venerdì 19 dicembre 2008

A quando uno stato Teocratico?

Quando un ministro, dimentico del suo ruolo istituzionale, giunge a minacciare chi si dichiara disponibile a rispettare una sentenza della Corte di Cassazione passata in giudicato e quindi non più appellabile vuol dire che, come nazione, siamo veramente allo sbando.
In uno stato democratico, mi verrebbe da dire normale, dopo tali affermazioni Maurizio Sacconi si sarebbe dovuto dimettere.
E se è vero che l’argomento è molto difficile e tocca le convinzioni più profonde del nostro essere è anche vero che tutte le nazioni più evolute sono riuscite a legiferare in modo da tutelare tutti i diversi credi dei propri concittadini.
I nostri pavidi politici, di destra e di sinistra, complice anche una pesantissima ingerenza del Vaticano, non hanno fatto niente costringendo di fatto la magistratura a supplire a questa vergognosa latitanza.
E adesso che una decisione è stata presa questa stessa classe politica non sa fare altro che minacciare chi, senza violare nessuna legge, esercita la “pietas” che dovrebbe esserci in ciascuno di noi.
Le dichiarazioni del presidente della Regione che si chiama fuori affermando che si tratta di un problema tra un privato cittadino, Beppino Englaro, e una struttura privata, Il Città di Udine, non sono sufficienti.
Le difficoltà in cui si trova Tondo non possono essere una giustificazione alla mancata assunzione di responsabilità che dovrebbe vedere il primo cittadino ergersi a difensore della legalità e delle diverse sensibilità morali e religiose dei suoi concittadini.
Che il paese reale sia distante anni luce da questa classe politica e da questo modo aggressivo di intendere la fede lo dimostrano tutte le infermiere e i medici che con convinzione si sono proposti a prestare, in modo disinteressato, assistenza a chi pur non volendolo da anni è imprigionata in una vita-non vita.

martedì 16 dicembre 2008

Le primarie delle idee

Sabato 20 dicembre si terranno a Udine "Le primarie delle idee", un incontro aperto a tutti i cittadini, per ricominciare a parlare di Sinistra, partendo dai contenuti, dalle idee. Interverranno Anna Paola Peratoner, Federico Pirone (consiglieri comunali di Udine) e il sottoscritto. L'appuntamento è in Sala Ajace (Loggia del Lionello) alle ore 15. Non mancate!

mercoledì 10 dicembre 2008

Bonus ai consiglieri

Sono solo voci ma quando diventano troppo insistenti credo sia doveroso chiarire a tutti da quale parte si sta.
Mi riferisco al ripristino del famoso “bonus” a disposizione di ogni consigliere per elargizioni ad enti scelti a sua completa discrezionalità (si parla di 50 000 euro ad ogni consigliere di minoranza, 110 000 per ogni consigliere di maggioranza per un totale di quasi 5 milioni di euro che uscirebbero dalle casse della regione).
Anche se non vi fosse la crisi, se questi soldi venissero impiegati nel migliore dei modi non riesco a trovare nulla di positivo in questo modo di gestire i soldi dei contribuenti.
Troppi i rischi di essere coinvolti, anche in buona fede, in scelte non felici e che in ogni caso lascerebbero la maggior parte dei concittadini convinti che abbiamo favorito amici ed amici degli amici.
Quindi, se dipendesse da me, i consiglieri non avrebbero questa possibilità discrezionale di spesa però, considerato che la finalità del bonus è di risolvere disagi e problemi puntuali che non trovano soluzione nella complessa macchina regionale si potrebbe pensare di destinare la stessa cifra, o anche meno, ai gruppi consiliari di opposizione.
E’ evidente che dovrebbe essere la minoranza a dover gestire questa minima parte del bilancio dato che chi governa ha già a disposizione tutto il resto della cassa.
In questo modo chi non governa, impegnandosi in un progetto di chiaro ed inequivocabile interesse pubblico del tipo: ristrutturare una scuola, destinarli agli ammortizzatori sociali, donare ad un comune una casa rifugio per donne che hanno subito violenza, risanare la rete idrica di un comune di montagna ecc ecc... potrebbe dimostrare le proprie capacità e bravura nella gestione della “res pubblica”.
I veri beneficiari di tutto questo dovrebbero essere i cittadini non solo perché vedrebbero risolti alcuni dei lori problemi ma anche perchè la maggioranza, per non perdere la faccia in questa sfida di atti concreti, sarebbe costretta a dare il meglio di sé.

martedì 2 dicembre 2008

Interrogazione a risposta scritta - certificati per attività ludico-motoria

Oggi ho depositato una richiesta d'interrogazione a risposta scritta destinata all'assessore alla sanità Kosic, avente come oggetto i certificati per le attività ludico-motorie. Il testo dell'interrogazione può essere consultato qui.

lunedì 1 dicembre 2008

Audizione per ATON, a quando un atto dovuto?

Sono passati tre mesi da quando ho presentato al presidente Venier Romano Giorgio la richiesta che si discutesse in III commissione tutta la vicenda della Gestione Immobili SpA e della centrale di teleriscaldamento del nuovo ospedale di Udine.
Le notizie giornalistiche e i numerosi documenti che ho acquisito avevano infatti accentuato e non fugato le numerose domande che tutta la vicenda poneva.
Ricordo che si parla della progettazione e costruzione di un opera del costo di circa 60 milioni di euro e che la gestione calore prevede un contratto trentennale per un valore di circa 500 milioni di euro.
A voce ho subito avuto delle rassicurazioni in cui si condividevano le perplessità e il desiderio di far luce sull’intera vicenda e che le audizioni sarebbero state calendarizzate prima possibile e cioè nei primi giorni di ottobre.
Considerata l’importanza e il costo dell’opera, ero e sono convinto che fosse fondamentale discuterla in modo prioritario anche perché l’asta pubblica si potesse fare in serenità, convinti che non vi erano ombre o sospetti.
Sembra invece che altri temi, come le "norme contro la vivisezione" o "gli interventi a sostegno delle persone con l’epilessia e dei loro familiari" (peraltro poi ritirate), siano decisamente più importanti.
Così, probabilmente, di questo problema si parlerà a gennaio ma questa scarsa attenzione, questo continuo rinvio non fanno che amplificare una domanda che non riesco a soffocare: cosa si vuole nascondere?

Se son rose fioriranno, speriamo

Sabato, sfogliando il giornale, ho letto che il consigliere Blasoni propone di potenziare la Day Surgery dell’ospedale di Cividale del Friuli nel duplice intento di sgravare la struttura udinese delle patologie chirurgiche minori e nel contempo di dare un ruolo ed un'operatività maggiore alla struttura periferica.
Ammetto un certo piacere nell’aver visto che quanto da me proposto e sostenuto da più di 18 anni viene fatto proprio dal vicepresidente della commissione sanità.
Voglio ricordare come dalla fine degli anni ottanta Cividale abbia subito in più riprese gli attacchi più disparati il cui unico vero obbiettivo era ridurre, tagliare, demotivare, in modo tale che alla fine tutti, dagli operatori agli utenti, avrebbero accettato la chiusura come una liberazione.
In quest’ottica sono state portate via risorse umane e materiali, sono state fatte scelte politiche che non avevano nessuna logica operativa o progettuale (vedi unione ospedale di Cividale con San Daniele), non si sono sostituite le apparecchiature, si sono lasciati volutamente marcire tutti i problemi dando un senso di completo abbandono della struttura.
Riconosco l’abilità dei precedenti assessori che con le continue e spesso inutili ristrutturazioni hanno smorzato ogni dissenso e diffuso un falso senso di fiducia nei concittadini che da bravi friulani non potevano concepire che dopo aver speso tutti quei soldi si potesse chiudere quanto appena ammodernato.
Adesso che si parla di una nuova e radicale ristrutturazione dell’ospedale spero che il progetto “industriale” sia serio e stia in piedi. Tutta l’area medica necessita, pena un via vai di ambulanze ad Udine, di un supporto chirurgico anche se orientato agli interventi meno complessi e in persone sostanzialmente sane.
Cividale deve diventare la Day Surgery dell’intera Azienda Ospedaliero-Universitaria, deve essere progettata per fare 4000 interventi all’anno, come nelle altre nazioni Europee, anche perché con le 4 sale operatorie già pronte, sono numeri non solo raggiungibili ma superabili. Un sottodimensionamento apparirebbe una volta di più solo funzionale ad una pretestuosa futura chiusura, nel qual caso trovo del tutto inutili ulteriori ristrutturazioni.
Questi sono i numeri, la scelta adesso è tutta politica e spero che sia rapida, chiara e soprattutto nell’interesse generale.

