Oggi in Aula si è discussa la mozione del M5S che fa una
accurata analisi dell’iter procedurale della nuova linea ferroviaria Venezia/Trieste
Alta Velocità/Alta Capacità.
Per parlare seriamente di AV/AC credo ci si debba rapportare
a tutti quei Paesi europei che, prima di investire in questo tipo di trasporti,
hanno fornito ai propri lavoratori pendolari un servizio puntuale, affidabile e
dignitoso; che trasporta l’80 % delle merci su ferro e solo il 20% su gomma;
che ha una saturazione delle tracce orarie superiore all’80%.
Nel nostro Friuli i pendolari, che ogni giorno stoicamente
patiscono ritardi e cancellazioni, viaggiano ancora su treni del 1970 e una
politica miope e interessata ha privilegiato il trasporto merci su gomma piuttosto
che su ferro.
Ecco che invece di eliminare le criticità del nostro sistema
ferroviario (migliorare il collegamento con i porti e le grandi fabbriche ecc ecc)
si è preferito espropriare i terreni per una futura quarta corsia
dell’autostrada quando si è ancora in alto mare con la realizzazione della
terza.
Ha senso impegnare una montagna di danaro nell’AV/AC, opera che
nella migliore delle ipotesi darà i suoi frutti tra 10/20 di anni, o è meglio risolvere le criticità
note a tutti?
Di solito passare dalla bicicletta alla Ferrari espone al
rischio di farsi molto male e in questo caso, come sempre, a farsi male saranno
i più deboli.
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