giovedì 10 dicembre 2015

Poste puntuali.

Ogni anno, con l’avvicinarsi della Finanziaria, tutti i Consiglieri regionali riscoprono amici di cui si erano perse tutte le tracce, ricompaiono anche quelli che solo pochi mesi prima in maniera più o meno garbata ti avevano fatto capire che il tuo operato o la tua persona “puzzava”: troppi soldi, troppi privilegi, troppo potere, interessi non chiari. Poi, improvvisamente, questo effluvio che emanavamo non dà più fastidio in quanto il nostro ruolo può risultare utile alla causa e, si sa, che per la causa si può fare tutto e anche perché, come pare abbia detto Vespasiano, “pecunia non olet”.

Il motivo è sempre lo stesso: ottenere un finanziamento dalla Regione per la propria associazione, ente o fondazione il cui operato è a favore della comunità, della cultura, dei bisognosi ecc, ecc … e, quindi, merita di essere sostenuto. Questi soldi pubblici assegnati con nome e cognome in gergo vengono chiamate “poste puntuali“.

Paradossalmente i postulanti, soprattutto se amici, sono gli stessi che hanno criticato con maggior vigore le poste puntuali ..... quando assegnate ad altri

E’ bene chiarire che molte “poste puntuali“ risolvono problemi reali, che non trovano risposte nelle leggi vigenti, ma è altrettanto vero che molto più spesso sono servite ad alcuni Consiglieri per finanziare gli amici o gli amici degli amici in modo da ampliare il proprio bacino elettorale.
Anche prendendo in considerazione solo la prima delle due tipologie di “poste puntuali”, quella per così dire “pulita”, e preso atto dell’impossibilità di finanziarle tutte, bisogna trovare un criterio ragionevole ed omogeneo per stabilire le priorità perché tutti i questuanti, ovviamente, sono convinti che la loro causa è la più urgente, la più necessaria e salvifica per la popolazione.

Questo è il motivo per cui in otto anni del mio mandato, scontentando un po’ tutti, non ho mai presentato un emendamento con una posta puntuale e preferirei che i soldi della comunità venissero assegnati in base ad una graduatoria costruita con un regolamento che assegni ad ogni progetto un punteggio cercando così di premiare i più meritevoli.

Anche questa metodologia di finanziamento delle tante iniziative che nascono sul territorio non è esente da critiche e da errori, ma allo stato attuale, considerata la scarsa fiducia che gran parte dei cittadini ha nei confronti di politici, è la più trasparente e quella che si presta di meno a condizionamenti esterni.

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