martedì 25 novembre 2014

Unioni civili e famiglia



In questi giorni sono state discusse e votate in Consiglio Regionale la mozione n. 83, che parla della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna quale nucleo naturale e fondamentale della società, e la proposta di legge voto n. 5 finalizzata a sollecitare il parlamento nazionale a risolvere e superare una volta per tutte lo stato che ci vede, unici in Europa, a non aver legiferato in materia di unioni di persone fra lo stesso sesso. Due atti trattati separatamente ma che andavano discussi insieme in quanto facce di una stessa medaglia.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia finalmente fa voti affinché il Parlamento approvi al più presto la proposta di Testo unificato inerente la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, nota come "proposta Cirinnà". Le unioni civili riguardanti anche persone dello stesso sesso - aveva detto la proponente Frattolin - non sono ancora regolamentate dal nostro ordinamento nazionale; tale vuoto legislativo mette l'Italia nella situazione di essere uno dei pochi Paesi che ancora non ha provveduto in tal senso, sebbene anche la Corte costituzionale abbia invitato il Parlamento a provvedere. La presidente Serracchiani ha, da ultimo, accolto un ordine del giorno a firma M5S più Lauri con cui si chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo affinché sia ritirata o annullata la circolare emanata lo scorso 7 ottobre dal ministro dell'Interno, Alfano, con cui si impediscono le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero.
Alcuni consiglieri hanno giudicato inopportuna e sbagliata la scelta di sollecitare il Parlamento a legiferare in una materia da troppo tempo trascurata, io vorrei ribadire che quello utilizzato - la legge voto appunto - è proprio lo strumento previsto per legge per invitare il Parlamento a intervenire in tematiche che si ritengono opportune e mature.

Invece, la mozione ambigua e strumentale depositata dai consiglieri Barbara Zilli (LN) e Claudio Violino (Misto) che impegnava la Giunta a individuare una data per celebrare la festa della famiglia, fondata sull'unione fra uomo e donna, promuovendone direttamente e indirettamente attraverso scuole, associazioni ed Enti locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali, nonché a chiedere al Governo centrale la non applicazione del documento standard per l'educazione sessuale in Europa, redatto dall'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità è stata respinta.

Più e più volte in Aula abbiamo sentito invocare o richiamarsi alle natura, allora io consiglierei di prendere in considerazione quanto scrivono eminenti etologi e l’ultimo studio del professore Peter Bockman dell’università di OSLO che afferma che l’omosessualità non e una peculiarità umana, ma è largamente diffusa e scritta nei geni di almeno 1500 specie, inclusi orsi, gufi, gorilla e salmoni. Quindi l’omosessualità non solo è naturale ma l’accoppiamento omosessuale è comune nella maggioranza delle specie animali.
Alcuni studiosi si spingono oltre dicendo che “non si è trovata specie in cui non esista il comportamento omosessuale, eccetto in quelle che non hanno rapporti sessuali come l’echinoidea (riccio di mare) e gli afidi. Inoltre, parte del mondo animale è ermafrodita, letteralmente bisessuale. Per loro l’omosessualità non è un problema”.
Gli etologi sono convinti che gli animali, come l’uomo, si accoppiano non solo per garantire la sopravvivenza della specie, ma anche per puro piacere o per rafforzare i legami tra i membri dello stesso clan.
Forse l’unica specie in cui l’omosessualità e l’omofobia coesistono e quella umana.
I Bonobo, una specie di scimmie tra le più vicine all’uomo, non disdegnano i piaceri del sesso, si accoppiano con molta frequenza tanto che spesso risolvono i conflitti proprio facendo l’amore anche tra individui dello stesso sesso e soprattutto sono bisessuali e tolleranti.

