lunedì 6 giugno 2011

In caso di RIFORNIMENTO ERRATO di carburante.

Premesso che la benzina è un prodotto derivato dal petrolio greggio, altamente inquinante, che può contaminare il suolo, le acque o il mare e anche l’aria con i suoi vapori, con grave danno per l’ambiente;

considerato l’impegno dell’Europa per una politica di sviluppo sostenibile attraverso la riconversione a un’economia verde, il riciclo dei rifiuti e lo smaltimento corretto dei diversi materiali secondo il principio della tracciabilità;

preso atto delle normative in materia di tutela dell’ambiente che prevedono il rispetto del territorio in cui viviamo e il dovere di preservarlo, tutelarlo e migliorarlo anche per le future generazioni;

tenuto conto che capita con sempre maggior frequenza l’errato rifornimento del proprio mezzo con benzina al posto del gasolio o viceversa e che l’unico intervento possibile è vuotare completamente il serbatoio di questo mix di carburante;

considerato che le officine non sanno come smaltire questa strana miscela di combustibile e tenuto conto che le ditte deputate al recupero degli oli esausti non si fanno carico raccogliere questo prodotto;

si chiede all’Assessore competente

quali iniziative abbia messo in campo la Regione per recuperare e smaltire nella maniera idonea questa miscela di carburanti prima che i singoli provvedano autonomamente e magari in modo incongruo all’uopo.


Ecco la risposta:

"La tipologia di rifiuto ipotizzato nell'interrogazione in oggetto è un rifiuto speciale pericoloso, identificato nell'Allegato D del D. Lgs. 152/2006, così come modificato dal D. Lgs. 205/2010, con il codice CER 130703* - altri carburanti (comprese le miscele).

Tale codice non rientra nelle categorie dei codici CER conferibili agli impianti di recupero del consorzio olii usati e, pertanto, deve essere gestito come tutti gli altri rifiuti speciali pericolosi.

In merito agli interventi che si intendono attuare per recuperare o smaltire nella maniera idonea questa miscela di carburanti, si ricorda che la Regione Friuli Venezia Giulia, con Decreto del Presidente 20 novembre 2006, n. 0357/Pres, ha approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti - Sezione rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti speciali pericolosi, nonchè rifiuti urbani pericolosi.

Nel documento viene evidenziato che, in Regione, i rifiuti appartenenti alla classe 13 sono conferiti integralmente presso impianti autorizzati che effettuano attività di deposito preliminare/messa in riserva, per un successivo invio ad impianti di trattamento finale extra-regionale.

A mero titolo esemplificativo, si riportano i nominativi delle principali aziende che effettuano attività di deposito preliminare: la Geo Nova di San Vito al Tagliamento e la Petrolcarbo.

Sulla base di quanto sopra, evidenziando che le attività di svuotamento dei serbatoi dalla miscela di carburanti devono essere effettuate presso officine specializzate, che le stesse sono le uniche responsabili delle operazioni di gestione e smaltimento dei rifiuti prodotti dalla propria attività e che i quantitativi di rifiuto codice CER 130703* non sono tali da giustificare, sia da un punto di vista tecnico che economico, la realizzazione di ulteriori specifici impianti di trattamento, si ritiene che tale rifiuto possa essere gestito negli impianti attualmente autorizzati in Regione."

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