venerdì 3 ottobre 2008

Commento alla seduta d'aua del 2 ottobre

Ieri è stata approvata la riforma dell’urbanistica voluta da questa maggioranza senza che nessun emendamento della minoranza venisse recepito.
Se da un lato era auspicabile che, per alcune pratiche minori, l’iter burocratico venisse semplificato o cancellato, dall’altro, l’aumento della flessibilità concessa allo strumento urbanistico per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, è la vera incognita di questa legge in quanto si basa esclusivamente sul senso di responsabilità degli amministratori locali.
Anche la costruzione di piccoli garage o magazzini fino a 20 m³ e la possibilità di chiudere tettoie o porticati fino a 20 m² si potrà fare senza nessuna richiesta od autorizzazione. Non bisogna essere dei maghi per prevedere la futura fioritura di numerosi manufatti che, senza nessuna possibilità di controllo dei materiali usati o vincolo architettonico, abbelliranno” tutti i giardini.
Tra l’altro questo provvedimento sembra più una sanatoria per i soliti furbetti che hanno costruito baracche varie, senza permesso, confidando proprio in leggi di questo tipo.
In tutte le società evolute la civile convivenza ed il rispetto reciproco è regolato da leggi cui tutti si devono attenere.
Lascia sempre più stupefatti questa incontenibile richiesta di rimozione di regole e vincoli, questa voglia di “mani libere”: quando le mani sono libere vince sempre il più forte (nel senso economico o fisico).
Anche le banche, americane in particolar modo, in nome del libero mercato hanno ottenuto di operare con pochi controlli e tutti sappiamo quale disastro economico epocale si stia profilando.

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