giovedì 31 luglio 2014

Qual è il genoma dei GEIE partecipati dalla Regione FVG

Ecco il testo dell'interrogazione presentata oggi. 

Premesso che il Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) è una figura creata con il Regolamento comunitario n. 2137 del 25 luglio 1985 e che è considerato un ente giuridico indipendente dotato di capacità giuridica che nel nostro ordinamento viene equiparato a una società di persone;

preso atto che la nostra Regione partecipa a due GEIE, Sanicademia GEIE e Net Europe GEIE, che la prima è stata costituita assieme alla Regione Veneto e alla Carinzia (DGR n. 2712/2005) e la seconda nel 2009 con due s.r.l. con sede in Slovenia (DGR n. 1186/2009);

rilevato che i due GEIE hanno ottenuto il finanziamento di vari progetti comunitari e, quindi, gestiscono da molti anni fondi pubblici anche per conto della nostra Regione;

constatato che dal sito internet istituzionale della Regione alle voci “enti, agenzie e società regionali” e “amministrazione trasparente” non si trova traccia dei due GEIE;

richiamato da ultimo il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 che impone regole precise nella disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni

interroga la Giunta regionale per sapere:

-         perché esistono queste lacune nel sito internet istituzionale della Regione e le due società di cui sopra non compaiono nell’elenco delle partecipate della Regione e/o degli enti di diritto privato sottoposti al controllo da parte dell’Amministrazione regionale, visto che hanno comportato oneri a carico del bilancio regionale,

-         con quali atti la Regione ha dotato i due GEIE di fondi per gestire le attività, considerato che le norme comunitarie richiedono che i beneficiari, prima del finanziamento, debbano avere un’adeguata capacità finanziaria propria,

-         quanti fondi pubblici hanno percepito i due GEIE in questi anni, a quali progetti hanno partecipato e quali sono stati i risultati tangibili a favore della nostra Regione;


-         come è stato possibile che la Regione abbia sostenuto delle spese a carico del bilancio regionale senza prima annotare i due GEIE nell’elenco delle società partecipate.

Contributo straordinario al Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) “Net Europe – IT & Public Administration GEIE)

Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta appena presentata

Premesso che con delibera n. 1186 del 21.05.2009 la Giunta regionale ha autorizzato la costituzione del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) “Net Europe – IT & Public Administration GEIE”;

preso atto che, come si evidenzia all’articolo 5 del suo Statuto, detto GEIE è partecipato al 40% dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;

visto che GEIE non figura nell’elenco delle partecipate della Regione FVG;

posto che con delibera n. 1299 dell’8.7.2011 la Giunta regionale ha chiesto il trasferimento dell’allora sede del GEIE dagli uffici della Regione di Trieste di via Udine 9 in quanto coincideva con la sede degli uffici regionali dell’Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione Transfrontaliera del Programma Italia Slovenia 2007/2013 nonché con la sede della struttura di controllo di I livello dei programmi fondi strutturali a cui il GEIE è stato ammesso a contribuzione;

visto, inoltre, che con DGR n. 1252 del 6.7.2012 la Giunta regionale ha stabilito di concedere a EGIZ “Net Europe – IT & Public Administration” GEIE di utilizzare gratuitamente, per il periodo 1.7.2012 – 31.12.2015, i locali siti al quarto piano dell’immobile appartenente al patrimonio indisponibile regionale ubicato in scala Cappuccini, 1 a Trieste;

visto che secondo quanto afferma la Corte dei Conti nella sua Relazione sul rendiconto generale della Regione FVG per l’esercizio finanziario 2012 la spesa regionale a beneficio del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) “Net Europe– IT & Public Administration GEIE” nel 2012 è stato di 110.472,03 euro;

considerato che il piano finanziario del Programma Italia Slovenia 2007/2013 prevede che i progetti finanziati ricevano l’85% delle risorse dal FESR e, quindi, dai fondi europei e il 15% dalle risorse nazionali italiane e slovene, per una copertura totale del 100%

interroga la Giunta regionale per conoscere

quali sono stati i progetti finanziati e quali ricadute concrete abbiano avuto sul territorio regionale,

la motivazione del contributo straordinario di 33 mila euro al GEIE previsto con la legge di Assestamento di bilancio 2014 con un emendamento all’articolo 11 per il completamento dei progetti già finanziati al 100% dal Programma di Cooperazione trasfrontaliera Italia – Slovenia 2007/2013 (ambito sanitario)


e la motivazione della concessione gratuita dei locali regionali al GEIE visto che la partecipazione della Regione è del 40% e non del 100%.

mercoledì 30 luglio 2014

Buon uso dei finanziamenti regionali?

Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta che ho appena presentato. 

Visto che nel comune di Mossa, in provincia di Gorizia, alcuni anni fa e con cospicui finanziamenti regionali, è stato ristrutturato un immobile destinato a dare un’opportunità lavorativa ai pazienti seguiti dal Centro di Salute Mentale,
preso atto che trattasi dell’”Oasi del Preval, Max Krammar” che concretizza quanto fortemente voluto da quel Max Krammar che, avendo lavorato con Franco Basaglia, ne aveva condiviso il sogno: aggregare e dare anche con un lavoro dignità ai pazienti con disturbi mentali,
visto che recentemente è emerso che del primitivo progetto sarebbe restato ben poco e nell’”Oasi del Preval, Max Krammar” l’attività principale sarebbe quella della ristorazione e della degustazione dei vini,
considerato che, alle legittime richieste di spiegazioni espresse da alcuni cittadini, la risposta del Direttore Generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 Isontina, non solo non fugava le perplessità sollevate, ma risultava un mix tra il burocratico e il reticente,
posto che in un caso del tutto analogo il Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 2980 dell’11 giugno di quest’anno, ribadiva che una struttura ristrutturata con soldi pubblici doveva essere utilizzata esclusivamente per le attività elencate nel progetto

interroga l’Assessore competente per sapere

quali e quanti finanziamenti pubblici abbia ricevuto negli ultimi 5 anni il consorzio di Cooperative Sociali “il Mosaico” finalizzati alla creazione/sviluppo dell’Oasi del Preval,
i termini dell’appalto di servizio stipulato dall’ASS2 Isontina e la cooperativa in questione,
quale tipo di rapporto economico è stato instaurato tra l’ASS2 Isontina e il Consorzio “il Mosaico” per la gestione dell’edificio ove è situato il pubblico esercizio “Mora del Gelso”,
quali, quante e per che periodo sono state attivate dall’impresa denominata “Mora del Gelso” le “borse lavoro” per l’inserimento lavorativo di soggetti in cura presso il CSM.

lunedì 14 luglio 2014

Accesso al registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (le DAT)

Di seguito il testo della proposta di legge che ho presentato. Come si può vedere dai nomi dei firmatari ha avuto una grande condivisione.


Proposta di Legge n.55
Accesso al registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (le DAT)


PUSTETTO, BAGATIN, BIANCHI, COLAUTTI, CREMASCHI, DA GIAU, DAL ZOVO, FRATTOLIN, GRATTON, GREGORIS, LAURI, LIVA, MARTINES, ROTELLI, SERGO, TRAVANUT, USSAI, ZIBERNA, SIBAU, NOVELLI


Art. 1
( Finalità)

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia riconosce e tutela la vita umana quale diritto inviolabile che viene garantito anche nella fase finale dell’esistenza e nell’ipotesi in cui la persona non sia più in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata nei modi di legge.
La Regione garantisce, altresì, il diritto all’autodeterminazione della persona e la sua partecipazione all’identificazione delle cure mediche per sé più appropriate in relazione a tutte le fasi della vita, ivi compresa quella terminale.
La Regione, in attuazione a quanto previsto dagli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione, dall’articolo 9 della Convenzione di Oviedo del 4 aprile 1997, dalla legge 28 marzo 2001, n. 145 di ratifica della medesima convenzione, dall’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nonché dagli articoli 16, 35 e 38 del Codice di Deontologia medica, istituisce un registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (le DAT) con accesso ai dati tramite Carta Regionale dei Servizi.

