mercoledì 20 luglio 2011

Proposta di MISSIONE VALUTATIVA sulla GESTIONE DELLA RESPONSABILITA' CIVILE DEL SSR DEL FVG.

Fino al 31.12.2005 ogni Azienda Sanitaria gestiva il rischio di responsabilità civile (delle aziende e dei suoi dipendenti) per danni provocati a terzi (pazienti, visitatori e dipendenti) derivanti dalle attività svolte dalle aziende sanitarie, in modo "tradizionale" ovvero stipulando singolarmente una polizza RCT con compagnie, costi, franchigia e condizioni contrattuali diverse.


Nel 2005 il costo assicurativo della Aziende del Servizio Sanitario Regionale (SSR), con questo modello, ammontava a 16,5 milioni di euro.


Dal 1 gennaio 2006 il SSR ha modificato questo modello di gestione dei rischi di responsabilità civile delle Aziende Sanitarie e dei suoi dipendenti per danni provocati a terzi adottando una forma di auto assicurazione sul modello anglosassone.


Anche alcune regioni Italiane o aree vaste hanno adottato, con alcune varianti, questo modello assicurativo che consiste in :


- Una sola polizza RCT/O cosiddetta di "secondo rischio " stipulata e gestita in modo autonomo dal CSC in seguito DSC qualora la richiesta di risarcimento sia inferiore ai 500.000,00 €


- In caso la richiesta superi il valore di € 500.000,00 il sinistro viene gestito direttamente dalla Compagnia Assicuratrice che ha stipulato l’accordo con la Regione per la gestione dei rischi nel ramo RCT/O.


- la copertura per la " colpa grave " personale viene fornita agli operatori dalla stessa compagnia assicuratrice, come appendice della polizza RCT/O ed è facoltativa. Gran parte degli operatori hanno vi hanno aderito.


Dal 2006 le compagnie assicuratrici per la polizza di 2° rischio, individuate mediante gara, sono state la CARIGE 2006-2007), la HDI Gerling (2008-marzo 2009) , la QBE aprile 2009- 2010)


In linea con quanto avviene nella maggior parte dei paesi europei, anche nella nostra regione il numero dei sinistri denunciati, sia quelli al di sopra che quelli al di sotto della franchigia, è stato in progressivo aumento dagli anni novanta ed ora si è stabilizzato.


Il risparmio ottenuto dall’Amministrazione regionale con questo “riordino“ della gestione assicurativa potrebbe però essere buono nel breve periodo ma pessimo nel medio e lungo termine. Tra pochi anni infatti , quando le sentenze dei contenziosi aperti saranno definitive potrebbe evidenziarsi una vera voragine nei bilanci delle ASS.


Credo utile ricordare che in Italia il problema maggiore per questo tipo di auto-assicurazione consiste nell'impossibilità della Pubblica Amministrazione di operare su base discrezionale avendo libertà di decidere cosa e quanto liquidare a fronte di richieste di risarcimento.


Tale limite è imposto dall'azione della Corte dei Conti presso la quale dovrebbero giungere tutte le proposte di transazione non iscritte a bilancio.


La difficoltà nel ricercare transazioni può comportare l'accumularsi di azioni giudiziarie con conseguenti spese legali ingenti e con risarcimenti che si trasformano in consistenti debiti futuri che maturano al momento delle sentenze.


Dal 2006 al 2009 , i sinistri aperti a carico del DSC sono stati 1368, di questi sono stati chiusi 822 mentre quelli tuttora pendenti (fino al 2009 ) e con sinistri non ancora definiti sono 546 di cui 133 con causa civile in corso.


La Compagnia assicuratrice, per lo stesso periodo di tempo, si è accollata la gestione di 151 sinistri con la possibile spesa a carico della Regione non inferiore a € 500.000,00 x 151 = 75.500.000,00. Va notato che manca ancora il 2010 e metà del 2011 con un incremento delle riserve di almeno il 25%


Dall’analisi dei dati emergono alcune criticità che vado ad elencare :


- alcuni dei contenziosi, catalogati come minori e quindi gestiti direttamente dal DSC, potrebbero alla fine concludersi con indennizzi ben al di sopra di quanto ipotizzato.


- non è detto che la compagnia assicuratrice accetti di farsi carico di questi contenziosi inizialmente assegnati al DSC , perché catalogati come minori, e successivamente risultati oltre il valore della franchigia e passibili di cospicuo risarcimento


- dal marzo 2009 la QBE ha introdotto una clausola che prevede proprio la non copertura assicurativa per i sinistri per i quali vi siano "circostanze sul sinistro note all'azienda", poi corretta e riscritta.


Stante quanto premesso, si propone una missione valutativa per approfondire i vantaggi e gli eventuali svantaggi dell'attuale forma assicurativa scelta dalla Regione considerando :


1. i criteri di determinazione dei valori di riserva , quale la percentuale d'invalidità , di responsabilità, eventuali relazioni parentali ecc..


2. l'evoluzione delle richieste dei sinistri già aperti e non ancora chiusi


3. la consistenza e l'adeguatezza delle poste a riserva: sono sotto o sopra stimate?


4. il costo non evidenziato nella gestione sinistri effettuata in proprio dal DSC , il costo delle spese legali proprie e dei querelanti in caso di soccombenza


5. un certo numero di pratiche con richiesta di risarcimenti importanti, scelte dalla commissione sinistri, fra quelli sopra e sotto soglia;


6. valutazione della solvibilità dell'attuale compagnia assicuratrice della RCT/O e della Fidejussione che garantisce la corretta esecuzione del contratto.


7. copia integrale dei contratti e quant'altro di utile la commissione proporrà considerato che una valutazione dei rischi assicurativi non adeguata potrebbe determinare un corposo debito futuro.

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