giovedì 26 febbraio 2015

Dichiarazioni Anticipate di Trattamento Santario

La proposta di legge n. 55, che prevede l'istituzione del registro regionale delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, ha concluso il suo iter nella commissione di competenza e martedì 3 marzo 2015 approderà in aula per la sua approvazione.
Sulla stampa, locale e nazionale, sono già comparsi alcuni articoli in merito. Si propone quindi una breve rassegna di come viene affrontato il tema dalle varie testate. Ovviamente "La Vita Cattolica" mette in luce prevalentemente gli aspetti negativi della proposta di legge.

Corriere della Sera
http://sociale.corriere.it/il-voto-che-apre-la-strada-al-testamento-biologico-nella-terra-degli-englaro/

http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_25/voto-che-apre-strada-testamento-biologico-cb58015e-bd2e-11e4-ad0c-cca964a9a2a1.shtml

Messaggero Veneto
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/02/25/news/fine-vita-nella-card-sanitaria-primo-via-libera-dal-fvg-1.10933793

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/02/25/news/englaro-un-ottimo-passo-si-rispetta-la-volonta-del-paziente-1.10933777

Il Piccolo
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/02/25/news/testamento-biologico-arriva-il-primo-si-1.10933216

La Vita Cattolica
http://www.lavitacattolica.it/stories/regione/7611_testamento_biologico_in_regione_una_legge_tutta_ideologica/

giovedì 12 febbraio 2015

Laboratorio analisi di Udine

Vi propongo un aggiornamento in merito all'interrogazione presentata qualche settimana fa, riguardante la riorganizzazione del laboratorio analisi dell'AOU di Udine (qui il testo completo http://pustetto.blogspot.it/2015/01/incapacita-di-programmazione-o-altri.html).

Sono venuto a conoscenza del contratto riguardante gli "interventi di manutenzione straordinaria propedeutici all'installazione di una catena di automazione Aptio Siemens Healtcare Diagnostics" che prevede un investimento di 27.200 Euro + IVA per la corretta installazione della nuova catena di automazione.

In allegato potete trovare una copia del contratto citato.













lunedì 9 febbraio 2015

CLAUSOLA VALUTATIVA: Perché è giusto che l’emendamento sia diventato legge anche contro il parere dell’esecutivo



Non si è trattato di distrazione ma nemmeno di un'imboscata perché il Partito Democratico, i Cittadini e l'Assessore erano a conoscenza che l’emendamento proposto dai Cinque Stelle e firmato dal sottoscritto era una semplice “clausola valutativa”, peraltro redatta in collaborazione con gli uffici del Comitato di Controllo.
Ricordo che il senso di ogni clausola valutativa è quello di analizzare, nel modo più rigoroso possibile, se la legge in questione ha prodotto i risultati che si prefiggeva e questo non per criticare o mettere sotto esame l'esecutivo ma solo al fine di poter migliorare la legge stessa.
Pochi mesi fa la Corte dei Conti, nella sua consueta seduta di Parificazione del bilancio ha sollecitato la nostra Regione a usare di più questo strumento che del resto è già presente in gran parte delle Leggi regionali e in quelle licenziate dal Parlamento Europeo.
E' evidente che in un provvedimento legislativo di questa portata, che mira a far ripartire la crescita nella nostra regione iniettando nel sistema una considerevole quantità di risorse, è di fondamentale importanza analizzare a distanza i risultati ottenuti.
Entrando nel merito l'emendamento incriminato proponeva che il Consiglio regionale controlli l’attuazione della presente legge e valuti i risultati ottenuti dalle misure introdotte. A tal fine, per il primo biennio di applicazione, la Giunta predispone una relazione annuale che renda conto del primo impatto della presente legge ed evidenzi le criticità emerse. Alla fine di ogni triennio verrà invece predisposta una relazione che dimostri con dati quantitativi e qualitativi i risultati raggiunti.
Sono anche convinto che la proposta di rendere pubbliche le relazioni e gli atti relativi al processo di valutazione, tramite il sito web del Consiglio regionale, non possa che avvicinare i cittadini alle istituzioni
L'emendamento, per altro, non era per nulla “blindato” e il sottoscritto era del tutto disponibile a modificare sia la tempistica che la modalità di valutazione dell'attuazione della legge.

 
Si allega l’emendamento proposto affinché ognuno possa esaminarlo e trarre le proprie considerazioni in merito.


martedì 3 febbraio 2015

Quali gli interventi in difesa della pluralità dell’informazione?

Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta appena presentata.



    Preso atto degli impegni che la Presidente Debora Serracchiani ha preso nell’ottobre 2013 in occasione dell’incontro con i vertici regionali dell’Ordine dei giornalisti e con Assostampa FVG in cui si poneva l’accento sulla crisi dell’editoria, sui tanti giornalisti precari, sull’importanza dell’informazione e della comunicazione istituzionale nella Pubblica amministrazione;
    Tenuto conto che, nell’incontro fra i giornalisti della Slovenia, Carinzia, Croazia ed del FVG tenutosi ad Arnolstein (Austria) nel settembre 2014, la Presidente della Regione auspicava di varare in tempi brevi, così come fatto in Veneto, Toscana e Marche, una legge regionale che affrontasse in modo organico i problemi dell’informazione;
    Preso atto che “Il Piccolo” e il “Messaggero Veneto” fanno parte dello stesso gruppo editoriale;
    Considerato che i giornalisti de “Il Piccolo”, dopo la ristrutturazione del 2011, sono passati da 48 a 40 e che la proprietà sta proponendo una ulteriore riduzione del personale fino a 32 unità;
    Considerato che “Il Gazzettino” ha, in questi giorni, formalizzato lo stato di crisi della testata e che sono passati pochi mesi dalla drastica riduzione della sua redazione di Udine che è stata trasformata in semplice ufficio di corrispondenza;
    Preso atto che con la recente chiusura de “Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia” di Udine l’informazione regionale viene ulteriormente depauperata e il rischio di una informazione monocorde è reale e preoccupante;
    Preso atto del progressivo depauperamento della RAI regionale così come delle altre redazioni delle televisioni locali;  
    Considerato che nell’ultima finanziaria, così come negli anni precedenti, sono stati reiterati stanziamenti per un importo di 10.000 euro ad nota testata locale (“La Vita Cattolica”) senza che fossero esplicitate le motivazioni di tale sostegno economico;
    Tenuto conto che la pluralità dell’informazione è l’humus essenziale per la crescita e lo sviluppo di una democrazia che voglia dirsi sana;

si chiede al Presidente della Regione

    A che punto sia l’annunciata legge volta ad affrontare in modo organico i tanti problemi che stanno affossando l’editoria e il pluralismo dell’informazione anche nella nostra Regione;
    Di esplicitare i criteri adottati per finanziare/escludere alcune testate giornalistiche considerato che lo stato di difficolta morde in modo abbastanza diffuso tutti gli organi di informazione della Regione;
    L’elenco completo, con i relativi importi, dei vari interventi fatti dalla nostra Regione a favore dei vari organi di informazione (radio, tv, carta stampata, ecc…).