Art. 2
(Dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario)

Il cittadino che risiede o ha eletto il proprio domicilio in Friuli Venezia Giulia può richiedere l’annotazione della propria dichiarazione anticipata di trattamento sanitario all’interno del registro regionale di cui all’articolo 1.
La Regione garantisce la possibilità ai cittadini di cui al comma 1 del presente articolo di registrare sulla propria Carta Regionale dei Servizi la dichiarazione anticipata di trattamento sanitario.
Per le finalità dei commi 1 e 2 il cittadino, acquisita una compiuta informazione, presenta all’Azienda sanitaria un atto contenente la dichiarazione anticipata di trattamento sanitario, avente data certa con firma autografa e autenticata.
L’Azienda per i servizi sanitari inserisce le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario nella banca dati prevista all’articolo 1 e le registra sulla Carta Regionale dei Servizi.
La dichiarazione prevista dal comma 2 ha ad oggetto la volontà del singolo di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia o lesione cerebrale che cagioni una perdita di coscienza e volontà definibile come permanente ed irreversibile secondo i protocolli scientifici riconosciuti a livello internazionale.
Il soggetto dichiarante può rilasciare l’autorizzazione a comunicare a chiunque ne faccia richiesta o a determinati soggetti l’esistenza della dichiarazione anticipata di trattamento sanitario e il suo contenuto.

Art.3
(Fiduciari)

Nella dichiarazione anticipata di trattamento sanitario il soggetto interessato può nominare uno o più fiduciari con il compito di controllare il rispetto della volontà dal medesimo espressa nella dichiarazione e di contribuire a realizzarne la volontà.
Il fiduciario è persona maggiorenne e capace di intendere e di volere.
Il fiduciario appone la propria firma autografa al testo contenente la dichiarazione.

Art. 4
(Validità, revoca e modifica delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario)

Le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario producono effetto dal momento in cui interviene lo stato di incapacità decisionale del predisponente e perdono validità solo su richiesta del dichiarante; non necessitano di alcuna riconferma.
Le dichiarazioni di cui al comma 1 possono essere revocate o modificate dal dichiarante in qualunque momento.
Il cambio di residenza in un’altra provincia o regione da parte del soggetto dichiarante non comporta la cancellazione dalla banca dati contenente le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario

Art. 5
(Esenzione da oneri finanziari)

L’istanza di registrazione della dichiarazione anticipata di trattamento sanitario, l’autenticazione della firma del dichiarante e della data apposta in calce alla relativa dichiarazione e ogni altro adempimento inerente la procedura di registrazione sono esenti da oneri finanziari per il dichiarante.

Art. 6
(Banca dati)

L’Azienda per i servizi sanitari cura la tenuta della banca dati contente le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario.
L’accesso alla banca dati è protetto e limitato ai medici dell’Azienda per i servizi sanitari nel rispetto delle disposizioni impartite dal Garante per la protezione dei dati personali, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 7 della presente legge.
Presso gli sportelli di tutte le Aziende per i servizi sanitari della Regione viene attivato il servizio di registrazione sulla Carta regionale dei Servizi delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario.

Art. 7
(Regolamento d attuazione)

La Regione definisce con regolamento, nel rispetto delle vigenti disposizioni a tutela della riservatezza dei dati sanitari e dei provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali, le modalità di conservazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario presso l’Azienda per i servizi sanitari, le relative modalità di trasmissione alla banca dati, nonché di accesso e consultazione dei dati in essa contenuta
Il regolamento di cui al comma 1 è adottato dalla Giunta regionale previo parere della competente commissione permanente del Consiglio regionale.

Art. 8
(Entrata in vigore)


martedì 8 luglio 2014

Presentazione Proposta di Legge sulle DAT.

Comunicato stampa

Venerdì 11 p.v. alle ore 11.00 nel palazzo della Regione in via Sabbadini a Udine, sala Modotti, ci sarà una conferenza stampa per illustrare la Proposta di Legge che mira ad istituire nella Regione FVG un archivio sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento.

La PDL, di cui sono il primo firmatario, in realtà ha raccolto molti consensi bipartisan, tanto che allo stato attuale si sono aggiunte altre 19 firme di Consiglieri regionali di tutti gli schieramenti e, a quanto è dato sapere, altre se ne aggiungeranno.

La legge propone che sia istituito in Regione un archivio in cui ogni cittadino possa depositare le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari nel caso in cui l’interessato non fosse in condizione di poterlo fare.

Ad ora molti comuni hanno istituito un registro per raccogliere le DAT e numerosissimi concittadini, in modo autonomo, si sono rivolti al proprio notaio di fiducia per depositare le proprie volontà in termini di trattamenti sanitari.


Proprio per questo diventa sempre più pressante la necessità di istituire un unico archivio regionale che sia facilmente accessibile agli operatori sanitari.