martedì 28 luglio 2009

Risposta all'interrogazione copertura sanità penitenziaria

Durante la mia visita agli istituti penitenziari della nostra Regione i direttori delle case circondariali di Udine, Tolmezzo, Trieste e Pordenone hanno unanimemente evidenziato le difficoltà che incontrano nella gestione della sanità penitenziaria.
Nel tentativo di fare chiarezza è stata presentata un'interrogazione in data 23 aprile, condivisa anche dai consiglieri Colussi, Corazza e Kocijančič, che solo in data odierna è stata evasa dall’assessore Kosic.
La risposta, come potete vedere sotto, risponde solo molto parzialmente alle esigenze evidenziate dai direttori degli istituti di pena, ma soprattutto rinvia il problema ad un futuro accordo – stato regione.

“Come è noto l’art. 8, comma 1, del DPCM 1 aprile 2008 stabilisce che il trasferimento delle funzioni, dei compiti, delle risorse umane, finanziarie ed organizzative in materia di sanità penitenziaria avvenga nel rispetto delle modalità previste dai rispettivi statuti e dalle correlate norme di attuazione.
Per quanto concerne la Regione FVG, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto di autonomia, il trasferimento delle funzioni dello Stato avviene con appositi decreti legislativi sentita una commissione paritetica.
Il Provveditorato regionale per il Veneto – Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – Ministero della giustizia ha posto all’attenzione della Regione FVG le difficoltà connesse all’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria, anche sotto il profilo della spesa, in ragione dei problemi sorti in relazione allo stanziamento nel bilancio del Ministero della Giustizia delle risorse necessarie a garantire la continuità dei servizi sanitari.
Con nota prot. n. 13152, dell’11.12.2008, la Regione, prendendo atto che delle difficoltà evidenziate, ha rappresentato al su citato Provveditorato regionale, in particolare, che:
- in assenza di apposita disciplina di attuazione statuaria non è possibile per l’Amministrazione regionale, che non è titolare della funzione, farsi carico degli oneri derivanti dal suddetto trasferimento;
- la possibilità di avviare l’iter per il trasferimento delle funzioni è condizionata dalla nomina della componente governativa della commissione paritetica che non era ancora intervenuta;
- lo stesso Ministero della Giustizia ha rappresentato la necessità che siano previste apposite risorse nel bilancio del Ministero medesimo per l’anno 2009 pre le regioni a statuto speciale e le Province autonome affinché sia assicurata l’erogazione delle prestazioni sanitarie;
- alla riunione della commissione salute tenutasi il 2.12.2008 le questioni innanzi evidenziate sono state portate all’attenzione del Governo dagli assessori regionali;
- l’Amministrazione regionale ha avuto notizia che la commissione bilancio del Senato ha approvato un emendamento del Governo svolto a ripristinare nello stato di previsione per l’anno 2009 del Ministero della giustizia le risorse finanziarie necessarie per garantire, da parte dello Stato titolare delle funzioni, l’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari ubicati nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome.
La citata commissione paritetica per il Friuli Venezia Giulia è stata, quindi, ricostituita in data 12.3.2009. A seguito della predetta ricostituzione, la Regione FVG ha chiesto, con nota del 8.4.2009, al Provveditorato regionale per il Veneto – Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige di conoscere una serie di dati ed elementi relativi all’organizzazione della medicina penitenziaria nel Friuli Venezia Giulia necessari per l’attività istruttoria volta alla predisposizione dell’intervento legislativo.
Nella riunione della commissione paritetica tenutasi il 26.5.2009 è stato posto all’OdG l’esame di una bozza di schema normativo in materia di assistenza sanitaria ai detenuti ed agli internati negli istituti penitenziari del Friuli Venezia Giulia. Nel corso della predetta riunione si è rappresentato che lo schema preliminare redatto dalla regione deve essere completato anche sulla base delle informazioni già chieste al Ministero di giustizia, parte delle quali sono state recentemente fornite, mentre ulteriori elementi saranno inoltrati successivamente. Nell’ambito della commissione paritetica si sono tenute altre due riunioni e la prossima è fissata per il mese di settembre.
Ad ogni buon conto l’Amministrazione regionale ha chiarito, con circolari inviate agli enti del SSR, che deve essere fornita ai detenuti tutta l’assistenza occorrente, fermo restando la necessità di ripartire la spesa, conformemente alle vigenti disposizioni di legge, tra SSR e SSN.”

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