martedì 20 gennaio 2015

Incapacità di programmazione o altri interessi?

Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta appena presentata.


Dato che il 23.12.2014 la determina 1057 del DSC, con l’acquisto di un'unica catena di automazione APTIO, ha di fatto ufficializzato la scelta di modificare, anche se in modo parziale, l’assetto organizzativo dell’appena inaugurato laboratorio analisi di Udine che passa, appunto, dall’organizzazione a “isole” a quello a “catena”;
Considerato che, se la giustificazione addotta per motivare tale cambiamento fosse vera (il potenziamento della “tecnologia relativa alla fornitura in argomento al fine di rispondere in modo adeguato agli aumentati carichi di lavoro”) metterebbe in evidenzia in modo inequivocabile l’assoluta incapacità di progettazione/pianificazione della Direzione stante che da anni la mission del nuovo laboratorio era nota;
Considerato che parlare di “aggiornamento tecnologico”, così come viene fatto nella determina in oggetto, è riduttivo e fuorviante perché gli aggiornamenti tecnologici vengono forniti gratuitamente dalle ditte mentre, nel caso in questione, si tratta di un radicale cambio di strumenti e strategia e di un aggravio di spesa, tanto che la Siemens Healthcare Diagnostics per il noleggio delle attrezzature e l’assistenza tecnica chiede 175.000 e 50.000 euro/anno rispettivamente;
Considerato che per installare e rendere operativa la nuova “catena” di strumenti dovranno essere apportate numerose modifiche agli appena terminati impianti elettrici, scarichi ecc. con un ulteriore aggravio di spese;
Considerato che a breve tutti i laboratori della Regione devono utilizzare un unico programma fornito dall’INSIEL e che con le determinazioni DSC 546/2013 del 31.05.2013 e 518/2014 del 13.05.2014 sono stati spesi dall’AOU S. Maria della Misericordia complessivamente 153.869 euro per l’acquisizione di un TD middleware della Siemens, che è stato completamente abbandonato in meno di un anno, per far posto al middleware Halia di INSIEL, che qualcuno dovrà pur pagare; 
Tenuto conto che i dubbi sulla bontà delle scelte fatte dalla Direzione avevano già prodotto un’audizione del Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e una interrogazione all’assessore competente (vedi IRI 34/2013 - Pustetto) con risposte, in entrambi i casi, deludenti;
Considerato che altre aziende sanitarie in territori a noi vicini hanno da tempo modificato l’assetto organizzativo/tecnologico dei loro laboratori con ottimi risultati economici e di risparmio di personale;
Considerato che i costi aggiuntivi necessari per l’adeguamento del laboratorio appaiono ingiustificabili stante che l’opera è stata consegnata da pochi mesi;

si chiede all’Assessore competente

Perché, nella logica del trasferimento dei laboratori al Centro Servizi e Laboratori (CSL) avvenuta a fine dicembre 2013, la “catena” non era stata prevista considerato che l’accorpamento dei laboratori di area vasta era già stato programmato?
Se alla nuova catena verranno agganciati tutti gli strumenti (anche non Siemens) presenti come moduli stand alone (coagulazione, ematologia, sierologia)?
Se la nuova catena sia dotata di sistema preanalitico in grado di gestire tutte le strumentazioni o le provette dovranno comunque essere prima gestite dalla preanalitica della Roche, e solo successivamente caricate sulla preanalitica della Siemens. Di quante preanalitiche ha bisogno un laboratorio?
Se ha adeguato storage per la ricerca di provette per esecuzione di esami di approfondimento?
Se sia intenzione della Direzione Centrale approfondire le responsabilità di tali scelte per evitare che, per assurdo, degli incompetenti vengano premiati con un avanzamento di carriera e anche per evitare che fatti analoghi abbiano a ripetersi?

Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento al link sottostante potete trovare una presentazione su come è stato riorganizzato qualche anno fa il laboratorio dell'ospedale di Trento.
http://www.inpeco.com/EN/News/Documents/Presentations-SIMEL/RIORGANIZZAZIONE-LABORATORIO-SIMEL2013.pdf

lunedì 12 gennaio 2015

Perché quando si sollevano dubbi con troppo anticipo non siamo credibili?