giovedì 27 novembre 2008

Perchè non è sempre vero che quando si vince si torna a casa contenti

Ieri è stata approvata la legge omnibus che, come si desume dal titolo, comprende appunto un po’ di tutto (ambiente, edilizia, ricostruzione, trasporto, demanio, ecc...).
L’intendimento dichiarato era quello di risolvere problemi puntuali, eliminare pastoie burocratiche e in buona sostanza rendere più facile la vita a imprenditori e cittadini, il fatto che poi che questa maggioranza sia riuscita a centrare l’obbiettivo è altra cosa.
Uno dei momenti più accesi del dibattito è stato, senza dubbio, il brusco innalzamento dei requisiti per l’accesso alle case popolari.
Premesso che da anni lo stato non investe nella costruzione di case popolari e che questo è il primo motivo per cui ce ne sono poche, è vero che le richieste da parte di cittadini extracomunitari è aumentata in modo significativo negli ultimi 4 anni. E’ anche vero però che circa il 94% delle assegnazioni è a favore di cittadini italiani.
Guarda a caso i picchi di domande si hanno nelle periferie delle zone industriali ove le varie aziende, in mancanza di manodopera locale, hanno assunto extracomunitari.
Alcune forze politiche, invece di entrare nel merito del problema e cercare soluzioni di equilibrio nella tutela di tutti i meno abbienti, convinte di un futuro tornaconto elettorale, hanno amplificato in modo strumentale un reale disagio dei cittadini.
Così, forti dei numeri, in commissione è passata la proposta della Lega Nord: 15 anni di residenza in Regione per poter fare una domanda per l’assegnazione di un alloggio ATER, e badate bene che questa legge vale per tutti: italiani, cittadini europei o extracomunitari.
Detto questo, si capisce perché, in un'ottica della riduzione del danno, abbiamo votato un emendamento dell’UDC che prevede una residenza in Italia di 10 anni di cui "solo" 5 in Regione (favorevoli UDC, PD, SA, IdV-Citt; contrari LN, Asquini-Misto, Ferone-Pensionati e PdL con l'astensione di Camber, Marini e Blasoni).
Con l’astensione dei tre componenti del PdL questo emendamento è passato.
E visto che la coerenza è cosa per pochi voglio ricordare a questa maggioranza di centro destra che la legge Bossi - Fini prevede che un cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno biennale abbia diritto di accesso alle case popolari alla stregua di un cittadino italiano.

mercoledì 26 novembre 2008

Incontro con i cittadini

Venerdì 28 novembre alle ore 19, presso la sede della SOMSI a Cividale del Friuli, terrò assieme al consigliere Igor Kocijančič un incontro pubblico per stilare, a 6 mesi dalle elezioni, il bliancio dell'attività della Sinistra in Regione. Il meeting è organizzato dal circolo del cividalese "G. Venica". Partecipate numerosi!

venerdì 21 novembre 2008

Stato di abbandono della diagnostica per immagini dell'Ospedale di Cividale

Ho depositato un'interrogazione a risposta immediata (IRI) che verrà evasa nella seduta del Consiglio prevista per la settimana prossima. Di seguito il testo dell'interrogazione.

"Considerato che la Radiologia dell’Ospedale di Cividale del Friuli dispone di quattro sezioni di radiodiagnostica di cui tre smantellate e che l’unica sezione residua è costretta a frequenti fermi dovuti alla rottura dell’unico apparecchio disponibile causa la sua vetustà (anno di costruzione: 1985);
considerato che i tecnici di radiologia sono da anni sotto organico, e che i tre rimasti svolgono un’attività ridotta (per motivi di salute, legge 104 e per premessi politici) e che fra l’altro hanno anche l’obbligo della reperibilità;
considerato che l’unico medico radiologo spesso è costretto a rinunciare a corsi di aggiornamento perché non sostituito;
considerato che da anni i vari direttori generali che si avvicendano promettono di sanare questa situazione sia con nuove apparecchiature che riempiendo gli organici, e che puntualmente ciò non è avvenuto;
considerato che le liste di attesa si possono ridurre solo con scelte chiare e finanziamenti che in primis devono essere fatti alla struttura pubblica e non a convenzioni con i privati;
considerato che spesso si giustificano le riduzioni di organico o peggio la chiusura di reparti imputandoli alla bassa produttività degli stessi quando invece questi risultati negativi sono ascrivibili a precise responsabilità della dirigenza ospedaliera;

Chiede all’assessore alla salute a protezione sociale Vladimir Kosic, se questi disservizi che si trascinano da anni siano dovuti ad una precisa scelta politica che prelude una definitiva chiusura dell’Ospedale di Cividale o viceversa quali azioni intenda intraprendere per risolvere in modo serio e definitivo questo annoso problema."

giovedì 20 novembre 2008

III commissione

Ieri, in commissione, si è discusso come modificare la legge che permetteva alla Regione di anticipare delle somme di denaro ad un coniuge separato o divorziato per il mantenimento di un minore nel momento in cui il coniuge non affidatario non corrispondesse quanto dovuto.
Questa legge non poteva più essere applicata perchè correlata alla legge sul reddito di base per la cittadinanza che è stata recentemente abrogata.
Un altro evidente paradosso è stato che il parere del Tutore dei minori, che come dice il nome, nasce per tutelare i diritti dei minori, ha frapposto una serie di paletti che sembravano fatti a posta per impedire che questo aiuto potesse essere erogato. Ne cito solo alcuni tanto per dare un’idea di come si vogliano "tutelare" quei bambini in difficoltà: essere cittadini italiani o di altro stato europeo, risiedere da tot anni in regione, non vivere sotto lo stesso tetto di entrambi i genitori ecc.
Anche la legge sul tutore dei minori era stata cancellata e poi, visto che a livello nazionale veniva istituito dal governo Berlusconi il Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, per non cadere nel ridicolo questo compito era stato affidato al presidente del Consiglio Regionale.
Tralasciando che Ballaman non ha i titoli, l’esperienza e forse nemmeno il tempo per tale incarico, si viene a trovare nella poco invidiabile situazione in cui il controllore fa parte della stessa maggioranza che deve essere controllata e i risultati si vedono.
In ogni caso, considerata la finalità del provvedimento e il fatto che, senza tener troppo conto di quanto puntualizzato da Ballaman, si intende ampliare e non restringere la platea dei destinatari, la legge è stata approvata all’unanimità.

sabato 15 novembre 2008

Perchè è giusto che Tondo accetti le dimissioni di Kosic

Il caso di Eluana Englaro investe in pieno anche la nostra Regione tanto più dopo le sorprendenti dichiarazioni dell’assessore alla sanità Kosic.
Come tutti ben sanno non è tanto il caso specifico che fa discutere ma la diversa interpretazione che si da della disponibilità che ha l’uomo della propria vita. I cattolici partono dal presupposto che Dio dona e toglie la vita mentre il mondo laico è convinto di poter decidere autonomamente della propria esistenza.
Il problema non è tanto quello di credere in una di queste due linee di pensiero quanto di tentare di imporre il proprio convincimento all’altro.
Lo Stato dovrebbe tutelare entrambi non costringendo i cattolici a pratiche che considerano lesive della propria fede e garantendo ai laici la possibilità all’autodeterminazione.
Invece assistiamo alla vergognosa ingerenza del Vaticano che in questi anni ha fatto di tutto perchè nessuna legge sul testamento biologico venisse discussa in Parlamento salvo poi lamentarsi delle decisioni che i giudici, ripeto costretti da un vuoto legislativo, hanno preso secondo il proprio libero convincimento a tutela di quanto sancito dalla costituzione sulla possibilità di accettare o meno ogni tipo di terapia.
Avrei anche da dire sul fatto che in Regione si viene solo per curarsi: gli Hospice sono delle strutture, presenti in tutti gli stati più evoluti d’ Europa, che servono ad accompagnare ad una morte dignitosa tutti quei pazienti che non hanno più possibilità di cure.
Anche il nostro assessore ha più volte ribadito la necessità di aumentare nella nostra Regione il numero e la diffusione di questi reparti, reparti la cui finalità è proprio quella di accompagnare senza dolore e nel modo più sereno possibile gli ultimi istanti dei pazienti ivi ricoverati.
L’assessore alla sanità ha il compito di tutelare tutti: ammalati o terminali, laici o cattolici, musulmani o buddisti, eterosessuali o gay, italiani o extracomunitari.
E nel momento in cui, per proprio legittimo convincimento, non si sente in grado di adempiere a questo compito DEVE dare le dimissioni che DEVONO essere accettate per il bene e la serenità di tutti.
Trovo veramente fastidioso anche il modo e la violenza verbale con cui gran parte dei “credenti” si sono rivolti e si rivolgono ad un padre accusandolo di volere la morte per fame e per sete della propria figlia.
L’unica colpa di Beppino Englaro è di aver voluto far rispettare ciò in cui sua figlia credeva e l’ha fatto alla luce del sole, senza infingimenti o ipocrisie.
Ecco, credo che noi tutti dovremmo il massimo rispetto per il papà di Eluana, abbassare i toni, non usare questo profondo, incolmabile dolore privato per delle battaglie politiche.

martedì 11 novembre 2008

Intervista a PNbox

Tratto da PNbox.tv :

"Sembra che in Friuli gli ospedali non abbiano particolare fortuna: non solo a Pordenone è in corso una diatriba sul restauro del vecchio o la costruzione del nuovo. Anche a Udine si sono susseguite molte polemiche sull'ospedale cittadino. Siamo andati da Stefano Pustetto, Consigliere Regionale della Sinistra Democratica, a farci spiegare come realmente sono andate le cose...guarda l'intervista."

giovedì 30 ottobre 2008

La crisi della Caffaro

Oggi i rappresentanti dei vari gruppi consiliari, assieme al Presidente della Regione, hanno ricevuto una delegazione dei lavoratori della Caffaro di Torviscosa accompagnati da alcuni sindaci del basso Friuli.
Il sindacato ha evidenziato le difficoltà e le preoccupazioni delle maestranze considerato il prolungarsi di un fermo dell’attività dovuto ad un sequestro degli impianti di cui non si verde la fine.
Sequestro dovuto non tanto ad un improvviso aumento dell’inquinamento o ad una emergenza ma al mancato avvio di tutte quegli ammodernamenti che erano stati concordati e considerati necessari per proseguire la lavorazione di sostanze così pericolose.
E’ stata messa in evidenza la latitanza dell’azienda che, dopo lo stop imposto dalla magistratura, non ha presentato un piano industriale dal quale si possa capire se la SNIA intende ancora investire nella chimica primaria.
Sembra del tutto evidente che l’azienda, con la minaccia di lasciare senza lavoro e senza reddito quindi circa 800 famiglie, cerca di fare un indebito ricatto alle varie forze politiche che dovrebbero farsi carico di non si sa quale progetto od onere.
Maggioranza e ed opposizione, senza distinzioni, hanno garantito che faranno di tutto per risolvere un problema che interessa tutta la Regione ed in primis chiederanno al menagement piani industriali seri senza i quali non si va da nessuna parte.

giovedì 23 ottobre 2008

Commento al decreto Gelmini

Le bugie migliori sono quelle che racchiudono una parte di verità, se a questo aggiungiamo l’abilità del nostro presidente del consiglio a vendere come vere le cose più improbabili abbiamo la riforma sulla scuola che ci è stata proposta da questo governo.

