giovedì 31 marzo 2011

Riguardo al nucleare in Regione.

Per questa sessione del Consiglio regionale avevo presentato un'interrogazione al Presidente Tondo (pubblicata qui sotto) per sapere se, a fronte di una richiesta del governo nazionale per la costruzione di una centrale nucleare in Regione, darà parere favorevole o meno. Domanda, questa, che credo sia molto chiara e diretta. La risposta mi è stata data dall'Assessore Ciriani e non da Tondo, che non era presente in aula, il quale mi ha detto che non ci sono state richieste dal governo nazionale e non è stata data la disponibilità a costruire una centrale nucleare in Regione. Ma la mia domanda era un'altra. Sappiamo che ad oggi non c'è stata alcuna richiesta da Roma, e quindi la disponibilità non è stata data, ma se la richiesta verrà fatta Tondo darà o meno la sua disponibilità????? Al momento non ci è dato saperlo.

giovedì 24 marzo 2011

Uso improprio di auto blu.... ancora????

Riporto qui di seguito l'interrogazione che ho presentato oggi sull'uso improprio dell'auto blu, in attesa di ricevere risposta....

Appreso che, sabato 12 marzo a Torviscosa, in una abitazione privata, si sarebbe tenuta una riunione tra i rappresentanti locali e regionali di diverse forze politiche, pare per definire il futuro assetto istituzionale dell’Amministrazione di Torviscosa, comune che a breve sarà chiamato al voto per il rinnovo dei suoi organi;

appreso che alla riunione avrebbe partecipato anche l’ assessore Riccardo Riccardi, lì convenuto con auto di servizio e relativo autista;

atteso che quanto affermato è ampiamente documentato da numerose fotografie, da alcuni testimoni oculari e, non ultimo, da un diverbio tra l’autista dell’assessore e un passante reo di aver immortalato il fatto;

considerate le recenti prese di posizione della Corte dei Conti che, per un utilizzo giudicato improprio dell’auto di servizio, ha rinviato a giudizio anche alcuni nostri colleghi, uno dei quali per tale motivo si è anche dimesso dalla carica istituzionale che ricopriva;

chiedo al presidente della Regione

se conferma la presenza dell’assessore Riccardo Riccardi alla riunione tra diversi politici regionali tenutasi il 12 marzo in un’abitazione privata a Torviscosa

se quell’incontro aveva carattere istituzionale tale da giustificare l’uso dell’auto di servizio con relativo autista;

se non ritenga di dover emanare quanto prima, direttive chiare e ineludibili sulle modalità d’uso dell’auto di servizio cui tutti, indistintamente, si debbano attenere;

se non reputi opportuno ipotizzare anche delle sanzioni da erogare in caso di uso improprio del mezzo di servizio senza dover attendere i provvedimenti della Corte dei Conti.

mercoledì 23 marzo 2011

Circoscrizioni a Pordenone.

Vi allego di seguito l'interrogazione che ho presentato riguardante il fatto che il Comune di Pordenone, attraverso una propria delibera, ha ridotto il numero delle sue Circoscrizioni, contrastando con quanto disposto dall'art. 2, co.6, della LR 1/2011. Questo fatto può pregiudicare il buon esito delle prossime imminenti elezioni, quindi si richiede un'interpretazione autentica della norma.

Premesso che il Consiglio comunale di Pordenone, con deliberazione n. 29 del 7 marzo 2011, ha stabilito, in ossequio a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 1/2011, di mantenere le Circoscrizioni;

tenuto conto che lo stesso Consiglio comunale, con successiva deliberazione n. 30, ha stabilito la riduzione delle circoscrizioni cittadine, che da 6 sono passate a 4, ridefinendone contestualmente le delimitazioni territoriali;

visto che quest'ultimo atto risulta in contrasto con quanto stabilito dal comma 6 dell'articolo 2 della LR 1/2011 il quale recita <<(...) Qualora venga deliberato il mantenimento, il numero delle circoscrizioni resta determinato dagli statuti e dai regolamenti vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge...>>;

considerate le imminenti elezioni nel Comune di Pordenone e per evitare che eventuali contestazioni determinino la nullità delle elezioni stesse

interrogo il Presidente della Giunta regionale Renzo tondo affinché si provveda a dare un'interpretazione autentica del disposto dell'articolo 2, comma 6, della LR 1/2011 e, se in contrasto, che il Presidente del Consiglio comunale e il Sindaco di Pordenone provvedano a revocare la deliberazione n. 30 del 2011.

martedì 22 marzo 2011

Centrale nucleare in Regione?