All’inizio della precedente legislatura ho sollecitato più volte un’audizione dell’allora Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitario di Udine in merito alla progettazione e costruzione della centrale di cogenerazione e del teleriscaldamento del nuovo ospedale di Udine.
Alla fine l’audizione c’è stata ma la relazione del dott. Favaretti è stata così scarna da indurre il presidente della III commissione, persona molto moderata e mite, a sollecitare il Direttore Generale a implementare quanto detto con una ulteriore relazione scritta più esaustiva.
Per la costruzione di quell’opera era previsto un impegno economico di circa 60 milioni di euro mentre per la gestione dell’energia si parlava di un contratto trentennale per un importo di 500 milioni di euro.
Nella formulazione delle domande e nell’esplicitare i dubbi che tale opera, realizzata con la formula del progetto di finanza, fosse uno spreco di danari pubblici temevo la strumentalizzazione del centro destra stante che l’opera era partita con la giunta Illy.
Con vero stupore invece, una spiegazione che non spiegava nulla, è stata accolta con osservazioni altrettanto banali dai consiglieri presenti e con l’esplicito consiglio di Dal Mas di rivolgermi alla magistrature, cosa peraltro già fatta da un cittadino della regione.
Ho fatto questa lunga premessa perché a dicembre, in finanziaria, abbiamo appreso che sei mesi di funzionamento della centrale termica di cogenerazione e teleriscaldamento (le parole complesse come i termini in inglese fanno sempre colpo) sono costati all’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine 6 milioni di euro.
Considerato che AOUD, oltre al canone annuo per la fornitura di energia elettrica, calore e vapore pagherà anche per la manutenzione straordinaria di tutti gli impianti resto sempre più convinto che come sempre l’affare l’hanno fatto i privati e pantalone (pubblico) paga.

Per coloro che fossero interessati ad approfondire l’argomento allego il riassunto cronologico di quanto scritto nei principali atti aziendali (in corsivo i miei commenti di allora).


ATON – Sintesi della vicenda
(Aton, Dio del sole fra gli antichi egizi, è il nome scelto per la centrale di teleriscaldamento e cogenerazione del nuovo e costituendo ospedale di Udine)


12.02.98  LR n° 3  la regione è autorizzata a promuovere la costituzione di una società di capitali  per la  gestione e l’alienazione di beni disponibili  e per la manutenzione di beni indisponibili appartenenti al patrimonio immobiliare della regione.

25 luglio 2000 nasce Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia S.p.a.  con decreto n°718/fin dell’8 maggio 2001 viene  approvato il contratto con cui alla Società stessa è dato mandato a gestire, vendere e/o permutare i beni immobili appartenenti al patrimonio regionale disponibile e a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili individuati nel medesimo mandato.
(La Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia Spa ha come soci principali la regione con quota azionaria del 50,51 % e la Ge.Fi fiduciaria Romana Spa con il 29.77%  poi ATER Trieste  con il 7.99% e via a scalare)

28 gennaio 2004 decreto n°80 /PATR è stato approvato un nuovo contratto che ha esteso il mandato di Gestione Immobili FVG anche alla fornitura di beni e servizi necessari al funzionamento della regione.

27 maggio.04 la facoltà di Ingegneria di UD, (Centro Interdipartimentale per la Formazione e Ricerca Ambientale  referente  prof. ing. G. Nardin) esegue studio preliminare di fattibilità dal quale emerge  la convenienza di un’iniziativa che privilegi il teleriscaldamento laddove una centrale fosse posizionata in ambito ospedaliero conformemente ad una specifica previsione attuativa rappresentata dallo “scenario 3” (Via Ampezzo, Paluzza, Chiusaforte, Freschi, delle Scienze, ex Magagna, Mantova).
I vantaggi sarebbero di tipo economici, di risparmio energetico, di bilancio globale delle emissioni. La centrale servirà il complesso ospedaliero- Università di UD, il polo Universitario dei Rizzi, Kolbe, via Cotonificio, Palamostre e Istituto Tomadini.

2004 la Altieri spa, società romana di progettazione , riceve l’incarico della progettazione del teleriscaldamento Valore della commessa 220.000 €.
La presentazione del progetto, che non prevedeva i laboratori, avviene nei tempi previsti.

05 maggio 06 Giunta con delibera 901, in merito alla realizzazione del  II lotto del polo ospedaliero di UD, autorizza quale modalità di realizzazione e finanziamento il project financing.