Credo che sia sotto gli occhi di tutti la necessità di un cambiamento delle nostre università dove negli ultimi anno sono fioriti corsi di laurea improponibili, dove spesso il nepotismo la fa da padrone e dove non si riesce a valorizzare i tanti talenti che vengono formati.

Condivisibile anche un maggior rispetto degli insegnanti e delle istituzioni in genere che tutti gli studenti devono imparare. Voglio però ricordare che le stesse famiglie che adesso invocano il rigore sono spesso le stesse che giustificano sempre e comunque i figli che non studiano, usano il cellulare durante le lezioni o fanno i bulli.

Solo la presunzione può far immaginare a Berlusconi che gli italiani credano che tagliando 87 000 insegnanti alla elementari vi possa essere un aumento del tempo pieno ed un aumento delle ore di Inglese (forse tagliando le due ore di religione?).
Nello stesso modo bocciando gli alunni più indisciplinati non si ridurrà l’abbandono scolastico.

Ieri poi il presidente del consiglio ci ha offerto un reale spaccato di come intende il ruolo che gli compete, quando ci fa sapere che “convocherà” il ministro dell’interno per far sgomberare le aule e le università occupate. In questo modo vuol far capire a tutti i suoi dipendenti (perché tali considera i ministri) che quando il capo ordina …
A quando la trasformazione di “queste aule sorde e grigie in un bivacco di manipoli”?

martedì 21 ottobre 2008

Iniziative di “Sinistra Democratica” e “La Sinistra. L’Arcobaleno” in Regione

Recentemente abbiamo organizzato alcune iniziative pubbliche che tendevano ad informare quanto fatto da questa maggioranza in questo scorcio di legislatura, ma soprattutto avevano lo scopo di ascoltare le problematiche del territorio.

Proprio partendo dalle esigenze della gente, sollecitato da alcuni amministratori delle Valli del Natisone allarmati dalle notizie sulle malattie trasmesse dal morso della zecca, verificato che queste istanze erano serie e motivate, ho organizzato prima un incontro con i medici del Distretto di Cividale e successivamente con la popolazione delle Valli del Natisone su questa tematica.
Il primo incontro si è tenuto il 29 settembre 2008 nella sede del Distretto Sanitario di Cividale ed hanno relazionato sul problema il dott. Ruscio (referente nazionale delle malattie trasmesse dal morso di zecca) e la dott.ssa Gallo (responsabile della profilassi delle malattie infettive del Dipartimento di Prevenzione dell’ASS n°4).
L’incontro del 13 ottobre con la popolazione, svoltosi nella sala consiliare del Comune di San Pietro al Natisone, è stato così partecipato da vedere numerose persone costrette ad ascoltare in piedi.

Il 4 ottobre si è svolto invece un incontro pubblico a Tolmezzo incentrato sulle numerose problematiche della montagna.
In quella sede, giustamente, si è accusato un certo modo di fare politica (dalla destra e dalla sinistra) che non ha mai tenuto conto delle esigenze della popolazione locale che non è mai stata fattivamente coinvolta nelle decisioni che avrebbero cambiato il loro futuro e il loro territorio.
Sono stati criticati gli accordi presi da Illy prima e da Tondo poi con il presidente della Regione Veneto Galan sull’autostrada che dovrebbe collegare la Carnia con il Veneto sotto il passo Mauria devastando la valle del Tagliamento in nome di un presunto sviluppo dell’area.
Si è parlato della captazione delle fonti e dell’acqua in genere che sta desertificando torrenti e ruscelli, del mancato sostengo alla produzione di prodotti agricoli locali, della chiusura di scuole e servizi in genere che rendono sempre più difficile la vita della gente in montagna.
Come spesso accade, si è visto come la politica abbia privilegiato i poteri forti, la grande industria, la viabilità su gomma invece che quella su rotaia perdendo di vista che la vera ricchezza non è fare soldi ma permettere a ciascuno di noi di vivre nel proprio territorio in modo dignitoso.

Il 17 ottobre è stata la volta di Pordenone dove Massimo Mezzetti, responsabile nazionale della Sinistra Democratica, ha parlato delle difficoltà e delle iniziative che, gli spezzoni della sinistra, stanno mettendo in campo per formare un unico partito che sia in grado di contrastare la politica espressa da questo governo.
In questa occasione il sottoscritto ha fatto invece un quadro delle leggi che la giunta Tondo ha abrogato in Regione: reddito per la cittadinanza di base, tutore dei minori, difensore civico regionale, legge sull’immigrazione e, dulcis in fundo, della modifica della legge urbanistica che per molte cose si baserà sul buon senso degli amministratori locali e dei cittadini (staremo a vedere!)

martedì 14 ottobre 2008

Tondo al funerale di Haider

Sembra proprio che non ci saranno ripensamenti e che il Presidente della Regione, Renzo Tondo, parteciperà ai funerali di Jörg Haider, con tanto di gonfalone della Regione, dando quindi un’ufficialità all’evento che definire inopportuna è oltremodo riduttiva.
Che io sappia non è mai accaduto che il gonfalone della Regione varcasse i confini nazionali, oltretutto per omaggiare un leader che ha fatto dell’odio razziale e della xenofobia il suo credo politico.
E’ del tutto evidente che i partiti nostrani, che hanno fatto fortuna cavalcando in modo del tutto spregiudicato questi temi, una volta di più hanno dettato la scaletta al Presidente.
Si viene in questo modo a creare un pericoloso precedente e, paradossalmente, in un prossimo futuro potremmo vedere il gonfalone regionale vagare per l’Europa a legittimare questo o quel leader il cui colore politico evidentemente dovrà essere omogeneo a quello del nostro legittimo rappresentante del momento.
Non è dato confondere, soprattutto al Presidente di una Regione, quello che è il suo ruolo istituzionale da quello personale ed umano.
Confido ancora che il senso delle istituzioni prevalga e che il legittimo cordoglio che ciascuno di noi può avere per la scomparsa di una persona che considera amica non coinvolga un’intera Regione.

lunedì 13 ottobre 2008

Interrogazione a risposta orale n°2

Oggi ho depositato la seguente interrogazione: "Precisazioni in merito al trasferimento dei TIR su rotaia", destinato all'assessore alla mobilità, energia, infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Per leggerla basta andare qui.

venerdì 10 ottobre 2008

Mozione sulla sanità - privatizzare gli utili e socializzare le perdite

In questi giorni abbiamo presentato, assieme al PD, una mozione che invita l’assessore Kosic a riferire quali prospettive strategiche e programmatiche nei settori della salute e della protezione sociale abbia in mente.

In questo scorcio di legislatura a parte dichiarazioni generiche, non si è realmente capito quali siano gli intendimenti dell’assessore.

Vero è che la cultura di base di questa maggioranza è nota: liberalizzare cioè privatizzare.
Senza tanti giri di parole lo afferma il cons. Dal Mas che lamenta la mancata trasformazione degli IRCCS in fondazioni (“in modo da attirare capitali privati”), il consigliere Asquini per abbattere le liste di attesa ha presentato un disegno di legge che prevede che “qualora l’attesa per la diagnostica superi i novanta giorni il cittadino si possa rivolgere ad una struttura privata” e il conto lo pagherà la Regione; l’assessore spiega per l’endoscopia è giocoforza rivolgesi ai privati considerato lo scarso numero degli endoscopisti ospedalieri e via discorrendo.

Ora, è vero che spesso le liste di attesa sono eccessive ma nessuno si chiede il perché di questo disservizio. Si incitano Direttori Generali a restare nel bilancio, a risparmiare su tutto ma principalmente sui dipendenti che spesso sono sotto-organico o a cui non vengono pagate le ore straordinarie e quando il sistema crolla si invoca come rimedio il ricorso al privato.
Fanno di tutto per demotivare il personale che una volta formato, e quando può, se ne va.
Nessuno e tanto meno l’assessore punta alla riduzione delle liste di attesa incentivando il personale ospedaliero, nessuno stigmatizza/caccia quei direttori sanitari che di fronte alla fuga massiva dei medici o delle infermiere in alcuni reparti si rifugia nell’ipocrita espressione del “ricambio fisiologico”.
Da anni assistiamo ad uno schema ben preciso, mettere in sofferenza un reparto o un servizio, stigmatizzare che costa troppo per quello che produce, invocare l’intervento salvifico del privato.

