mercoledì 10 dicembre 2008

Bonus ai consiglieri

Sono solo voci ma quando diventano troppo insistenti credo sia doveroso chiarire a tutti da quale parte si sta.
Mi riferisco al ripristino del famoso “bonus” a disposizione di ogni consigliere per elargizioni ad enti scelti a sua completa discrezionalità (si parla di 50 000 euro ad ogni consigliere di minoranza, 110 000 per ogni consigliere di maggioranza per un totale di quasi 5 milioni di euro che uscirebbero dalle casse della regione).
Anche se non vi fosse la crisi, se questi soldi venissero impiegati nel migliore dei modi non riesco a trovare nulla di positivo in questo modo di gestire i soldi dei contribuenti.
Troppi i rischi di essere coinvolti, anche in buona fede, in scelte non felici e che in ogni caso lascerebbero la maggior parte dei concittadini convinti che abbiamo favorito amici ed amici degli amici.
Quindi, se dipendesse da me, i consiglieri non avrebbero questa possibilità discrezionale di spesa però, considerato che la finalità del bonus è di risolvere disagi e problemi puntuali che non trovano soluzione nella complessa macchina regionale si potrebbe pensare di destinare la stessa cifra, o anche meno, ai gruppi consiliari di opposizione.
E’ evidente che dovrebbe essere la minoranza a dover gestire questa minima parte del bilancio dato che chi governa ha già a disposizione tutto il resto della cassa.
In questo modo chi non governa, impegnandosi in un progetto di chiaro ed inequivocabile interesse pubblico del tipo: ristrutturare una scuola, destinarli agli ammortizzatori sociali, donare ad un comune una casa rifugio per donne che hanno subito violenza, risanare la rete idrica di un comune di montagna ecc ecc... potrebbe dimostrare le proprie capacità e bravura nella gestione della “res pubblica”.
I veri beneficiari di tutto questo dovrebbero essere i cittadini non solo perché vedrebbero risolti alcuni dei lori problemi ma anche perchè la maggioranza, per non perdere la faccia in questa sfida di atti concreti, sarebbe costretta a dare il meglio di sé.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Allibito.
Uno non può che restare allibito e senza parole di fronte a provvedimenti del genere.
Non è una questione di crisi o no, quindi di opportunità o no.
E' una questione di principio, di etica, di semplice buon senso.
Come si può giustificare una elargizione di denaro pubblico "ad personam" e proprio a chi nel suo ruolo istituzione ha il dovere di provvedere collegialmente ai fabbisogni della collettività?
La verità è che provvedimenti di questo tipo servono solo a finanziare la politica e i politici.
Un modo spudorato per procurarsi risorse da mettere a disposizione del proprio bacino elettorale.
E con quali modalità poi ...110.000al consigliere di magg. e 50.000 al cons. di minoranza.
Evidentemente si dà per scontato che sia più oneroso mantenere il consenso ottenuto rispetto a chi invece deve ancora ottenerlo.
Infine una annotazione:
notizie del genere dovrebbero essere da prima pagina sui quotidiani locali e sulle TV regionali. Non mi pare che la stampa locale abbia messo in risalto la questione ... forse anche i mezzi d'informazione si aspettano la loro prebenda.
Che tristezza.