giovedì 23 febbraio 2017

mercoledì 22 febbraio 2017

Audizione: percorso ad ostacoli



Il 25 gennaio si è riunita la III commissione (sanità) e in quell’occasione, preoccupato da quanto stava accadendo all’Ospedale di Latisana (primario del PS che viene “sollecitato” a cambiare aria, specialista in Urologia che sta facendo le valige e tante altre amenità), ho chiesto di audire il Direttore Generale dell’Azienda Isontina per capire cosa stava accadendo in quella struttura.
Avevo proposto la data del 3 febbraio perché, in quel giorno, la commissione era già convocata per discutere sulle recenti criticità dei Pronto Soccorso della Regione.
Mi è stato detto, in modo stizzito, che la mia proposta non poteva essere presa in considerazione in quanto non all’ordine del giorno (della serie: LE REGOLE INNANZITUTTO).
Il 31 gennaio, rispettando in modo pedissequo il regolamento, ho formalizzato la richiesta di audizione che ha incassato 17 adesioni sulle 13 necessarie. Si sono rifiutati di firmare il Partito Democratico, i Cittadini e l’NCD.
In questi giorni mi è stato comunicato che l’audizione si terrà il 1 marzo, data in cui spero verranno fornite spiegazioni vere al crescente malessere di quell’area che tutti possono percepire e leggere sulle pagine dei quotidiani locali.
PS: A norma di regolamento l’audizione avrebbe dovuto tenersi entro 10 giorni dalla richiesta e quindi entro il venerdì 10 febbraio ma come sempre le regole valgono solo per alcuni.    

martedì 7 febbraio 2017

Sulla situazione generale dei pronto soccorso



Il giorno 3 febbraio in III commissione permanente del Consiglio regionale si è parlato delle criticità in cui molti pronti soccorso della regione si trovano.
Spiace registrare l’ennesima sottovalutazione da parte dell’Assessore di problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Come al solito si è tentato di attribuire le criticità a fattori occasionali quali l’influenza, la bora, la vetustà della popolazione   ecc. ecc. Peccato che la Bora ci sia ad ogni inverno, cosi come il freddo e l’influenza e gli anziani non ringiovaniscano.
La verità è un’altra, perché il primario del pronto soccorso di Cattinara, in data 26 maggio 2016, denunciava un forte incremento dell’attività notturna che vedeva i due medici impegnati a trattare una media di 50/ 60 pazienti per notte, da settimane, con picchi di 75 persone nella notte tra sabato e domenica, numeri questi mai registrati nemmeno nella notte di S. Silvestro. 
L’onestà intellettuale del Primario ha messo anche in evidenza delle criticità emerse nella gestione di alcuni pazienti dovute al sovraccarico di lavoro dei medici e del personale, costretti a seguire un così gran numero di utenti.
La lettera del Primario conclude “comunque si è di fronte ad una situazione nuova, delineatasi fin dall’inizio dell’anno e progressivamente aggravatasi, che non sembra essere contingente, ma pare invece avere le caratteristiche di criticità di sistema, per cui sembrano indispensabili risposte di sistema, quindi strategiche e con grande tempestività”.
Una lettera di eguale tenore è stata indirizzata alla Direzione Sanitaria il 5 agosto del 2016.
Sono passati molti mesi e non pare che la invocata “tempestiva risposta di sistema" sia mai iniziata, anzi si è sottaciuto che il ridimensionamento del Maggiore ha determinato ulteriori accessi al pronto soccorso di  Cattinara, che l’eccessivo taglio dei posti letto ha costretto la Regione a stipulare contratti con tre cliniche private per trovare 64 letti aggiuntivi, che sempre a Cattinara ci sono da 60 a 90 pazienti fuori  reparto ogni giorno.
Ultimo ma non meno importante sarebbe interessante sapere perché il primario del pronto soccorso di Trieste abbia scelto di lasciare il servizio anticipatamente.
Situazioni del tutto analoghe si registrano in altri pronto soccorso della Regione e, in quelli che funzionano molto bene, si sta facendo di tutto per “invitare” il primario a cercare altri lidi.

lunedì 6 febbraio 2017

E' stato fatto un buon uso dei finanziamenti regionali?


In data 30 luglio 2014 avevo presentato un’interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto alcuni aspetti poco chiari concernenti l'Oasi del Preval, Max Krammar, sita in comune di Mossa, provincia di Gorizia. Non avendo ricevuto risposta e ritenuto tutt'ora attuale l'interesse a capire come sono andate le cose, ho riproposto l'interrogazione richiedendo risposta orale, per poter sollecitare, scaduti i termini, una spiegazione da parte dell'Assessore competente in Commissione.

In allegato il testo dell'interrogazione