Vorrei ricordare ai più che il miglior privato (per chi ha tanti e tanti soldi) è quello americano che però costa il 16.2% del PIL (americano) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo pone al 28° posto nella graduatoria mondiale. Quello italiano, che è pubblico, con il 7.2 % del PIL si piazza al 2° posto.
Ancora una volta si cerca di sfruttare l’ignoranza dei più, che spesso si sono stufati di sentire vuote parole dei nostri dirigenti, per privatizzare gli utili e socializzare le perdite.

mercoledì 8 ottobre 2008

Le malattie trasmesse dal morso di zecca

Il 13 ottobre 2008 alle ore 20 e 30 si terrà, presso la sala municipale di San Pietro al Natisone (UD), un incontro con la cittadinanza dal titolo “Le malattie trasmesse dal morso di zecca”.
Le Valli del Natisone, in particolare in prossimità del monte Matajur, sono un territorio a rischio per quanto riguarda la possibile trasmissione di malattie provenienti dalle zecche.
Il dottore Maurizio Ruscio (direttore del Dipartimento Diagnostico e Strumentale dell’Ospedale di San Daniele del Friuli) e la dottoressa Linda Gallo (responsabile profilassi delle malattie infettive del Dipartimento di Prevenzione dell’ASS4) spiegheranno ed approfondiranno l’argomento.

venerdì 3 ottobre 2008

Commento alla seduta d'aua del 2 ottobre

Ieri è stata approvata la riforma dell’urbanistica voluta da questa maggioranza senza che nessun emendamento della minoranza venisse recepito.
Se da un lato era auspicabile che, per alcune pratiche minori, l’iter burocratico venisse semplificato o cancellato, dall’altro, l’aumento della flessibilità concessa allo strumento urbanistico per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, è la vera incognita di questa legge in quanto si basa esclusivamente sul senso di responsabilità degli amministratori locali.
Anche la costruzione di piccoli garage o magazzini fino a 20 m³ e la possibilità di chiudere tettoie o porticati fino a 20 m² si potrà fare senza nessuna richiesta od autorizzazione. Non bisogna essere dei maghi per prevedere la futura fioritura di numerosi manufatti che, senza nessuna possibilità di controllo dei materiali usati o vincolo architettonico, abbelliranno” tutti i giardini.
Tra l’altro questo provvedimento sembra più una sanatoria per i soliti furbetti che hanno costruito baracche varie, senza permesso, confidando proprio in leggi di questo tipo.
In tutte le società evolute la civile convivenza ed il rispetto reciproco è regolato da leggi cui tutti si devono attenere.
Lascia sempre più stupefatti questa incontenibile richiesta di rimozione di regole e vincoli, questa voglia di “mani libere”: quando le mani sono libere vince sempre il più forte (nel senso economico o fisico).
Anche le banche, americane in particolar modo, in nome del libero mercato hanno ottenuto di operare con pochi controlli e tutti sappiamo quale disastro economico epocale si stia profilando.

venerdì 26 settembre 2008

Perchè non è stato saggio che gli italiani abbiano votato per Berlusconi

Berlusconi, come del resto intitolava l’Economist, era inadatto a guidare l’Italia perché un premier che si difende dai processi e non nei processi, che è costretto a farsi fare una legge ad hoc per avere l’immunità e arriva a dichiarare eroe un mafioso solo perché fino all’ultimo resta omertoso, costituisce un tale precedente che tutto il resto sembra poca cosa.
Così apprendiamo dai giornali che l’on. Consolo propone l’immunità per i ministri per poter salvare il collega di partito Matteoli da un processo che lo vede indagato per favoreggiamento.
E venendo agli affari di casa nostra, è evidente che nominare direttore generale dell’ASS 3 l’ing. Luciano Zanelli che è “solo” indagato dalla procura di Udine per la costruzione del nuovo ospedale di Udine, è meno che un peccato veniale.
E’ vero che ogni imputato è innocente fino al giudizio di III grado però sono convinto che opportunità politica avrebbe consigliato all’assessore Kosic di trovare un altro candidato.
Stupisce che la Lega, così pronta a chiedere le dimissioni dell’assessore per le circoncisioni agli immigrati, questa volta non abbia nulla da dire.

giovedì 25 settembre 2008

Il problema infinito dell'A4

Ci è voluto l’ennesimo incidente sulla A4 per riportare il problema della viabilità all’attenzione della giunta Regionale. Aspettiamo, da sempre e purtroppo in tutta l’Italia, che i problemi diventino delle emergenze per tentare di risolverli e le soluzioni che vengono proposte in queste condizioni sono sempre miopi e di breve respiro.
La costruzione della terza corsia, che i politici avrebbero dovuto progettare e iniziare a costruire da almeno 10 anni, nell’immediato non farà che peggiorare e di molto tutta la viabilità e una volta terminata sarà verosimilmente insufficiente se questo problema non verrà affrontato con un minimo di lungimiranza.
L’assessore afferma che a breve vi sarà una delibera che trasferirà su rotaia un congruo numero di camion, ma per rendere il beneficio stabile bisogna aumentare in modo significativo i pedaggi autostradali per i mezzi pesanti.
Solo rendendo svantaggioso il trasporto su gomma si otterrebbe, senza coercizioni, un alleggerimento costante del traffico autostradale.
In queste condizioni la costruzione della terza corsia, senza dubbio necessaria, non determinerà il definitivo collasso della circolazione.
Il futuro del trasporto merci, come tutta Europa insegna, deve avvenire su rotaia e questo per motivi di sicurezza, economici e di inquinamento.
Anche nelle altre nazioni esistono delle importanti industrie/lobbie del trasporto su gomma ma questo non ha impedito ai relativi governi, di tutti gli orientamenti politici, di dotare le loro nazioni di una moderna rete ferroviaria.
Aspettiamo dall’assessore Riccardi e dal presidente Tondo proposte concrete e un po’ più strutturate che non siano la mera riproposizione della costruzione di una corsia dell’autostrada.

Commento sulla IV commissione

Assodato che la statura di un politico si misura sulla capacità di prevedere e gestire con sufficiente anticipo lo sviluppo e le criticità del suo territorio, in questo inizio di legislatura abbiamo assistito ad una preoccupante pochezza di progettazione del centrodestra.
Questa composita maggioranza per dimostrare la propria “diversità” e il cambio di guida al governo è stata capace solo di tagliare leggi del precedente esecutivo senza concretizzare la propria legittima visone alternativa.
Così come accaduto per il tutore dei minori, la legge sull’immigrazione, il reddito di base per la cittadinanza ed il difensore civico, ieri in IV commissione il centrodestra non ha saputo far altro che stoppare la legge 5/2007 sull’urbanistica proponendo di tornare alla legge 52 del 91.
Ovviamente, ci è stato spiegato, il ritorno ad una legge senza dubbio valida ma datata è solo una misura transitoria per ovviare ai difetti della legge Sonego.
Peccato che nel momento in cui abbiamo chiesto che questo provvedimento “ponte” avesse il limite temporale di un anno e che poi si discutesse della loro legge, della loro visione del governo del territorio, non siamo stati accontentati e, numeri alla mano, hanno bocciato la nostra richiesta.
Speriamo che nelle more interpretative di queste leggi che si intersecano e sovrappongono non trovi spazio il solito personaggio senza scrupoli che riesce a fare profitti e scempi a scapito della comunità.

martedì 23 settembre 2008

Interrogazione a risposta orale

Oggi ho depositato la seguente interrogazione: "Trasferimento competenze dalle Province alla Regione", destinato all'assessore alla mobilità, energia, infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Per leggerla basta andare qui.

venerdì 19 settembre 2008

IV commissione

Il 17/09/08 si è riunita la IV commissione, due gli argomenti all’ordine del giorno:
- La presentazione di una proposta di legge atta ad acquisire e valorizzare alcune reti ferroviarie dismesse principalmente a scopo turistico (Carnia – Tolmezzo; Pinzano-Casarsa; Cervignano-Pinzano- Belvedere ecc.). Sostanzialmente siamo stati tutti d’accordo perché potrebbe essere un’iniziativa che decongestiona il traffico ed anche economicamente redditizia. Le difficoltà maggiori sono nel sapere a chi legalmente appartiene il sedime e quanta parte di queste tratte è stata trasformata in piste ciclabili. Si è convenuto che la proposta tornerà in commissione dopo gli opportuni approfondimenti.
- La modifica della legge Sonego (riforma dell’urbanistica). Questa proposta prevede misure transitorie dirette a risolvere le problematiche applicative che i comuni e gli operatori del settore avevano segnalato. In concreto per molte parti ci si rifà ad una legge collaudata come la 52 del 1991. A fine legislatura questa maggioranza si propone di varare una legge organica. Credo che il punto più critico e criticabile sia l’innalzamento, dal 10 al 20%, delle variati al piano regolatore non sottoposte al controllo della regione. Se è vero che una eccessiva rigidità può paralizzare ogni amministrazione è anche vero che una eccessiva discrezionalità può favorire scempi ambientali e speculazioni. Molto singolare è che anche la maggioranza si affida al buon senso degli amministratori locali. Su questo farò il possibile per tornare al 10% se non altro per un principio di cautela e prevenzione.

