sabato 30 agosto 2014

Ospedale di Cividale: Pustetto critico con Balloch

Di seguito il testo dell'articolo sul Messaggero Veneto di oggi. 

«Sono sconcertato». Il consigliere regionale Stefano Pustetto (Sel) non usa mezzi termini. «Com'è possibile che il sindaco di Cividale avalli un progetto di riforma sanitaria che, nella sostanza, sancisce la chiusura dell'ospedale cittadino? Mi sembra incredibile, non foss'altro per logiche d'appartenenza politica...». Vale a dire: il centrodestra in linea con il fronte opposto. «Io che siedo fra i banchi della maggioranza, nel consesso del Friuli Venezia Giulia, boccio il piano di riassetto (buono lo spirito, pessimo il risultato concreto: si decreta, di fatto, l'abbandono delle periferie); Stefano Balloch, invece, vota a favore. Decisamente una situazione paradossale. La struttura cividalese - continua Pustetto - è un plesso di dimensioni intermedie che non può, assolutamente, essere depredato di ulteriori funzioni. Deve conservare medicina (oltre mille sono i ricoveri in un anno), Rsa, laboratori. E deve pure, insisto, sviluppare la day surgery, per alleggerire il Santa Maria della Misericordia. Quanto, poi, al pronto soccorso: le previsioni parlano di un punto di primo soccorso, che è tutt'altra cosa! Prospettiva inaccettabile, soprattutto in ragione delle necessità della popolazione valligiana». E non si prendano a pretesto i numeri, ammonisce il consigliere (ricordando, fra l'altro, che «la nostra è l'unica regione in Italia ad aver accumulato, dal 2001 al 2011, un avanzo di bilancio nel settore della sanità pari a 211 milioni di euro»). «Le cifre, si sa, possono essere costruite ad arte: le si può far lievitare o crollare a seconda delle scelte che si compiono. È ovvio e inevitabile che togliendo i servizi l'utenza cali...». 

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