giovedì 29 gennaio 2009

Interrogazione a risposta immediata - parificazione borse lavoro per i disabili ai redditi da lavoro dipendente

Oggi ho depositato una richiesta di Interrogazione a risposta immediata sulla parificazione delle borse lavoro per i disabili ai redditi da lavoro dipendente. Di seguito riporto il testo dell'interrogazione:
"Il consigliere Stefano Pustetto chiede alla Giunta regionale se corrisponda al vero la notizia, riportata dai quotidiani locali, in cui si afferma che la regione Friuli Venezia Giulia, unica in Italia, abbia parificato le borse lavoro per i disabili ai redditi da lavoro dipendente.
Ricordo come queste borse lavoro vengono erogate nell’ambito del sistema di protezione sociale previsto dall’art. 44-ter della L.R. 41/96. e che ai sensi dell’art. 34 del Dpr 601/73 tali sussidi sono esenti da imposta sul reddito in quanto di natura assistenziale.
Con questa operazione molti disabili sarebbero costretti a rinunciare a questo tipo di intervento che risulterebbe incompatibile con altri tipi di benefici fiscali andando così a penalizzare, una volta di più, persone e famiglie già colpite dalla sorte."

martedì 20 gennaio 2009

Audizione del Direttore Generale dell'azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine dott. Carlo Favaretti

Dopo lunga attesa e non poche sollecitazioni sono riuscito ad ottenere l'audizione del dott. Favaretti Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, dei rappresentanti della piccole e medie industrie, degli artigiani e degli impiantisti in merito alla complessa e non del tutto chiara vicenda del teleriscaldamento del nuovo ospedale di Udine.
E' evidente che dal dott. Favaretti mi aspettavo le risposte più significative anche perchè arrivato da poco alla guida dell'azienda e quindi non coinvolto in nessuna delle precenti deliberazioni.

Il maggior rischio che credevo di correre era quello che le mie domande e i miei dubbi venissero strumentalizzati dal centro destra stante che tutte le decisioni erano state prese dal precedente governo.
Con vero stupore invece ho assistito ad una relazione molto carente del Direttore Generale, tanto che alla fine il presidente della III commissione ha chiesto una relazione scritta più esaustiva, e ad una serie di banali affermazioni degli altri componenti della III commissione. Solo il consigliere Asquini ha chiesto di bloccare l'appalto, anche pagando la penale, per riaprirne un altro che permettesse anche alle aziende friulane (che sono più piccole) di poter partecipare.

Da parte mia ho letto un riassunto di una decina di pagine in cui ho citato documenti della Regione e della Azienda ospeliero-universitaria in evidente contrasto tra loro, talora con errori formali grossolani.
Ho citato la relazione che Tondo ha inviato in Europa in cui comparivano affermazioni contradditorie. Ho espresso dubbi su chi avesse materialmente eseguito la progettazione di un'opera così complessa stante che la Gestione Immobili non poteva avere al suo interno le professionalità sufficienti. Nessuno ha obiettato al fatto che per legge non è, o meglio non dovrebbe essere possibile fare un assemblaggio di vari progetti. Non mi è stato detto quante volte abbiamo pagato il progetto.
Il consigliere Dal Mas, non sapendo che altri lo avevano già fatto, ha obbiettato che con tutte quelle domande avrei dovuto rivolgermi alla magistratura e che quella non era una commissione d'inchiesta ma solo un audizione.
In buona sostanza a mio avviso tutti i dubbi e le legittime domande che guardando gli atti di questa vicenda sorgono spontanei non hanno avuto nessuna riposta e la politica ha perso l'ennesima occasione di dimostrare che si può governare bene e con assoluta chiarezza.
Che in commissione non si voglia approfondire ogni più piccolo dettaglio, non si voglia fugare ogni dubbio in un opera che costerà 60 milioni di euro per la sua costruzione e 500 milioni per la gestione dell'energia, farà sì che a tutti resterà il dubbio, magari infondato, che qualche cosa di illecito sia stato perpetrato.

Per tutti quelli che volessero approfondire l'argomento, pubblico il riassunto cronologico di quanto scritto nei principali atti aziendali con un breve commento agli stessi.

venerdì 16 gennaio 2009

Per fortuna che è un amico...

Dispiace dover ritornare sul caso Englaro che meriterebbe un composto e partecipe silenzio, ma il sempre più probabile rifiuto della clinica "Città di Udine" ad accettare il ricovero di Eluana credo costringa un po' tutti dimostrare, nei fatti, la propria solidarietà a questa tormentata famiglia.

E' evidente che una clinica privata, che basa la propria sopravvivenza su di una convenzione con l'istituzione pubblica, prende molto sul serio le minacce di un ministro della repubblica.
Non credo sia molto importante se questi dictat hanno o meno fondamento giuridico, in un paese dove il diritto è calpestato in primis da uno dei massimi esponenti dello stato, le possibilità di ritorsioni sono evidenti e concrete.

E' per questo che il presidente della regione aveva l'obbligo morale di dire a chiare lettere, in pubblico, magari in aula consiliare che le sentenze passate in giudicato vanno eseguite e che avrebbe difeso chiunque avesse subito delle ritorsioni solo per aver applicato la legge.

Sono sicuro che Tondo, in privato, ha espresso solidarietà e vicinanza a Beppino Englaro, ma il Presidente di una Regione rappresenta lo Stato e tutti i cittadini della regione e, a mio avviso, non gli è permesso sfuggire al suo ruolo istituzionale con dichiarazioni pilatesche.

Capisco l'importanza degli interessi di governo che con dichiarazioni nette sarebbero stati messi in difficoltà, ma se le istituzioni non si battono per la legalità, il rispetto delle regole, la difesa dei più deboli, ed esclusivamente per il proprio tornaconto, non ci si può poi lamentare che molti concittadini, evadendo la tasse, inquinando ecc.ecc, perseguano in fondo lo stesso obbiettivo.

lunedì 12 gennaio 2009

Intervista su FriuliNewsPaper

Ho rilasciato un'intervista al direttore di Friuli News, avente come tema un affidamento di incarico all’Università di Trieste relativo a dei rilevamenti per il cosiddetto "catasto strade" e ad un probabile "svista" sui risultati ottenuti ma regolarmente pagati dalla Regione. L'intervista è stata pubblicata sull'ultimo numero di FriuliNewsPaper, supplemento mensile di Friuli News. Buona lettura.