giovedì 18 settembre 2008

L’improvvisa rincorsa del centro destra alla tutela dei dialetti

Non capisco come il centro destra non tema di cadere nel ridicolo quando, pur di distribuire un po’ di soldi, verosimilmente in modo clientelare propone lo stanziamento di ulteriori fondi per la tutela di alcuni fra i numerosi dialetti della Regione.
Sento l’obbligo di segnalare a questi neo paladini delle minoranze che si sono dimenticati della numerosa comunità calabrese e sarda presente in Regione; spero che provvedano.
Ricordo come sia stato questo stesso governo della Regione a tagliare, ovviamente per ridurre gli sprechi, ben quatto leggi a tutela dei più deboli (Reddito di base per la cittadinanza, Tutore dei minori, Difensore civico regionale, legge sull’immigrazione).
Sono convinto che debbano essere tutelati e finanziati solo i dialetti e le lingue dello Stato confinario quindi, per quanto riguarda il FVG, lo sloveno ed il tedesco.
L’insegnamento della lingua inglese è caso a parte in quanto fondamentale per ampliare le possibilità di un futuro impiego qualificato.

lunedì 15 settembre 2008

Centrale di teleriscaldamento a Udine

Ho indirizzato al presidente della III Commissione consiliare Giorgio Venier Romano, una lettera riguardante la nuova centrale di cogenerazione e rete di teleriscaldamento che interessa l'Azienda ospedaliero - universitaria S. Maria della Misericordia di Udine e l'area nord ovest del territorio comunale di Udine. Molti sono i punti poco chiari di questa vicenda e soprattutto sembra ci sia sotto qualcosa di illecito. E' possibile leggere la lettera cliccando qui.

lunedì 8 settembre 2008

Commento alla proposta Novelli di revisione legge sulle minoranze

Con la recente proposta da parte del Consigliere regionale del PDL Roberto Novelli di revisione della legge regionale che prevede la tutela dello sloveno nelle fasce confinarie, il centrodestra riapre vecchie polemiche e sembra voler riportare indietro l’orologio del tempo.
Durante il fascismo si è fatto leva su di un nazionalismo esasperato e strumentale che ovviamente andava a penalizzare, discriminare e  marginalizzare tutte le minoranze fino ad arrivare alla proibizione della celebrazione della messa in sloveno.
Durante la guerra fredda tutte le valli del Natisone e le loro popolazioni erano sulla linea di un confine che si è voluto erigere a simbolo tra bene e male e questo perché  l’identificazione di un “nemico” era funzionale alle pretese egemoniche delle due grandi potenze dell’epoca.
Con la creazione dell’Europa e la fine della guerra fredda sancita dalla caduta del muro di Berlino, finalmente si è tornati a ragionare e a considerare le minoranze come una risorsa o perlomeno come una diversità da tutelare e io dico anche da risarcire da anni di discriminazione.
E così che, dopo 50 anni, il parlamento italiano con l'approvazione della legge 38/2001 a tutela della minoranza linguistica slovena, ha ridato dignità alle popolazioni della Benecija e di tutta la fascia confinaria del Friuli Venezia Giulia riconoscendo così quanto affermato da molti linguisti oltre che da consolidate tradizioni popolari.
Il tentativo di differenziare ulteriormente i vari dialetti sloveni in natisoniano, torriano e resiano appare come del tutto strumentale e ricalca il tentativo di marginalizzare e ghettizzare parte della popolazione delle valli; in questo modo, oltre che a riaprire vecchie ferite, si dà fiato agli opposti nazionalismi che con il tempo si erano sopiti. Sappiamo tutti che questa maggioranza ha i numeri per poter cambiare ogni legge, spero tuttavia che in futuro ci si dedichi ai veri problemi della Regione. 

Circoncisione e Lega

La Lega non perde occasione per dettare la linea alla maggioranza regionale e per bocca del suo capogruppo in consiglio chiede le dimissioni dell’assessore Kosic.
Il tutto nasce da una decisione della giunta, e quindi di tutta la maggioranza, che per un anno ed in via sperimentale, approva il progetto di circoncisione gratuita agli immigrati.
La contrarietà della Lega, a parole, sta nella gratuità della prestazione che, a suo dire, gli immigrati si devono pagare in quanto non giustificata da motivi sanitari. In tutto ciò trasuda, come sempre, un malcelato razzismo che si cerca di mascherare dichiarandosi attenti amministratori e desiderosi di non buttare risorse pubbliche.
Ricordo come recentemente siano morti due bambini per le complicazioni legate a tale intervento ed un terzo si sia salvato a stento dopo un ricovero in terapia intensiva.
Sono convinto che la proposta dell’assessore alla salute vada nel verso giusto sia per quanto riguarda il lato economico sia per quello che riguarda l’educazione sanitaria e l’integrazione.
Costa molto di meno fare una circoncisione in una struttura idonea che ricoverare i piccoli pazienti in rianimazione a seguito di complicanze dovute a interventi fatti male.
L’intervento fatto in una struttura pubblica permette inoltre di acquisire la fiducia dei genitori quindi di favorirne l’integrazione.
Strumentale è anche l’insinuazione che tale legge permetta di eseguire altri interventi solo perché richiesti o in uso presso alcune etnie; il progetto è mirato ad un ben preciso intervento e tra un anno permetterà considerazione e valutazioni più precise.

P.s.: spiace notare come la lega non abbia utilizzato lo stesso rigore nella tutela delle finanze pubbliche quando ha appoggiato l’emendamento della maggioranza che accollava alle casse regionali le spese legali di eventuali procedimenti contro i consiglieri regionali.

lunedì 4 agosto 2008

Appuntamento a settembre

Ad agosto il consiglio regionale gode delle ferie estive e pertanto per commentare quanto accade in Regione ci sentiremo a settembre.
Buone vacanze a tutti!

Convalida degli eletti

Il 31 luglio si è discusso in aula un documento che proponeva la convalida dell’elezione di tutti i consiglieri. Il relatore di maggioranza ha sintetizzato quanto emerso nella giunta per le elezioni, io ho ribadito il motivo della mia contrarietà supportato solo da un consigliere dell’Italia dei valori.
Come ampiamente previsto siamo stati tutti confermati con pochi astenuti.
Todos Caballeros.

venerdì 1 agosto 2008

Commento alla seduta d'aula del 29, 30 e 31 luglio

Considero normale che un nuovo governo modifichi, anche in modo radicale, quanto deciso dal precedente esecutivo, trovo invece inaccettabile che le regole del gioco e precisi accordi vengano violati.
Mi spiego meglio: in I commissione si era convenuto che le leggi riguardanti gli istituti di garanzia (immigrazione, reddito di cittadinanza, tutore dei minori, difensore civico) che la maggioranza voleva modificare, sarebbero state discusse per via ordinaria.
Invece in una discussione sulle variazioni del bilancio, complice anche il Presidente del Consiglio che ha stravolto il regolamento, sono stati ammessi emendamenti che hanno permesso di abrogare intere leggi senza proporre nulla di alternativo lasciando quindi un vuoto legislativo e normativo grave.
La giustificazione che si è sentita più volte è che si doveva dare un segnale. Io dico, invece, che la Lega Nord voleva “marcare il territorio” e soprattutto dare un segno della propria forza o come dice il presidente della provincia Fontanini “dare la scaletta a Tondo”.
Entrando poi nel merito è evidente che, dopo aver fatto una campagna elettorale sull’enorme debito ereditato da Illy e sulla sicurezza, il primo atto politico di questo governo non potesse che andare nel solco già tracciato prima del voto.
In buona sostanza a fine esercizio il maggior avanzo da applicare al Bilancio è di 305,5 milioni di euro di cui circa la metà (151,7 milioni) disponibili.
Al comparto sanitario vengono destinati 40 milioni: 30 milioni per coprire le spese dei contratti da rinnovare, 5 milioni per le accresciute spese dei chemioterapici di nuova generazione ed altri 5 milioni per nuove assunzioni e abbattimento delle liste di attesa.
Ben 111,7 milioni di euro vengono destinati invece all’abbattimento del debito e qui sta tutta la scelta politica che, in un momento di minor crescita dell’economia, destina le maggiori risorse di un avanzo di bilancio non a sostenere i redditi o le industri produttive ma ad abbattere un debito che si è voluto erigere a totem.
Questa operazione dovrebbe permettere un risparmio di circa 14 milioni di euro all’anno di minori interessi ma, alla precisa richiesta di quanto avrebbe incassato la Regione di maggiori entrate con un deciso sostegno all’economia, l’assessore al bilancio si è rifiutata di rispondere.
Inoltre, fa molta meraviglia che proprio quei partiti che hanno fatto della devoluzione e del federalismo fiscale la loro bandiera poi, per cercare di sostanziare ciò che hanno artatamente enfatizzato in campagna elettorale, vincolino i maggiori trasferimenti per gli enti locali a ben precisi interventi legati alla sicurezza. Cioè si gestisce il governo regionale come quel potere centrale che hanno sempre aborrito.
A dimostrazione che questa entrata a gamba tesa non è piaciuta agli enti locali, per la prima volta il Consiglio delle Autonomie locali non ha espresso l’intesa sul Disegno di Legge di Assestamento del Bilancio.