  • Il project financing prevede che il privato che finanzia l’opera, si rifà delle spese sostenute con una parte dei proventi realizzati dal suo futuro utilizzo. E’ evidente che vi deve essere un equilibrio tra i vantaggi del committente pubblico e i vantaggi del privato.
  • vedendo in dettaglio :
         >> nella fase transitoria Aou corrisponde un canone  annuo al gestore  per la fornitura di energia elettrica e del calore però continuerà a pagare il personale  legato alla gestione del calore, dell’elettricità  e alla manutenzione e questo personale  non verrà assorbito dal nuovo gestore .
         >> dopo il collaudo sarà il gestore a farsi carico della gestione e manutenzione di tutti gli impianti dell’ospedale, nuovi e vecchi, e all’espletamento di tutti i servizi
         >> alla data di attivazione della centrale tecnologica AOU corrisponderà canoni annui + iva  per la fornitura di energia  elettrica, calore, gas medicali  ecc  (canone calcolato con criteri di cui al capitolato  dei servizi)
         >> aoud pagherà anche un canone annuo (che viene accantonato) + iva per il rinnovo e la manutenzione straordinaria degli impianti
         >> una volta ultimati i lavori aoud corrisponderà anche un canone per il servizio alle altre utenze  ed un altro ancora per la manutenzione degli impianti secondari
       >> uno dei problemi è che sappiamo le quantità di quanto deve essere fornito ma non si sanno le tariffe né il costo monetario di produzione unitario. Per Esempio i costi tengono conto delle agevolazioni fiscali che ha il combustibile impiegato nella cogenerazione?? E in ogni caso gli eventuali vantaggi fiscali andrebbero al gestore e non certo all’Azienda ospedaliera.
Conclusione vi è il sospetto che l’appalto potrebbe essere un affarone ben oltre il lecito
            
07.12.2006   accordo di programma tra comune di Udine,Azienda Ospedaliero-universitaria di Udine ed Università degli Studi di Udine   avente per oggetto la realizzazione e la gestione di una rete di teleriscaldamento  (Aton) e di in sistema di co-generazione integrato nell’area nord-ovest del territorio comunale nell’ambito dei lavori di completamento del polo ospedaliero.
Ø  nelle procedure di gara deve essere chiaramente espresso l’obbligo, da parte della società di gestione e/o esecuzione dei lavori, di avvalersi della progettazione predisposte dall’Ospedale
Ø  l’ospedale individuerà  la figura del RUP                                                                              
Ø  verrà istituita una cabina di regia che sarà presieduta dall’ospedale
Ø  per la vigilanza dell’attuazione dell’accordo viene nominato un collegio composto da Direttore gen. AOU, sindaco UD, rettore UN UD.

13 luglio 2007 generalità 1723 la regione, considerate le difficoltà in cui si trova l’Azienda ospedaliero-universitaria (d’ora in poi aou), ritiene opportuno supportare la stessa garantendo la collaborazione della Direzione centrale del patrimonio e servizi generali tramite la nomina della dott.ssa Paola Asquini quale RUP.
Autorizza aou a modificare i propri regolamenti perchè la dott. Asquini nella sua funzione di RUP possa avvalersi del personale incaricato ecc.
Autorizza anche aou ad implementare il mandato di Soc. Gestione Immobili FVG spa per l’espletamento delle attività rientranti nella mission dell’azienda stessa.

Formula molto ambigua in cui si autorizza AOU ad affidare un qualsiasi incarico alla Gestione Immobili cosa che poi verrà fatto nella delibera del 24 agosto. Ove si autorizza la soc. Gestione Immobili FVG per la redazione di un progetto per la costruzione di ATON –

25 luglio 2007 AOU n° 729-43477 prende atto che la dott.ssa Asquini, in qualità di esperta, assumerà l’incarico di RUP.

24 agosto 2007 AOU n° 783-48224 con semplice atto deliberativo incarica Gestione Immobili al progetto preliminare di ATON + i laboratori. RUP del procedimento la Asquini
 Per questo vengono imputate spese per 326.946,84 + IVA  
In poche parole si assegna la progettazione di ATON ad una società pubblica che viene raccomandata da una delibera della giunta regionale. (delibera 1723 del 13 luglio 07) Questo tipo di affidamento si dice in House .