Il Presidente Tondo deve dire con chiarezza ed esplicitamente se, a fronte di una richiesta da Roma per la costruzione di una centrale nucleare nel nostro territorio regionale, risponderebbe con un sì o con un no. Oggi ho depositato in consiglio regionale un’Interrogazione a risposta immediata per avere una risposta definitiva alla questione.

Nonostante la quasi totalità degli altri Presidenti di regione abbiano espresso l’indisponibilità ad alla costruzione di centrali, tra questi Zaia, governatore del centrodestra del vicino Veneto, nella nostra maggioranza ci si preoccupa della centrale di Krško, ma non si dice una parola chiara riguardo al Friuli Venezia Giulia.

Il disastro nucleare in atto dimostra che neanche politiche di avanguardia sulla prevenzione e sullo studio di fenomeni naturali, come quelle messe in atto dal Giappone, ne altissimi livelli di sicurezza riconosciuti da tutta la comunità internazionale, bastano a prevenire catastrofi epocali.

lunedì 21 marzo 2011

Congresso regionale SEL Cervignano marzo 2011

Ieri a Cervignano si è aperto il primo congresso regionale di Sinistra Ecologia e Libertà e, come tutti i neofiti, abbiamo scontato qualche disguido e taluni intoppi.

Causa i ritardi accumulati e la stanchezza di tutti, due coordinatori provinciali ed il sottoscritto hanno rinunciato al loro intervento (e nessuno saprà mai se è stato un bene o un male!). Scherzi a parte, mi ero proposto di fare una rapida carrellata sulla sanità regionale, anche alla luce delle recenti proposte del governo Tondo, andando a toccare, in modo ovviamente superficiale, un po’ tutti i temi che ci stanno a cuore come CIE, la legge sulle cave o la politica razzista della Lega.

Avrei stigmatizzato il perverso decisionismo di Tondo capace solo di abrogare o di commissariare nel tentativo di nascondere la mancanza di un progetto organico per la Regione.

Volevo dare un’idea di quanto in cantiere per le future iniziative, compresa la prossima interrogazione con cui chiederò a Tondo se è ancora disponibile ad accettare il nucleare nella nostra Regione.

La conclusione avrebbe accennato al degrado civile e morale cui siamo arrivati non tanto, o meglio non solo, per la capacità mediatico -economica del presidente del consiglio, ma anche per gli errori della nostra parte politica, con l’auspicio a non ripetere gli tessi errori con divisioni e inutili distinguo, pratica in cui la sinistra da decenni è maestra .

Vi era l’invito a uscire da una logica di tutela dei nostri legittimi intersessi personali, di carriera o economici che fossero, e di tornare a contribuire in modo attivo alla crescita di una classe politica all’altezza delle aspettative del Paese. Un invito a non dare per scontato che parole come libertà, eguaglianza davanti alla legge, diritto alla salute, all'istruzione, difesa dell'ambiente, separazione equilibrata dei poteri dello stato fossero conquiste acquisite.

Si ricordava che gli articoli 1 e 4 della Costituzione parlano di una repubblica democratica fondata sul lavoro e che questo è un diritto che la Repubblica deve poter rendere effettivo non certo con le regole di Marchionne o dimenticando che il 29 % dei giovani è senza occupazione.

L’ultimo passaggio voleva essere una esortazione a non deludere le aspettative di quanti vedono nella nostra forza politica una delle poche in grado di contrastare la politica fallimentare e del centro destra regionale e nazionale .

lunedì 14 marzo 2011

Area Vasta giuliano-isontina.

Sabato scorso a San Canzian d’ Isonzo si è tenuto un incontro sul tema della sanità alla quale ho partecipato per fare un quadro generale della sanità in Regione, per poi passare a quella specifica dell’area vasta giuliano isontina.