mercoledì 30 luglio 2008

ODG sui decimi delle pensioni

Il 29/07/08 si è discusso in aula un ordine del giorno di tutto il centro sinistra che impegnava la giunta ad ottenere dal governo Berlusconi le compartecipazioni erariali sui tributi pagati dai pensionati del FVG.
La posta in gioco è di circa 200 milioni di euro all’anno e, nonostante Illy avesse ottenuto una legge in tal senso (DL n° 137 del 31/07/07), Tremonti non sembrava per nulla intenzionato ad onorarla.
Non potendo negare l’evidenza, la giunta che non aveva nessuna intenzione dì dispiacere al Cav. Banana, ha presentato un suo ODG identico nella sostanza al nostro.
E' evidente che, visti i numeri, il nostro ODG è stato bocciato e il loro no, ma la cosa importante è che li abbiamo costretti a venire sulle nostre posizioni e che dal 2011 nelle casse delle Regione dovrebbero entrare quei soldi aggiuntivi.

lunedì 28 luglio 2008

Vaccino contro l'encefalite da morso di zecca (TBE)

In seguito alla richiesta di estendere alla popolazione delle Valli del Natisone la vaccinazione gratuita contro l'encefalite da morso di zecca (TBE), ho accertato la possibilità di ottenere il vaccino per tutti i residenti del Friuli Venezia Giulia ad un prezzo agevolato pari ad 1/4 del costo originario (12,50 euro per gli adulti, 9 euro per i minori). Infatti il decreto regionale 0151 del 25 maggio 2007 stabilisce che "Il vaccino contro l’infezione da TBE virus viene offerto senza il pagamento del compenso per la prestazione e con la partecipazione al costo del vaccino ridotta al 25% del prezzo di confezione a favore di tutti i cittadini residenti nel Friuli Venezia Giulia."
Considerato che la conoscenza è alla base di ogni decisione, ho incontrato il dott. Maurizio Ruscio, primario di laboratorio a San Daniele e referente nazionale delle malattie trasmesse dalla zecca, il quale ha affermato che nella nostra Regione le aree maggiormente interessate da queste malattie sono l'area di Resiutta e il Monte Matajur. Pertanto è consigliabile che le persone residenti nelle zone indicate, che possono essere esposte ai morsi di zecca, si vaccinino presso il più vicino distretto dell'Azienda Sanitaria. La zona di Resiutta è coperta dall'ass3 con sede a Gemona del Friuli in piazzetta Portuzza n°2. Per quanto riguarda le Valli del Natisone, il distretto di riferimento è quello dell'ass4, situato a Cividale del Friuli in via Cavalieri di Vittorio Veneto n°7 ed è possibile effettuare la vaccinazione ogni lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.00.

venerdì 25 luglio 2008

Manifestazione contro il "decreto Tremonti"

Oggi, presso la stazione marittima di Trieste, si è svolta l’assemblea del Pubblico Impiego indetta dalle segreterie regionali di CGIL – CISL – UIL e UGL per battersi contro il “decreto Tremonti” che prevede pesanti tagli economici e di personale nel pubblico impiego.
Nonostante il caldo e le ferie estive, l’assembla è stata così partecipata che molta gente non ha trovato posto nella sala. Al termine dell’incontro si è sviluppato un corteo che ha toccato i punti nevralgici della città, dalla Prefettura ai palazzi della Regione. In piazza Oberdan ho incontrato e ascoltato una rappresentanza sindacale garantendo l’impegno del gruppo consiliare de “La Sinistra l’Arcobaleno” a tutelare i legittimi interessi dei lavoratori del pubblico impiego.

mercoledì 23 luglio 2008

Commento su Fassino

Le affermazioni fatte da Piero Fassino nell’intervista pubblica con il direttore del Messaggero Veneto alla festa del Partito Democratico a Tavagnacco hanno senza dubbio fugato ogni dubbio sulla reale direzione di marcia di questo partito.
Che il PD mirasse al centro era evidente a tutti, che nonostante il fallimento di questa strategia, si proseguisse in tale direzione è un po’ sorprendente ma legittimo.
Apprezzabile senza dubbio la chiarezza con cui si afferma che non si possono fare alleanze con la sinistra radicale perchè non ha "cultura di governo".
Tutto sta nell’intenderci su cosa intendiamo con questo termine.
Personalmente penso che un partito possa guidare una nazione quando riesce a rappresentare gli interessi della nazione, quando tutela le minoranze, quando non si genuflette alla gerarchie cattoliche solo per un calcolo elettorale.
Penso a tutte quelle leggi non fatte dal governo Prodi, nel quale i DS erano preponderanti, sul conflitto di interessi, sui diritti civili dei conviventi, sul testamento biologico, sulla mancata riassegnazione delle frequenze di rete 4, ecc.
Spesso, e lo dico senza nessuna gioia, ho visto anche nei precedenti governi di centrosinistra, l’occupazione di poltrone e cariche per interessi di parte e non la gestione del potere per un interesse generale.
Evidentemente non è questa l’interpretazione di Fassino che preferisce la "cultura di governo" come la intende l’UDC di Cuffaro.

martedì 22 luglio 2008

III commissione

Oggi per la III commissione è stata giornata piena.
1) Prima è stata discussa la proposta di legge regionale 4, inerente la destinazione delle ceneri da cremazione, che intendeva adeguare la normativa regionale alla legge nazionale. Tutti gli articoli erano condivisibili e sono stati votati all’unanimità. Unico punto ancora da chiarire, verrà portato in aula con un emendamento ad hoc, è come impegnare la regione affinché vi siano crematori in numero sufficiente in ogni provincia e/o area vasta in modo da ridurre i disagi di quei cittadini che sono costretti a portare i propri defunti anche fuori regione. La mia proposta che i figli od il coniuge potessero chiedere la collocazione delle ceneri del defunto in due o più urne in modo da consentire a ciascuno (che magari abita in un altro Stato) di onorarne la memoria non è passata perchè in contrasto con la legge nazionale.
2) Successivamente vi è stata l’audizione del dott. Gnesutta (presenti anche il dott. Sigon, dott. Sacher e dott. Sclippa dell’Ospedale di S. Daniele) che ha presentato il progetto Orchidea (cure odontostomatologiche a paziente disabili in sedazione profonda). Questo progetto che vede una stretta collaborazione del distretto e dell’ospedale va avanti con ottimi successi dal 1999.
3) Piatto forte della giornata la relazione dell’assessore regionale della sanità dott. Vladimir Kosic che ha illustrato a grandi linee come intende muoversi in ambito sanitario. Vari gli interventi e le richieste di precisazioni da parte dei consiglieri. (vedi sintesi 1, 2)
Commento: appare molto discutibile che ci si richiami a parametri internazionali ove fa comodo e li si ignorino laddove vanno contro alcuni interessi; mi riferisco al fatto che per la riduzione dei posti letti si è più volte detto che la regione ha tagliato tutte quelle degenze per adeguarsi a quello che accade in tutta Europa ove i posti letto per acuti sono circa 4 per 1000 abitanti.
Alla domanda di cosa serva ad una regione di 1.300.000 abitanti un centro trapianti, quando ce ne sono di molto più grandi a Padova, Verona, Treviso ecc, allora i parametri internazionali non si seguono più e si parla di una ricaduta di eccellenza sul resto della sanità regionale.
Nessuna riposta invece è stata data sulla richiesta che i primi risparmi vanno fatti ove sussistono dei doppioni (due cardiochirurgie, due neurochirugie, assessorato/agenzia ecc). Bocciata anche la possibilità della fusione delle due università.
Il dott. Kosic ha poi smentito che sia in programma una ulteriore riduzione di posti letto (i tagli sono gia stati fatti).
Per la riduzione delle lista di attesa (soprattutto in endoscopia) si punta al privato visto che c’è difficoltà a trovare personale qualificato. Nessuna critica al fatto che molto spesso sono stati gli eccessivi carichi di lavoro, la colpevole od interessata disattenzione dei direttori sanitari a determinare la fuga degli stessi medici che adesso lavorano nel privato ove verranno dirottati molti fondi.
Possibilista invece sulla destinazione dei piccoli ospedali che potrebbero essere legati alle strutture ospedaliere di riferimento o al territorio.
Come noto il reddito di cittadinanza verrà depotenziato fino ad essere soppresso.

venerdì 18 luglio 2008

Commento sull’assestamento del bilancio - III commissione

Come potrete vedere nel post precedente i conti della sanità sono in ordine. La manovra principale (30 milioni di €), è messa a copertura degli adeguamenti del contratto per il biennio 2006-07 e 2008-09.
Pochi sono invece 5 milioni di € per nuove assunzioni e riduzione delle liste di attesa.