In proposito va rilevato che:
Ø  il progetto era già fatto dalla  Altieri  Spa. (anche se mancava il pezzo del laboratorio) e regolarmente pagato. Se questo progetto è stato utilizzato abbiamo pagato due volte lo stesso lavoro
Ø  Gestione Immobili S.p.a. non è una società ad intero capitale pubblico anche se la regione ne detiene la maggioranza, esiste un socio privato  GeFi Spa di Roma ( gruppo STi Spa) a sua volta controllata da una società Lussemburghese  Lady Mary II Società Anonima
Ø  Gestione Immobili non ha le strutture, la competenza tecnica e l’esperienza per un progetto di tale portata e quindi è evidente che si è avvalsa di collaboratori  esterni. (subappalto?)  NB il D.lgs.163 vieta il subappalto delle opere di ingegno 
Ø   In più sul frontespizio del progetto compaiono come collaboratori Ti.F.S. spa di PD, la Gamma progetti di TS,l’ing.Euro Strani di TS, l’ing Giovanni della Rocca di TS e arch. Ariel Camerini di TS (laureato da pochi mesi ). Solo la prima avrebbe le competenze per un progetto di tale portata ** considerato che le consulenze sono ammesse solo per un importo inferiore a 100.000 euro non è che si sono moltiplicati i collaboratori solo per aggirare tale norma e i collaboratori sono solo di facciata ?
Ø  la commessa per la progettazione è di 326.000 euro + 90.000 euro  di spese tecniche,  IVA esclusa, il totale supera abbondantemente il limite di 211.000 ,cifra oltre la quale si deve indire una gara di appalto europea.
Ø  AOU per giustificare questo affidamento diretto fa riferimento ad una convenzione tra regione e Gestione immobili (citato il decreto n°173/04 del 3.2.04 della Direzione Centrale del Patrimonio che per inciso riguarda tutt’altro -manutenzione di un elevatore a Trieste per un costo complessivo di 240 euro- peraltro anche se ci fosse e fosse valida non permetterebbe di aggirare le norme europee.
Ø  Tutto questo è stato fatto o per accelerare l’iter o per altri non confessabili scopi?

29.nov.07  sono state date le specifiche tecniche  ed il capitolato  per il bando di gara che doveva chiudersi entro tre mesi  ( il 3 di marzo)che sono pochissimi  per una progettazione così complessa e che in genere necessita di un’ATI (associazione temporanea d’impresa) considerata la complessità della progettazione

  • Tempi così ristretti fanno pensare che con la progettazione in house si volesse favorire la circolazione di informazioni in ambiti amici;è evidente che poi le stesse informazioni avrebbero permesso di “ vincere “ l’appalto.  Ricordiamo che si parla di 60 + 500 milioni di euro.
10 febbraio 2008 Esposto alla procura di Udine del sig. Carlo Bressan

  • Fra le varie cose (al punto 5) rivela che Lady Mary II società anonima Lussemburghese   con due fiduciari il sig. Claude Schmitz, contabile, e il sig. Thierry Fleming,  fiscalista,  che detengono pari quote. (in Italia si chiamerebbero prestanome ma in Lussemburgo  sono legali)
  • Lady Mary II a sua volta detiene il 45 % della “SB finanziaria Bigotti”
  • A sua volta SB finanziaria Bigotti detiene, a cascata, il controllo di molte aziende tra cui STi Spa  e la GEFI spa  che a sua volta controllano la Partners Sicily Proprie ( equivalente di Gestione immobili FVG in Sicilia ) e Gestione  Immobili  FVG
12 maggio 2008 consegnate le offerte per ATON (il termine del 3 marzo era stato spostato appunto al 12 maggio)

 Due le aziende concorrenti:
·        Un ATI (associazione temporale d’impresa) che vede la Rizzani de Eccher + alla SIRAM Spa di Roma + alla Cpl Concordia del gruppo cooperativo i Modena + Ar. Co. Lavori coop di Ravenna
·        Cofatech del gruppo Gas de France

21.05.08 sole 24 ore  Milano Finanza

Siram Spa ha acquistato il 100% di GeFi
(questa operazione si è conclusa pochi giorni dopo che la SIRAM ha partecipato allo gara di appalto  per la costruzione di ATON e la gestione calore considerato che operazioni di questo tipo richiedono molto tempo  sorge il sospetto che Siram abbia condizionato/ gestito  tramite GeFi e quindi l’AD Zanca Giuseppe la progettazione di ATON) (In evidenza tutta la struttura societaria, molto complessa di SIRAM)

17.06.08  Interrogazione a Risposta orale del cons. Pustetto
Su Zanca Giuseppe per non aver ottemperato a quanto previsto dalla legge regionale 75/78 concernente la pubblicità della situazione  patrimoniale .  Tale interrogazione ha determinato le dimissioni dell’A.D. della Gestione Immobili FVG

04.07.08 lettera della Commissione Europea per la concorrenza che, rispondendo alle sollecitazioni Fabio Folisi di Friuli News, anticipa l’avventa richiesta di chiarimenti allo Stato Italiano

