mercoledì 6 giugno 2012

Sanità ..."in divenire" (?)


Oggi in III^ commisione (tutela della salute, servizi sociali..) si è svolto il dibattito sull’assestamento del bilancio 2012. 

Le prime due cose che balzavano agli occhi erano l’assenza di Tondo e tutto il capitolo sanità concentrato in sole due righe e mezza. 

L’assenza dell’Assessore alla sanità è ormai una costante e anche quando presente serve poco, stante che evita accuratamente di rispondere alle domande che gli vengono poste. Questo accade tanto in aula, quando vengono evase le  Interrogazioni  a risposto a immediata  (IRI ),  quanto in commissione, quando è chiamato a  relazionare sul suo  progetto di azienda unica.
In estrema sintesi potremmo dire che siamo passati da un assessore incompetente (Kosic) ad un assessore assente (Tondo): a voi  l’imbarazzo della scelta .

Molinaro, delegato da Tondo per quanto riguarda la sanità, ha affermato che l’articolo 8 (rubricato Sanità Pubblica)  è così scarno in quanto la manovra finanziaria in questo settore è “abbastanza ristretta e in divenire”.
Come si può definire  “ristretto” un capitolo che assorbe 2.500 milioni di € (52 % del bilancio)? e che significato ha quel “in divenire“? e  soprattutto quale la sede più opportuna per parlane se non la commissione specifica? Anche perché solo il confronto e le spiegazioni possono fugare i dubbi che affermazioni come queste fanno sorgere, soprattutto nel momento in cui da mesi si conciona su una non ancora precisata radicale riforma della sanità regionale. 

L’assessore ha poi precisato che, con il semplice contenimento delle spese sovraziendali, nel 2011 la sanità ha registrato un avanzo di bilancio di alcuni milioni di euro. Se è vero che alcuni milioni su un totale di 2.500 sono poca cosa, è altrettanto vero che questa estrema urgenza di riformare il sistema non sussiste.

La discussione è proseguita pacatamente anche perché non sono emersi problemi particolari, però bisogna riconoscere l’abilità dell’assessore Molinaro che, trasferendo ulteriori 500.000 € alla carta famiglia, sembra farsi paladino delle tante famiglie in difficoltà, riuscendo a nascondere che in questi anni, la sua maggioranza, ha tagliato a quel capitolo di spesa circa 8 milioni di €.

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