martedì 25 luglio 2017

Sulle poste puntuali


La politica delle poste puntuali rappresenta il fallimento della programmazione regionale e del principio della trasparenza.
Non rimane altro da dire a pochi giorni dalla conclusione della manovra estiva, che ha stanziato oltre 5 milioni di contributi per associazioni e parrocchie.
I finanziamenti ad hoc da parte della Regione dovrebbero rappresentare uno strumento straordinario finalizzato a fronteggiare situazioni emergenziali non prevedibili, invece pare che la prassi invalsa da tempo sia quella di destinare risorse pubbliche a realtà del territorio più fortunate di altre, o magari ritenute rilevanti ai fini della prossima campagna elettorale.
La sede privilegiata di contraddittorio per valutare l’interesse regionale di ogni singola posta dovrebbe essere la Commissione competente per materia ma, anche in questa manovra, è prevalsa la presentazione degli emendamenti direttamente in Aula. Di qui il mio voto contrario.
La mia rappresenta indubbiamente una scelta contro corrente, ma credo che, dopo  4 anni di governo del centro sinistra, con una programmazione regionale equilibrata, si sarebbe potuto trovare una soluzione più equa e più rispettosa per tutti i territori.

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