24.luglio 08 Cons . Comunale Gianni  Ortis interroga il presidente del consiglio comunale in merito
  • al crono-programma
  • alla trasformazione del progetto da Project F à Concessione di Costruzione e Gestione di opere .
  • decisioni assunte dalla “ cabina di regia “
  • quale sia stata l’attività del Collegio di Vigilanza
05.sett.09 il Sindaco Honsell risponde:
  • il documento che prevedeva il crono-programma e la cabina di regia  non  è stato formalizzato
  • La “Cabina di Regia” si è riunita un’unica volta solo il giorno prima del termine di scadenza stabilito e non è mai stata interessata in merito alle procedure di gara svolte
  • Il comune a titolo collaborativo ha proposto una bozza di Documento teso alla definizione dei ruoli, compiti e funzionamento da attribuirsi alla Cabina di regia
  • Il comune NON ha formalizzato il proprio consenso alla trasformazione della procedura da project financing in Concessione di Costruzione e Gestione di Opere in quanto è stato solo il sindaco ad esprimere parere favorevole e non il consiglio Comunale
  • Il Collegio di Vigilanza si è riunito un'unica volta il 17.9.07 e non ha svolto alcuna attività di controllo sulle procedure di gara medesime
  • Il 14.11.07 il sindaco Ceccotti scrive all’assessore che pur capendo “ che per cause di pubblica necessita  sono mutati alcuni elementi tecnico- amministrativi  –procedurali che stavano a fondamento dell’accordo di programma …..” questo non è più aderente a quanto concordato e quindi non essendo sicuro  della convenienza economica a favore degli utenti …. Si riserva di formalizzare l’adesione
17.sett.08  il presidente Tondo risponde alla Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie … in merito a quanto richiesto dall’U.E. per la concorrenza
(nb. Tondo scrive solo poche righe di accompagnamento ad una relazione verosimilmente stasa dagli uffici però la carta non è intestata, non c’è nessun nome del responsabile di tale scritto e non c’è nemmeno nessuna firma – in poche parole questo documento è figlio di nessuno)
Fra le varie cose ivi scritte rileviamo:
  • Il socio privato della gestione immobili FVG (vale a dire GeFi) è stato scelto tenuto conto “ delle condizioni di affidabilità e di motivazione “……..( AFFIDABILITA’ !!!! strano che sia sfuggito che vi erano dei prestanome lussemburghesi –Lady Mery II ) 
  • In organico vi sono 2 ingegneri, 2 architetti, 2 periti e 1 geometra.
  • Il ricorso a professionalità esterne avviene con modalità pubblicistiche.
  • In questo caso “l’incarico affidato alla società è stato assolto con le competenze interne ad eccezione di alcune consulenze di dettaglio riguardanti“
           a) controllo aspetto finanziari e contabile    
     b) analisi sismica per quanto attiene a macchine e reti
            c) approfondimenti su alcuni problemi elettrici
            d) supporto al progettista 
          Per queste consulenze sono stati spesi 27.5402,01 euro
  • AOUD conferisce l’incarico della progettazione a Gestione Immobili (decreto n°783 48224 del 24 agosto 07) per la complessità dei problemi che deve affrontare (fusione SMM- Un, gestione ordinaria ecc).  L’azienda inizialmente aveva espletato gare pubbliche anche di rilevanza europea poi, per le mutate linee di indirizzo regionale in ordine alle modalità attuative dei lavori (non sono riportate quali sono le mutate linee di indirizzo ?) stipula un accordo di programma  tra az. osp. Universitaria–comune di Ud e università di Udine (7 dic. 2006)
  • La soc. Gestione Immobili FVG Spa deve pertanto fare un semplice lavoro di “assemblaggio” di progettazioni già disponibili
(Risulta molto difficile credere che un progetto così complesso che costringe anche aziende molto grosse ad associarsi possa essere gestito ed assemblato da Gestione Immobili. Tra l’altro qualora il tutto non funzionasse che ne risponderà?)
  • Si cita la concordanza del Collegio di Vigilanza (formato dal direttore generale AOU, dal Sindaco e  dal Rettore) con le scelte fatte (si omette di dire che il colleggio di vigilanza si è riunito un'unica volta il 17.9.07 e nell’occasione ha solo approvato la trasformazione del Project Financing in Concessione di Costruzione e Gestione di Opere e non ha svolto nessuna attività di controllo sulle procedure di gara medesime” NB a questo quesito Honsell rispondendo a Ortis afferma che il consenso alla trasformazione da P-F in Concessione è stato espresso dal solo Sindaco Ceccotti e non portato in Consiglio Comunale. Quindi NON  è stato formalizzato).