martedì 11 ottobre 2016

Ospedale di Cividale del Friuli - Conferenza stampa

Interpretazione della parola “POTENZIAMENTO”

Il consigliere Novelli, qualche tempo, fa mi ha chiesto la disponibilità a partecipare ad una conferenza stampa congiunta per fare il punto sulla sanità del Cividalese stante che siamo stati eletti entrambi in Consiglio Regionale da questo territorio.
Le differenze politiche con il consigliere Novelli restano, ma la tutela della salute è di tutti e non può essere ad appannaggio, o confinata, in un singolo schieramento.
Ieri, quindi, abbiamo cercato di mettere a fuoco se le promesse di due anni or sono, fatte dalla Presidente Serracchiani alla presenza di tutti i sindaci del mandamento, dei consiglieri comunali di Cividale e dei consiglieri regionali del territorio, si erano concretizzate.

Promessa: Potenziamento della radiologia.
Risultati: -funziona 1 sezione su quattro con un’apparecchiatura radiologica riciclata da UD, peraltro molto apprezzata dagli operatori perché sostituiva di quella precedente già usata da Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie.
-Il medico radiologo è presente tre giorni su sette ( prima 7/7) e quindi i pazienti diligenti devono sentirsi male nei giorni giusti.
-Del mammografo e della TAC più e più volte promessi non se ne parla proprio.

Promessa: Potenziamento della day surgery
Risultati: - attualmente blocco operatorio chiuso, ufficialmente fino a Novembre, per adeguamento della climatizzazione. Non vi è però traccia di inizio lavori. Sento l’obbligo di puntualizzare che questi lavori sono stati promessi da almeno 5 anni e che in teoria dovevano essere eseguiti in Agosto proprio per non ostacolare l’attività chirurgica.
NB. Nel frattempo per non sbagliare hanno trasferito tutto (dicasi tutto cioè anche le sedie ) a UD.
Con la chiusura delle sale, il reparto di day Hospital è di fatto chiuso anche se a presidiare le stanze, per qualche sporadica prestazione, resta un’unica infermiera diplomata, 1 OSS e 1 ausiliaria che vengono impiegate come jolly in altri reparti.

Medicina
Situazione attuale: mezzo reparto chiuso dal primo luglio per permettere le ferie degli operatori sanitari, MA questo periodo verrà prolungato fino a novembre/ dicembre per carenza di personale. Attualmente previsti 38 letti ordinari + tre pl per il Day Hostpital . Nel momento in cui la medicina si trasformerà in Struttura Complessa Integrata Polifunzionale (SIP - modello Sacile ) il letti diventeranno 20. Forse si stanno prendendo avanti con i lavori …

Pronto soccorso : attualmente funzionante H/24 con medici del PS di Udine
Nel momento in cui diventerà Punto di Primo Intervento (PPI) verrà valutato se resterà operativo sulle 24 o sulle 12 ore.
In fase iniziale continuerà ad essere gestito dai medici ospedalieri di Udine, ma poi subentreranno i Medici di Medicina Generale che potranno/ dovranno uscire con le ambulanze in codice rosso.
NB: il decreto Balduzzi vieta l’osservazione anche breve nei PPI. Pertanto non si capisce quale tipologia di pazienti potrà essere ricoverata dal PPI nel SIP (di fatto lasciano il cerino in mano ai medici del PPI : se il paziente ricoverato non incorrerà in qualche complicanza allora verranno elogiati, nella malaugurata ipotesi che qualche cosa dovesse andare male dovranno sbrogliarsela da soli)

Medicina territoriale: a breve dovrebbero partire le Aggregazioni Funzionali territoriali (AFT) e anche i Centri di Assistenza Primaria ( CAP).
Criticità: - i Medici di Medicina Generale ( MMG) resteranno nei loro studi , ma garantiranno l’apertura h 12 di un ambulatorio, presidiato da un’infermiera, presso il corpo centrale dell’attuale Ospedale. Non è chiaro, a nessuno, che cosa si farà nei CAP anche perché da parte dei MMG vi è la netta contrarietà a sostituirsi al pronto soccorso. Per quanto riguarda la diagnostica da fare nei CAP su 38 MMG del distretto, solo 1 ha fatto un corso di ecografia e credo che risulti difficile ipotizzare che quello strumento, già presente al distretto potrà essere usato efficacemente.


Queste brevi e molto succinte considerazioni mi fanno pensare che forse il cartello portato da Novelli in conferenza stampa “ hanno spolpato l’ospedale” è stato troppo timido. 

sabato 1 ottobre 2016

Perchè sono uscito dal gruppo consiliare regionale di SEL.

Signor Presidente, signori Consiglieri
colgo l’occasione della seduta d’Aula per annunciare la mia uscita dal gruppo consigliare di SEL per confluire nel gruppo misto.
Non è stata una scelta facile perché con il mio abbandono, a norma di regolamento, non esisterà più un gruppo SEL in ambito regionale.
In molte occasioni, la direzione politica impressa al gruppo dal Consigliare Lauri, non è coincisa non solo con le mie posizioni (cosa che i più attenti avranno senza dubbio notato in talune votazioni) ma nemmeno con le posizioni discusse ed avanzate dalla segreteria regionale di SEL.
E, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, voglio ricordare il voto sulla riforma della sanità, sull’ammissibilità del referendum sulla sanità, sull’acqua e i rifiuti e sulle poste puntuali… e mi fermo perché l’elenco sarebbe lungo.
Poiché il capogruppo esprime la linea politica del partito, a Lauri è stato chiesto di rassegnare le dimissioni da capogruppo essendo venuta meno la condivisione ed il senso di rappresentanza stesso del partito.
Gli addetti ai lavori sanno che in casi come questo, in modo coerente, le dimissioni sono un atto dovuto, quasi automatico come del resto ha fatto Roberto Speranza in dissenso con la richiesta del voto di fiducia imposto da Renzi sull’Italicum.
Nel nostro caso non solo non vi è stato invece nessun “motu proprio“, nessun automatismo, ma un incomprensibile rifiuto alle esplicite, reiterate e pubbliche espressioni di sfiducia da parte della segreteria regionale di SEL.
E se è vero che Lauri è stato nominato dai componenti del gruppo e tecnicamente nulla possono fare i vertici del partito, è altrettanto vero che la rappresentatività stessa del gruppo cessa nel momento in cui il segretario regionale sfiducia il capogruppo.
E' in questa situazione quindi che non ritengo opportuno mantenere la mia presenza in un gruppo non più completamente rappresentativo. D'altra parte non intendo però rinunciare al mio mandato di rappresentanza della sinistra di questa Regione, ma anzi continuerò a lavorare, anche nel gruppo misto, per rafforzare concretamente il mio impegno nell'attuale situazione politica.

Conclusioni: con il mio passaggio al gruppo misto, coerentemente con quanto deciso nel programma elettorale, garantirò l’appoggio a questa maggioranza senza rinunciare a mettere in evidenza, con spirito critico costruttivo, che il modo con cui si attuano le riforme concordate non è indifferente per i risultati che si intendono perseguire.