lunedì 16 aprile 2012

Ospedale di Cividale.

Il 21 marzo 2012 la Direzione del SMM di Udine ha predisposto l’ennesima riduzione dei servizi che i cividalesi possono fruire presso quello che resta del loro pluricentenario ospedale.

Il medico radiologo sarà presente a Cividale solo tre giorni la settimana e le donne del comprensorio, anche per fare una eco-mammografia, dovranno recarsi a Udine. Inoltre, nelle giornate in cui non c’è il medico non si potranno più fare le ecografie e le radiografie tradizionali verranno refertate da Udine.

Sicuramente, con la solita faccia tosta, spacceranno anche questo taglio come un miglioramento del servizio, mentre quel poco che resta dell’Ospedale di Cividale viene distrutto foglia per foglia alla stregua di come si mangiano i carciofi.

Credo sia chiaro a tutti che i reparti ed i servizi sono strettamente interconnessi tra loro e la riduzione/cancellazione degli uni, rende inutile la presenza degli altri e, alla fine, tutta la struttura è destinata al collasso.

Così, se il pronto soccorso non può contare sempre (e non a giorni alterni) sulla possibilità di eseguire un’ecografia o altri approfondimenti diagnostici, è costretto a trasferire tutti i pazienti ove questi esami possono essere eseguiti, ma se il numero dei trasferimenti supera una certa entità, certifica contestualmente la propria inutilità. Ecco che a breve, forti dei numeri prodotti da questo meccanismo, riproporranno la chiusura prima del Pronto Soccorso e poi di tutto il resto.

Anche la riforma della sanità ospedaliera, voluta da Tondo in questo scorcio di legislatura, di fatto propone quello che potremmo chiamare la “cividalizzazione “ del sistema ospedaliero.

L’Assessore infatti prevede tre grossi ospedali,Udine Trieste Pordenone, cui faranno riferimento le altre strutture ospedaliere minori delle rispettive province, mettendo così le basi per il progressivo svuotamento di quest’ultime strutture, appunto come accaduto a Cividale.

Se i cittadini della Regione non riusciranno a capire in tempo la portata della riforma Tondo credo che si troveranno a dover rimpiangere la sanità regionale così come erano abituati a conoscerla, con grande gioia (e profitti) della sanità privata.

Per quanto riguarda invece il nostro nosocomio vedremo se l’azione dei consiglieri regionali di maggioranza, eletti in questo territorio, sarà condizionata da logiche di partito o saranno in grado, almeno una volta, di dire dei no.


Per tutta questa serie di ragioni, oggi ho presentato un'interrogazione a cui verrà data risposta nei prossimi giorni:

Preso atto della riorganizzazione dell'attività di diagnostica radiologica predisposta a marzo 2012 dalla Direzione Sanitaria dell'AOUSMM di Udine che, nella ridefinizione dei percorsi diagnostici, ha stabilito che: il medico radiologo sarà presente a Cividale solo tre giorni a settimana, l'attività eco-mammografica viene trasferita in toto presso l'ospedale di Udine, le urgenze ecografiche verranno evase a Cividale solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì, cioè quando è presente il medico radiologo; le indagini radiologiche tradizionali eseguite nelle giornate di martedì e giovedì continueranno ad essere eseguite a Cividale, ma la loro refertazione verrà fatta a Udine mediante la teleradiologia;

considerato che con questo provvedimento si è costretti a registrare l'ennesimo depauperamento della struttura cividalese che, negli anni, ha già visto chiudere tre delle quattro sezioni radiologiche per mancata riparazione/sostituzione delle apparecchiature stesse;

considerato che, allo stato attuale delle cose, la Direzione del SMM non pare intenzionalta a sostituire il mammografo e, come se ciò non bastasse, continua la pratica di trasferire le apparecchiature dismesse dalla radiologia di Udine a Cividale (come se i cittadini di tale comprensorio necessitassero di una diagnostica meno accurata);

con l'auspicio che nella risposta l'Assessore competente, così come i suoi predecessori hanno fatto negli ultimi 10 anni, non prometta l'installazione a Cividale di una TAC (ovviamente anche questa dismessa da Udine)

si chiede all'Assessore Tondo se la politica del Direttore Generale di Udine, volta al progressivo smantellamento anche dei servizi residuali dell'Ospedale di Cividale, non sia in contrasto con quanto più volte dichiarato dai precedenti Assessori regionali e cioè che la diagnostica e i servizi a Cividale sarebbero stati potenziati per soddisfare le esigenze del territorio e a ridurre la pressione degli utenti sul SMM.

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