Cifre a parte preoccupa di più il clima che si respira.
Asquini pensa di risolvere le liste di attesa privilegiando la diagnostica privata e in tal senso ha anche depositato una proposta di legge.
La lega è riuscita a depotenziare il reddito di cittadinanza e ne propone la sua abrogazione (già depositato la proposta di legge in tal senso).
L’assessore ricorda che esiste una legge (LR 13) che fin tanto che è in vigore va rispettata.
Dai giornali emerge l’intenzione della giunta a ridurre ulteriormente i posti ospedalieri, però assicurano che aumenteranno quelli per l’RSA.
Considero demenziale tale proposta anche perchè attualmente i posti letto per abitante sono nella media europea.
Speriamo resti solo una notizia stampa.
Se e quando verrà messa in agenda tale proposta considerato che non abbiamo i numeri per bocciarla tenteremo di depotenziarla proponendo:
a) che contestualmente alla riduzione dei letti nel pubblico si riducano le convenzioni con i privati;
b) che prima si aumentino quelli per l’RSA e solo in seguito si taglino quelli per acuti.
Dal canto mio ho cercato di far capire che, carichi di lavoro esagerati uniti a stipendi striminziti sono i veri problemi che determinano la fuga del personale infermieristico e medico dagli ospedali.
Le liste di attesa si possono ridurre solo concordando con gli operatori incentivi ed assunzioni non certo trasferendo risorse ai privati.
Proporre l’abolizione del reddito di cittadinanza senza proposte alternative vuol dire tornare alle elemosine.
Unica proposta condivisibile è stata quella in cui la maggioranza si impegna a rivedere alcune norme cavillose/assurde sulla concessione dei mutui (verrà discussa in 1^ commissione).

In conclusione: in questa seduta non vi erano decisioni importanti, vedremo in seguito.

giovedì 17 luglio 2008

III commissione - sanità

Relazione dell’assessore Kosic Vladimir relativa all’assestamento di bilancio presentato dalla giunta (art. 8 e 9 del disegno di legge 10)
Sostanzialmente in sanità si spenderanno circa 40 milioni di euro in più così ripartiti:
• 15 milioni per i contratti del 2006-07
• 15 milioni per i contratti 2008-09
• 3 milioni per nuove assunzioni
• 2 milioni da destinare alla diagnostica ed abbattere le liste di attesa
• 5 milioni di maggiori spese dovute all’acquisto di nuovi farmaci utilizzati in oncologia.

Interventi
Roberto Asquini: Non condivide il fatto che si mettano a bilancio nuove risorse che sostanzialmente non modificano il problema delle liste di attesa, bisogna mettere mano alla legge (da ricordare che una proposta di Asquini volta a modificare cioè dare ai privati la diagnostica è gia depositata e verrà prima o poi discussa).
Chiede spiegazioni del comma 5 e 7 dell’art 9. Il primo si riferisce ad una struttura protetta per disabili nella provincia di Gorizia; il secondo parla dei nidi d’infanzia e da chi può gestirli (recente aperture di asilo in caserma).
Massimo Blasoni: Illy voleva ridurre le aziende Sanitarie, aveva costituito il fondo immobiliare per la sanità e non aveva voluto rivedere la rete ospedaliera.
Queste scelte erano inappropriate ed infatti abbiamo visto come i costi della sanità siano aumentati in modo progressivo.
La corte dei conti ha certificato che c’è un buon equilibrio del bilancio anche però per un buon andamento delle entrate che non può essere garantito in un futuro anche visto l’andamento economico generale. Attualmente l’indebitamento pesa per il 4% ma potrebbe aumentare.
Considerato che con questi numeri si prevede per i prossimi anni un aumento di spesa di 600 milioni dovremmo ipotizzare un aumento delle entrate per 1200 milioni.
Dobbiamo quindi comprimere la spesa unificando l’agenzia regionale della sanità con gi altri centri direzionali, rivedere la rete ospedaliera ecc.
Prima del prossimo bilancio dobbiamo quindi rivedere quelle che sono le linee guida della sanità.
Secondo Blasoni Illy è stato incapace di dare riposte efficaci alla crisi visto che in regione i poveri sono l’8.3% della popolazione.
Questa manovra vuole ridurre il debito accumulato da Illy.
Sergio Lupieri: 30 milioni di euro per i rinnovi contrattuali per i dipendenti e convenzionati.
5 milioni di euro di maggiori costi della spesa farmaceutica oncologica.
Questi due capitoli di spesa sono fisiologici e confermano che il bilancio è in ordine.
Sono senza dubbio insufficienti i 3 milioni per far fronte alle nuove assunzioni considerato che in modo motivato le aziende necessitano di 600 nuovi infermieri.
Ricordo che la giunta Illy aveva stanziato 5 milioni per l’assunzione di 250 infermieri.
Anche i 2 milioni di euro per la diagnostica se non ben indirizzati rischiano di aumentare l’offerta e quindi di allungare le liste di attesa.
La riduzione delle liste di attesa passa per il coinvolgimento di tutti gli operatori ed in primis dei pazienti.
Nel mio intervento ho rimarcato come si toglie il reddito di cittadinanza senza proporre alternative. Per evitare fughe di personale è fondamentale completare gli organici e ridurre i carichi di lavoro altrimenti risulta inevitabile che professionisti formatisi nel pubblico vadano a lavorare nel privato ove possono meglio gestirsi il carico di lavoro e sono meglio retribuiti.
Le liste di attesa si abbattono concordando le strategie con i dipendenti pubblici e prevedendo adeguate risorse non certamente favorendo le prestazioni private che per altro sono sempre molto difficilmente controllabili.

L’assessore Kosic risponde: Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza visti i dati fin qui disponibili abbiamo corretto il tiro attualmente si sta lavorando sugli articoli.
Per questo abbiamo ridotto la sperimentazione a sei mesi e il tetto è stato ridotto a 600 euro (giunta Illy 1000 euro).
Non dobbiamo fare assistenzialismo ma incentivare l’occupazione, questa legge non favorisce l’assunzione di responsabilità chi incassa l’assegno del reddito di cittadinanza non ha interesse a trovare un nuovo lavoro.
Produrremo dei nuovi documenti che verranno discussi in seguito.
Risposte in merito all’art. 5 (riferito alla costruzione di un servizio residenziale di riferimento per pazienti autistici): L’assessore riferisce che trattasi di un progetto copiato dalla regione Lombardia riferito a pazienti artistici.
A Gorizia perchè li c’era la disponibilità della struttura e una associazione organizzata e motivata.
Problema del Personale: la richiesta è eccessiva ed in ogni caso il problema non è tanto trovare le risorse quanto trovare i professionisti che possano o vogliano fare questi lavori.
La legge regionale 13 è ancora in vigore e quindi va rispettata.
Vi è una eccessiva produzione normativa e non tutti i comuni si sono assunti le loro responsabilità.
Su invito di Kosic agli articoli 3 e 7 risponde il dott. Ros: Nella legge precedente si privilegiava il finanziamento delle fondazioni con questa modifica di tolgono tali privilegi.
Art. 7. (nidi d’infanzia autorizzati) amplia la possibilità per interventi che precedentemente non erano previsti.

Demolizione padiglione levante dell'Ospedale di Cividale

Pubblico il testo dell'interrogazione a risposta immediata concernente la demolizione del padiglione di levante dell'Ospedale di Cividale del Friuli, inoltrata il 17/07/08, che verrà evasa nel corso delle prossime sedute del consiglio regionale.

"Premesso che da anni si attendeva la demolizione del padiglione di Levante dell'Ospedale Civile di Cividale, azione questa indispensabile per poter costruire un nuovo edificio ove avrebbero trovato giusta collocazione la Dialisi, l'Hospice, e tutte le strutture attualmente allocate in via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Considerato che i lavori di demolizione si sono interrotti non appena iniziati ed in ogni caso sono fermi da quattro mesi senza nessun accenno di ripresa,

chiede all'assessore regionale competente:
1) la causa di questo stop ai lavori;
2) la data presunta di ripresa dell'opera di demolizione e conseguentemente la data di inizio della costruzione del nuovo edificio."

martedì 15 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 4

Oggi ho cercato il cons. Brandolin per comunicarli quanto da me espresso in giunta per le elezioni e quindi motivare il mio voto a favore della sua ineleggibilità.
Nel breve colloquio che ne è emerso mi ha spiegato che il suo nome era stato inserito nella lista dei candidati solo all’ultimissimo momento e che all’atto della firma di accettazione della candidatura non sapeva, visti i tempi, di dover contestualmente dare le dimissioni da presidente dell’aeroporto FVG.
Quando due, tre giorni dopo è venuto a conoscenza della norma che lo obbligava alle dimissioni era già fuori tempo massimo e, in considerazione di ciò si è dimesso dopo aver completato le pratiche aperte quale presidente dell’aeroporto (chiusura del bilancio, stabilizzazione dei precari ecc.).

Conclusioni: pur credendo alla buona fede del consigliere, al fatto che non abbia usato la sua posizione per avere dei vantaggi elettorali credo che dimettendosi il giorno 11/04/08 (cioè due giorni prima delle elezioni) abbia sostanzialmente violato la legge.

Il caso verrà portato in aula la fine del mese e vedremo in quella sede, con il voto, come le forze politiche si assumeranno le loro responsabilità.

giovedì 10 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 3

Oggi alcune ore di discussione sul caso Brandolin non hanno portato a nulla di nuovo. Sono state ribadite le posizioni precedentemente espresse. Alcuni erano a favore di una lettura strettamente letterale della legge altri, tra cui il sottoscritto, che hanno considerato la legge nella sua totalità e significato.
In un primo momento hanno votato per l'ineleggibilità del cons. Brandolin in 5 (Pustetto, Ballaman, Tesini, Dal Mas, Piccin) e a favore della eleggibilità in 4 (Pedicini, Salvador, Alunni Barbarossa, Iacop).
Secondo Tesini non si poteva andare in aula con una votazione di 5 a 4 e, invocando una non sicura interpretazione di quanto messo ai voti dal presidente Ballaman, ha richiesto una seconda votazione che si è conclusa 3 a 6 (Pustetto, Ballaman e Piccin per la ineleggibilità) gli atri a favore della conferma.

