione questa indispensabile per poter costruire un nuovo edificio ove avrebbero trovato giusta collocazione la Dialisi, l'Hospice, e tutte le strutture attualmente allocate in via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Considerato che i lavori di demolizione si sono interrotti non appena iniziati ed in ogni caso sono fermi da quattro mesi senza nessun accenno di ripresa,

chiede all'assessore regionale competente:
1) la causa di questo stop ai lavori;
2) la data presunta di ripresa dell'opera di demolizione e conseguentemente la data di inizio della costruzione del nuovo edificio."

martedì 15 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 4

Oggi ho cercato il cons. Brandolin per comunicarli quanto da me espresso in giunta per le elezioni e quindi motivare il mio voto a favore della sua ineleggibilità.
Nel breve colloquio che ne è emerso mi ha spiegato che il suo nome era stato inserito nella lista dei candidati solo all’ultimissimo momento e che all’atto della firma di accettazione della candidatura non sapeva, visti i tempi, di dover contestualmente dare le dimissioni da presidente dell’aeroporto FVG.
Quando due, tre giorni dopo è venuto a conoscenza della norma che lo obbligava alle dimissioni era già fuori tempo massimo e, in considerazione di ciò si è dimesso dopo aver completato le pratiche aperte quale presidente dell’aeroporto (chiusura del bilancio, stabilizzazione dei precari ecc.).

Conclusioni: pur credendo alla buona fede del consigliere, al fatto che non abbia usato la sua posizione per avere dei vantaggi elettorali credo che dimettendosi il giorno 11/04/08 (cioè due giorni prima delle elezioni) abbia sostanzialmente violato la legge.

Il caso verrà portato in aula la fine del mese e vedremo in quella sede, con il voto, come le forze politiche si assumeranno le loro responsabilità.

giovedì 10 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 3

Oggi alcune ore di discussione sul caso Brandolin non hanno portato a nulla di nuovo. Sono state ribadite le posizioni precedentemente espresse. Alcuni erano a favore di una lettura strettamente letterale della legge altri, tra cui il sottoscritto, che hanno considerato la legge nella sua totalità e significato.
In un primo momento hanno votato per l'ineleggibilità del cons. Brandolin in 5 (Pustetto, Ballaman, Tesini, Dal Mas, Piccin) e a favore della eleggibilità in 4 (Pedicini, Salvador, Alunni Barbarossa, Iacop).
Secondo Tesini non si poteva andare in aula con una votazione di 5 a 4 e, invocando una non sicura interpretazione di quanto messo ai voti dal presidente Ballaman, ha richiesto una seconda votazione che si è conclusa 3 a 6 (Pustetto, Ballaman e Piccin per la ineleggibilità) gli atri a favore della conferma.

Conclusioni: ancora una volta hanno prevalso sofismi e logiche politiche molto poco chiare, ancora una volta ha prevalso la furbizia.
Non credo che in aula si verificheranno maggioranze diverse da quella che si è esplicitata nella giunta per le elezioni.

Il caso Della Mea ha invece registrato un voto unanime della giunta per le elezioni a confermare l’elezione del consigliere.

lunedì 7 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 2

Prima della nuova seduta della Giunta per le elezioni (programmata per il 10/7) mi sono pervenute due relazioni degli avvocati di Brandolin che pongono in evidenza una contraddizione della legge regionale 21/04, infatti in una parte si afferma che è necessario dimettersi 35 gg prima delle elezioni e in un altro passo della legge si afferma che le cause di ineleggibilità non devono sussistere al momento della elezione.
Credo che al di la di tecnicismi, peraltro importanti in ambito legale, lo spirito della legge fosse di impedire che dall’alto di alcune posizioni direttive si potessero in qualche modo esercitare indebiti vantaggi durante la campagna elettorale.

Sentiremo le varie argomentazioni il 10 luglio.

Dimissioni di Giuseppe Zanca

Pubblico il testo dell'interrogazione a risposta immediata, inoltrata il 17 giugno e presentata in consiglio regionale il 2 luglio scorso.

"Interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta Regionale
Oggetto: adempimenti previsti dalla LR 75/78

Il sottoscritto consigliere Pustetto Stefano
Premesso che:
La legge regionale 75/78 concernente la pubblicità della situazione patrimoniale impone ai titolari di alcune cariche direttive in società a partecipazione regionale di depositare entro 30 giorni dalla nomina:
- copia dell’ultima dichiarazione dei redditi
- una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti nei pubblici registri; le azione di società; le quote di partecipazione a società; l’esercizio di funzioni di amministratore o sindaco di società.