Ho sottolineato il fatto che dall'inizio della legislatura si può notare che c’è un attacco subdolo alla sanità regionale, portato avanti da un assessore inconsapevole e, in quanto tale, guidato da altri. A questo va aggiunta la netta propensione del Direttore Centrale a valutare ogni problema in termini economici, che si sposa in pieno con la linea politica di questa maggioranza, che fa sì che la sanità si riduca ad una politica di mero contenimento dei costi.

Con molta intelligenza queste operazioni vengono spacciate non per quello che sono, cioè dei veri tagli, ma per una riorganizzazione per spendere meglio quelle risorse che si stanno riducendo, vuoi per la crisi economica, vuoi per la scelta fatta a sua volta di gestire in modo autonomo la sanità regionale.

L’eventuale ridimensionamento del pubblico favorirà in modo pressoché automatico il privato, ma questo non rappresenta certo un cruccio per la Giunta Tondo.

Per quanto riguarda nello specifico l’area vasta giuliano isontina, la premessa è quella di eliminare le duplicazioni dei servizi, spesso erogati sia dall'ospedale che dal territorio, di concentrare le prestazioni per gli acuti negli ospedali, di venire incontro alle esigenze di salute del paziente in modo organico e completo.

L’idea è condivisibile, ma gli stessi Direttori Generali evidenziano il rischio che alcune riorganizzazioni porteranno sì alla riduzione di personale, ma potranno poi comportare la necessità di attivare percorsi che alla fine risulteranno più costosi. E’ per questo che prevedono per ogni caso specifico un preventivo studio di fattibilità.

Al problema “costi” si deve aggiunge quello della dirigenza strategica dell’ASS2, del tutto estranea al territorio che amministra, e il silenzio dei partiti, anche quelli di opposizione, che sono stati responsabili delle attuali condizioni della sanità isontina e non solo.

La programmazione di area vasta può essere condivisa a patto che sia ben chiaro il rischio che le strutture maggiori si mangino tutto sia in termini di risorse che di funzioni.

Con quale forza i Direttori Generali delle ASS più piccole potranno difendere il territorio che rappresentano dalla scelte di Kosic e del suo Direttore Centrale della salute avendo di fatto solo un voto ponderale?

Con queste premesse assisteremo al collasso del pubblico e, sinergicamente, un fiorire di convenzioni con il privato che finiranno per drenare le residue risorse regionali.

E allora un sospetto incomprimibile: non è che questa sia la vera riforma della sanità che si vuole?

mercoledì 2 marzo 2011

Seduta d'aula 1 marzo: ATTIVITA' ESTRATTIVE.

Nella seduta consiliare di ieri si è discusso, per la quarta volta in quatto mesi, del Piano Regionale di Attività Estrattive (PRAE) e già al secondo articolo il centro destra si è squagliato, andando sotto di ben tre voti.

L’emendamento “fatale” (a firma Pustetto, Narduzzi, Brandolin, Moretton) ha ridato voce ai comuni, che erano stati completamente esclusi nella loro potestà decisionale. La legge, infatti, prevedeva che sarebbe stata di competenza della Regione decidere dove ove si potevano aprire delle cave e, qualora queste fossero in contrasto con gli strumenti urbanistici comunali, il Comune avrebbe dovuto modificare la propria pianificazione. Se quest’ultimo non avesse ottemperato a quanto richiesto, la Regione avrebbe nominato un commissario ad acta che avrebbe provveduto alla modifica dello strumento urbanistico. Per questo il Comune era tenuto a fornire il personale e pagare il commissario: come a dire il danno e le beffe.

L’emendamento incriminato non fa che ripristinare la norma della LR 35/86 in cui si dice che l’apertura, l’ampliamento e l’esercizio dell’attività di estrazione sono subordinati all’autorizzazione dell’assessore regionale competente previa attestazione comunale di conformità dell’intervento agli strumenti urbanistici vigenti, rilasciata dal Sindaco.

Dopo questo tsunami la maggioranza ha chiesto una sospensione della seduta per decidere del suo futuro (inteso come futuro della legge e della maggioranza stessa).

Vedremo gli sviluppi oggi stesso.