lunedì 21 marzo 2011

Congresso regionale SEL Cervignano marzo 2011

Ieri a Cervignano si è aperto il primo congresso regionale di Sinistra Ecologia e Libertà e, come tutti i neofiti, abbiamo scontato qualche disguido e taluni intoppi.

Causa i ritardi accumulati e la stanchezza di tutti, due coordinatori provinciali ed il sottoscritto hanno rinunciato al loro intervento (e nessuno saprà mai se è stato un bene o un male!). Scherzi a parte, mi ero proposto di fare una rapida carrellata sulla sanità regionale, anche alla luce delle recenti proposte del governo Tondo, andando a toccare, in modo ovviamente superficiale, un po’ tutti i temi che ci stanno a cuore come CIE, la legge sulle cave o la politica razzista della Lega.

Avrei stigmatizzato il perverso decisionismo di Tondo capace solo di abrogare o di commissariare nel tentativo di nascondere la mancanza di un progetto organico per la Regione.

Volevo dare un’idea di quanto in cantiere per le future iniziative, compresa la prossima interrogazione con cui chiederò a Tondo se è ancora disponibile ad accettare il nucleare nella nostra Regione.

La conclusione avrebbe accennato al degrado civile e morale cui siamo arrivati non tanto, o meglio non solo, per la capacità mediatico -economica del presidente del consiglio, ma anche per gli errori della nostra parte politica, con l’auspicio a non ripetere gli tessi errori con divisioni e inutili distinguo, pratica in cui la sinistra da decenni è maestra .

Vi era l’invito a uscire da una logica di tutela dei nostri legittimi intersessi personali, di carriera o economici che fossero, e di tornare a contribuire in modo attivo alla crescita di una classe politica all’altezza delle aspettative del Paese. Un invito a non dare per scontato che parole come libertà, eguaglianza davanti alla legge, diritto alla salute, all'istruzione, difesa dell'ambiente, separazione equilibrata dei poteri dello stato fossero conquiste acquisite.

Si ricordava che gli articoli 1 e 4 della Costituzione parlano di una repubblica democratica fondata sul lavoro e che questo è un diritto che la Repubblica deve poter rendere effettivo non certo con le regole di Marchionne o dimenticando che il 29 % dei giovani è senza occupazione.

L’ultimo passaggio voleva essere una esortazione a non deludere le aspettative di quanti vedono nella nostra forza politica una delle poche in grado di contrastare la politica fallimentare e del centro destra regionale e nazionale .

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