Considerato che allo stato attuale delle cose l’ing. Zanca Giuseppe A.D. della Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia SpA dal 18.5.2006 nonostante un sollecito degli uffici in data 27.03.2008 non abbia ottemperato a tale obbligo,
interroga la Giunta

- della mancata applicazione dell’art. 7 sexies LR 75/78."


Il giorno 26 giugno l'amministratore delegato della Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia SpA, l'ingegnere Zanca Giuseppe ha rassegnato le sue dimissioni.
Evidentemente vi erano grossi problemi da parte dell'a.d. ad onorare quanto disposto dalla legge sulla pubblicità della situazione patrimoniale e 10 giorni dopo la presentazione dell'IRI ha ritenuto opportuno rassegnare le dimissioni.

giovedì 3 luglio 2008

La mozione contro il nucleare in FVG - 2

La mozione sul nucleare presentata dalla “La Sinistra l’Arcobaleno” è stata bocciata in modo prevedibile dal centro destra e in modo meno prevedibile dal PD.
A detta del capogruppo Moretton la parte che impegnava la giunta “…affinché il territorio della regione sia totalmente precluso a qualsiasi ipotesi di insediamenti o costruzioni di impianti energetici a propulsione nucleare” era troppo categorica e stringente. Il partito Democratico non è pregiudizialmente contrario alle centrali nucleari di ultima generazione e dunque sicure.
Credo che parlando di temi così sensibili si debba stare molto attenti ai termini perché le centrali di ultima generazione sono quelle di III generazione che tutti i paesi che hanno già il nucleare non costruiscono praticamente più perché troppo costose.
Infatti nel costo dobbiamo comprendere non solo la costruzione ma anche la messa in sicurezza delle centrali quando vengono dimesse, lo stoccaggio e gestione delle scorie.
Siccome sono convinto che Moretton si riferisse alle centrali di IV generazione, che vedremo probabilmente solo nel 2025, il PD ha detto sostanzialmente no alle centrali nucleari in regione e quindi solo per non apparire come il partito del no si è associato alla destra.
Viste le premesse mi sarei aspettato almeno un voto di astensione come ha fatto l’Idv- Cittadini.

mercoledì 2 luglio 2008

La mozione contro il nucleare in FVG

La mozione presentata dal consigliere Kocijancic de “La Sinistra. L’arcobaleno”, contraria all'insediamento di centrali nucleari sul territorio del Friuli Venezia Giulia, è stata bocciata dalla maggioranza, dal gruppo misto e dal PD in quanto escludeva ogni futura ipotesi di nucleare in regione, ipotesi riguardo alla quale il PD non ha fornito un’opinione precisa.
Fermo restando che il problema energetico e del costo dell’energia è noto a tutti, puntare sul nucleare di terza generazione è un errore clamoroso. Considerato che gli Stati già in possesso del nucleare hanno deciso di non investire più in questa tecnologia (la Germania ha dichiarato di volerne uscire entro il 2030) non vedo perché noi dobbiamo, come al solito, dotarci di una tecnologia che gli altri abbandonano perché troppo costosa e pericolosa. Non vedo grande differenza tra il dipendere dalle fonti petrolifere e il dipendere dall’uranio, anch’esso in esaurimento nell’arco di pochi decenni.
Prima di pensare al nucleare, che in ogni caso dobbiamo studiare per essere pronti ad ogni possibile scenario futuro, dobbiamo comportarci come le altre nazioni europee che, nonostante siano svantaggiate rispetto alla nostra condizione ottimale per lo sfruttamento dell’energia solare, hanno investito fortemente nelle fonti alternative che ora costituiscono una grossa percentuale delle loro risorse energetiche. La nostra risorsa maggiore, considerata la totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico, dovrà essere la ricerca di strumenti che ci affranchino dall’uso del petrolio e del nucleare.
Ideologica è inoltre sembrata la posizione della destra che ha sposato l’opzione del nucleare senza considerarne attentamente i rischi e le spese di realizzazione, oltre che al problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Ascolta l'intervista a Marcello Cini, professore emerito di Istituzioni di Fisica Teorica e Teorie quantistiche all'Università "La Sapienza" di Roma, che spiega perchè la scelta di tornare al nucleare sia completamente sbagliata da un punto di vista economico, politico e ambientale.