martedì 8 settembre 2009

Convegno Sinistra e Libertà - 12 settembre 2009

Le importanti difficoltà nel rapporto tra istituzioni e territorio sono l’elemento cardine che porta il cittadino qualunque all’allontanamento dalla politica e dai politici.
Troppo spesso il dibattito politici-cittadini avviene solo in occasione delle campagne elettorali e poi gli eletti si sentono investiti di un mandato “totale” e si dimenticano che lo esercitano in nome e per conto del popolo.
Questo è tanto più vero da quando la nuova legge elettorale, negando le preferenze, ha impedito agli elettori la possibilità di scelta del candidato dando così un potere smisurato alle segreterie dei partiti e separando ancora di più l'eletto dal suo territorio.
Sinistra e Libertà organizza una iniziativa a San Pietro al Natisone il giorno 12 settembre alle ore 17.30 su temi che spaziano dalla crisi della democrazia, ai rapporti tra territorio ed istituzioni delle autonomie locali e alla collaborazione transfrontaliera italo-slovena, con il fine di riannodare il filo spezzato nei rapporti cittadini – istituzioni.
Tondo, sulle Comunità montane, ha dato una dimostrazione pratica di questa arroganza, perché di fronte alla massima disponibilità di Sindaci, ANCI , UNCEM ecc. a trovare una soluzione condivisibile, ha risposto con una chiusura totale: commissariamento.
Nessuna proposta, nessuna spiegazione della visione che il presidente della Regione e la sua maggioranza hanno sul futuro della montagna, sul modo di tutelare la sua specificità e di risolvere le difficoltà della gente che vi abita.
Nessuno nega i problemi in cui si dibattono le comunità montane, ma non è certo mandando uno sconosciuto funzionario regionale, che nulla sa del territorio che dovrà gestire, che questi problemi verranno risolti.
La promessa fatta a luglio che una proposta di legge era già pronta e si sarebbe entrati nel merito a settembre, si è dimostrata essere una balla estiva, però Tondo si sbaglia di grosso se pensa che ci si possa accontentare della sua parola per risolvere questo annoso problema.
E sempre per ribadire quanto poco conti il territorio per i nostri attuali amministratori,
l'assessore Seganti ha affermato che i piccoli comuni si dovranno fondere.
Come per le Comunità Montane non è stata fornita nessuna spiegazione sul come si pensi di portare avanti questa operazione senza togliere, in modo antidemocratico, la rappresentatività di intere comunità.
Anche quello dei Comuni troppo piccoli per poter funzionare e dare risposte credibili ai residenti, è un problema reale ma le possibili soluzioni vanno discusse con i cittadini e non possono essere certo calate dall'alto.
Sinistra e Libertà, nel convegno del 12 settembre, non si propone solo di esplicitare delle proposte sui temi in questione, ma anche di ascoltare, discutere e condividere le future scelte e lotte politiche; è una questione di metodo e di democrazia che si contrappone in modo evidente all'operato del governo Nazionale e Regionale ed è per questo che consulteremo la popolazione prima di prendere importanti decisioni sul futuro dei cittadini!

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