martedì 5 dicembre 2017

Ospedale di Udine: Turni in chirurgia generale.

Questo il testo dell'interrogazione depositata nei giorni scorsi.

Preso atto della complessità nell'organizzazione dei turni dei medici nei reparti chirurgici di un ospedale di alta specialità e di rilievo nazionale come quello di Udine;

considerato che la Direzione Sanitaria ha proposto un modello organizzativo delle guardie, anche per rispettare le normative europee sugli orari di lavoro, che non è stato recepito da tutti i reparti;

preso atto che nel reparto di Chirurgia Generale tutti gli impegni "accessori", come riunioni, meeting, discussioni dei casi complessi (fondamentali per l'attività di un qualsiasi reparto) sono previsti solo su base volontaristica in quanto non contemplati nella programmazione;

preso atto che nel momento stesso in cui l'attività di sala operatoria si prolunga per le urgenze nel pomeriggio, cosa per altro frequente, questa viene svolta dai due medici reperibili che si devono fermare "volontariamente" per non lasciare scoperto il reparto e l'intero ospedale da una guardia chirurgica attiva (G1 e G2);

visto che questa attività pomeridiana aggiuntiva dei medici reperibili, non solo non viene riconosciuta economicamente in quanto la reperibilità viene calcolata a partire dalle ore 20, ma spesso comporta che questi due medici siano costretti a lavorare fino alla mattina del giorno seguente, superando ampiamente il limite di ore lavorative continuative previste dalla legge;

considerata l'inerzia della Direzione Generale, che è stato più volte investito del problema

interrogo la Presidente della Regione e l'Assessore regionale competente 

per sapere se vi è l'intenzione di aumentare l'organico del reparto per istituir un turno aggiuntivo pomeridiano e prevedere, come attività obbligatori, quali impegni "accessori" di cui sopra, o quali altre azioni intenda porre in essere per ovviare alla criticità sopra segnalate.