Un altro tema ricorrente è il fatto che la legalizzazione delle coppie omosessuali aprirebbe la strada alla possibilità che queste adottino dei bambini rovesciando il concetto di famiglia, intesa nel senso tradizionale, come luogo ideale e unico e per la crescita di un figlio. In sociologia, invece, per famiglia si intende “una struttura sociale o gruppo in cui i membri sono uniti da legami di parentela, di affetto, di servizio o di ospitalità”.
Anche qui non sono portatore di certezze ma di dubbi e della convinzione che la famiglia indipendentemente come costituita è quel luogo ove la prole è amata, accudita. Troppo spesso abbiamo assistito a figlie minori avviate alla prostituzione, vendute come schiave proprio da quelle famiglie tradizionali che la Lega Nord prende come modello.

Anche la possibilità di mettere gli orfani in un istituto viene spesso vista come scelta migliore, più sicura e naturale rispetto all’affidamento o adozione da parte di coppie omosessuali. Permettetemi allora di ricordare cosa è successo in Irlanda, la cattolicissima Irlanda, ove le ragazze madri venivano accolte in un istituto di suore e dove recentemente è stata scoperta una cisterna con 800 scheletri di bambini morti di malnutrizione e malattia senza nemmeno una degna sepoltura.
E’ ovvio che a fronte di questo orrore altri istituti religiosi hanno aiutato e portato sollievo a queste ragazze ma ho citato il caso più noto e più recente per confutare che il male assoluto è l’adozione di un bambino da una coppia omosessuale.

Concludo come ho iniziato, famiglia è quella che accudisce, fa crescere un bambino in un ambiente sereno e dove il piccolo si sente amato e voluto, indipendentemente dalla composizione e dal sesso dei genitori.

In allegato i link ai testi completi della mozione n. 83 e del voto alle Camere n. 5.


lunedì 24 novembre 2014

Regione FVG ed Ecosfera SpA



A fronte di numerose notizie stampa e interrogazioni parlamentari che coinvolgono la società Ecosfera SpA, con la quale la Regione ha stipulato più di un contratto per il servizio di “assistenza tecnica specialistica per l’implementazione, la gestione, il monitoraggio e la chiusura del Programma Operativo FESR 2007/2013 del Friuli Venezia Giulia”, in data 17 novembre 2014 ho inviato al Direttore del Servizio Gestione Fondi Comunitari della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie la seguente raccomandata per avere copia dei contratti stipulati dalla Regione con la società Ecosfera SpA.

Al  Direttore del Servizio Gestione Fondi Comunitari della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Considerate le numerose notizie stampa che coinvolgono la società Ecosfera SpA con sede legale in Roma, viale Castrense n°8, l’entità delle cifre in questione e l’interrogazione parlamentare dei deputati Barbato ed altri che ha per oggetto sempre la medesima società;
considerato che la nostra Regione ha stipulato più di un contratto, sempre con procedura negoziata, con la società in questione;
preso atto della condanna per violazione di segreto di ufficio di un dipendente e collaboratore di Ecosfera che all’epoca prestava servizio, in qualità consulente, presso una delle Direzioni della Regione;
considerate le evidenti  difficoltà  che la nostra regione ha palesato  nello spendere i fondi europei stanziati anche per altri progetti comunitari tanto che abbiamo dovuto restituire anche delle cifre cospicue
il sottoscritto Stefano Pustetto consigliere regionale, nell’esercizio del proprio mandato, chiede
Ø copia dei contratti firmati nostra dalla Regione con la società Ecosfera SpA nel periodo 2008-2013;
Ø copia della “informativa antimafia” così come prescritto dalla legge prima della stipula dei contratti;
Ø copia del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da interferenze (DURI);
Ø  copia decreto n°75 del 27  febbraio 2009;
Ø le relazioni sull’attività svolta nel corso dell’incarico come previsto dal capitolato nonché la relazione finale;
Ø  ogni altro atto/documento che serva a valutare in modo quanto più obbiettivo possibile l’operato della ditta in questione in rapporto a quanto stabilito dal contratto;
Ø copia del contratto stipulato con la Ernst & Young.

Certo di una fattiva collaborazione porgo distinti saluti,
Stefano Pustetto
Consigliere regionale SEL


Auspicando che le presunte irregolarità riguardanti la società Ecosfera SpA siano notizie prive di fondamento rimaniamo in attesa delle copie dei contratti stipulati dalla Regione FVG.