Conclusioni: ancora una volta hanno prevalso sofismi e logiche politiche molto poco chiare, ancora una volta ha prevalso la furbizia.
Non credo che in aula si verificheranno maggioranze diverse da quella che si è esplicitata nella giunta per le elezioni.

Il caso Della Mea ha invece registrato un voto unanime della giunta per le elezioni a confermare l’elezione del consigliere.

lunedì 7 luglio 2008

Giunta per le elezioni - 2

Prima della nuova seduta della Giunta per le elezioni (programmata per il 10/7) mi sono pervenute due relazioni degli avvocati di Brandolin che pongono in evidenza una contraddizione della legge regionale 21/04, infatti in una parte si afferma che è necessario dimettersi 35 gg prima delle elezioni e in un altro passo della legge si afferma che le cause di ineleggibilità non devono sussistere al momento della elezione.
Credo che al di la di tecnicismi, peraltro importanti in ambito legale, lo spirito della legge fosse di impedire che dall’alto di alcune posizioni direttive si potessero in qualche modo esercitare indebiti vantaggi durante la campagna elettorale.

Sentiremo le varie argomentazioni il 10 luglio.

Dimissioni di Giuseppe Zanca

Pubblico il testo dell'interrogazione a risposta immediata, inoltrata il 17 giugno e presentata in consiglio regionale il 2 luglio scorso.

"Interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta Regionale
Oggetto: adempimenti previsti dalla LR 75/78

Il sottoscritto consigliere Pustetto Stefano
Premesso che:
La legge regionale 75/78 concernente la pubblicità della situazione patrimoniale impone ai titolari di alcune cariche direttive in società a partecipazione regionale di depositare entro 30 giorni dalla nomina:
- copia dell’ultima dichiarazione dei redditi
- una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti nei pubblici registri; le azione di società; le quote di partecipazione a società; l’esercizio di funzioni di amministratore o sindaco di società.

Considerato che allo stato attuale delle cose l’ing. Zanca Giuseppe A.D. della Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia SpA dal 18.5.2006 nonostante un sollecito degli uffici in data 27.03.2008 non abbia ottemperato a tale obbligo,
interroga la Giunta

- della mancata applicazione dell’art. 7 sexies LR 75/78."


Il giorno 26 giugno l'amministratore delegato della Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia SpA, l'ingegnere Zanca Giuseppe ha rassegnato le sue dimissioni.
Evidentemente vi erano grossi problemi da parte dell'a.d. ad onorare quanto disposto dalla legge sulla pubblicità della situazione patrimoniale e 10 giorni dopo la presentazione dell'IRI ha ritenuto opportuno rassegnare le dimissioni.

giovedì 3 luglio 2008

La mozione contro il nucleare in FVG - 2

La mozione sul nucleare presentata dalla “La Sinistra l’Arcobaleno” è stata bocciata in modo prevedibile dal centro destra e in modo meno prevedibile dal PD.
A detta del capogruppo Moretton la parte che impegnava la giunta “…affinché il territorio della regione sia totalmente precluso a qualsiasi ipotesi di insediamenti o costruzioni di impianti energetici a propulsione nucleare” era troppo categorica e stringente. Il partito Democratico non è pregiudizialmente contrario alle centrali nucleari di ultima generazione e dunque sicure.
Credo che parlando di temi così sensibili si debba stare molto attenti ai termini perché le centrali di ultima generazione sono quelle di III generazione che tutti i paesi che hanno già il nucleare non costruiscono praticamente più perché troppo costose.
Infatti nel costo dobbiamo comprendere non solo la costruzione ma anche la messa in sicurezza delle centrali quando vengono dimesse, lo stoccaggio e gestione delle scorie.
Siccome sono convinto che Moretton si riferisse alle centrali di IV generazione, che vedremo probabilmente solo nel 2025, il PD ha detto sostanzialmente no alle centrali nucleari in regione e quindi solo per non apparire come il partito del no si è associato alla destra.
Viste le premesse mi sarei aspettato almeno un voto di astensione come ha fatto l’Idv- Cittadini.

mercoledì 2 luglio 2008

La mozione contro il nucleare in FVG

La mozione presentata dal consigliere Kocijancic de “La Sinistra. L’arcobaleno”, contraria all'insediamento di centrali nucleari sul territorio del Friuli Venezia Giulia, è stata bocciata dalla maggioranza, dal gruppo misto e dal PD in quanto escludeva ogni futura ipotesi di nucleare in regione, ipotesi riguardo alla quale il PD non ha fornito un’opinione precisa.
Fermo restando che il problema energetico e del costo dell’energia è noto a tutti, puntare sul nucleare di terza generazione è un errore clamoroso. Considerato che gli Stati già in possesso del nucleare hanno deciso di non investire più in questa tecnologia (la Germania ha dichiarato di volerne uscire entro il 2030) non vedo perché noi dobbiamo, come al solito, dotarci di una tecnologia che gli altri abbandonano perché troppo costosa e pericolosa. Non vedo grande differenza tra il dipendere dalle fonti petrolifere e il dipendere dall’uranio, anch’esso in esaurimento nell’arco di pochi decenni.
Prima di pensare al nucleare, che in ogni caso dobbiamo studiare per essere pronti ad ogni possibile scenario futuro, dobbiamo comportarci come le altre nazioni europee che, nonostante siano svantaggiate rispetto alla nostra condizione ottimale per lo sfruttamento dell’energia solare, hanno investito fortemente nelle fonti alternative che ora costituiscono una grossa percentuale delle loro risorse energetiche. La nostra risorsa maggiore, considerata la totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico, dovrà essere la ricerca di strumenti che ci affranchino dall’uso del petrolio e del nucleare.
Ideologica è inoltre sembrata la posizione della destra che ha sposato l’opzione del nucleare senza considerarne attentamente i rischi e le spese di realizzazione, oltre che al problema dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Ascolta l'intervista a Marcello Cini, professore emerito di Istituzioni di Fisica Teorica e Teorie quantistiche all'Università "La Sapienza" di Roma, che spiega perchè la scelta di tornare al nucleare sia completamente sbagliata da un punto di vista economico, politico e ambientale.

martedì 24 giugno 2008

Giunta per le elezioni

Su 59 consiglieri eletti solo in due casi vi sono dei problemi (Brandolin e Della Mea).
Il caso di Nevio Alzetta è una cosa a parte e non di competenza regionale.
Nevio Alzetta: non vi sono problemi di ineleggibilità o di incompatibilità a conoscenza della giunta per le elezioni. Il 16/05/06 il sig. Pupulin Paolo (primo dei non eletti) ha presentato ricorso al TAR per l’annullamento dell’elezione del consigliere Alzetta. La prime udienza si terrà il 09/07/2008.
Giorgio Brandolin: a) il sig. è stato Presidente dell’aereoporto FVG spa che è una società partecipata dalla regione;
b) secondo la legge R del 29/07/04 non sono eleggibili i legali rappresentanti e i dirigenti delle società alle quali la Regione partecipa;
c) le cause di ineleggibilità non hanno effetto se l’interessato rassegna le dimissioni entro il giorno fissato per la presentazione delle candidature;
d) dalla documentazione presentata (dichiarazione autografa) risulta che il sig. Brandolin ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’aeroporto FVG in data 11/04/08 (secondo la legge regionale 18/12/04 n°28 art. 14 comma 1) avrebbe dovuto dare le dimissioni entro il giorno 08/03/2008.
Della Mea Sandro: a) il sig Della Mea è stato Presidente della Cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo che è una società partecipata dalla Regione Friuli Venezia Giulia;
b) come sopra;
c) come sopra;
d) dalla documentazione presentata (dichiarazione autografa) risulta che il sig. Dalla Mea ha rassegnato le dimissioni dalla soc. Cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo il 05/03/08.
Il ricorso contro il sig. Dalla Mea viene fatto perché:
- in un volantino elettorale il sig. Della Mea dichiara di essere Presidente di Legno Servizi;
- il giorno 12/03/08 avrebbe convocato, in qualità di presidente della Legno Servizi, un’assemblea ordinaria dei soci dell’associazione regionale PEFC (però la lettera di convocazione non risulta firmata);
- dalla misura camerale del 5.6.08 la carica di Presidente di Legno Servizi sScietà coopertiva risulta invariata.

Per approfondire oltre ogni ragionevole dubbio quanto asserito da Della Mea, farò richiesta al Presidente della Giunta per le elezioni di chiedere alla società Legno Servizi copia delle dimissioni del consigliere Della Mea e del registro del protocollo di eventuali consigli di amministrazione eseguiti nei mesi di marzo e aprile.

venerdì 20 giugno 2008

Ringraziamenti

Colgo l'occasione dell'apertura di questo blog per ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, supportato e sopportato nell'ultima tornata elettorale che, nonostante il risultato disastroso per la sinistra, mi ha visto eletto al consiglio regionale. Dopo un avvio un po' faticoso dovuto a problemi logistici ed organizzativi, confido di dare una risposta puntuale ed adeguata alle aspettative di chi mi ha eletto, restando a disposizione anche delle persone che hanno votato diversamente, per garantire la tutela delle istanze della cittadinanza regionale. Comunicherò sul blog tutte le iniziative ed i lavori da me sostenuti in Regione, nell'ottica di un rapporto fiduciario fondato sulla trasparenza e sull'onestà.