giovedì 3 aprile 2014

Modifica al bicameralismo perfetto e del Titolo V della Costituzione.

Ieri il Consiglio regionale del FVG ha votato a maggioranza (astenuto il M5S) una mozione, condivisa con tutte le altre Regioni, in materia di modifica del bicameralismo paritario e del titolo V della Costituzione.

Analogamente e simultaneamente è stato fatto in tutti gli altri consigli regionali d’Italia volendo in tal modo rimarcare sì la necessità di modificare l’attuale assetto istituzionale dello Stato, ma anche l’irrinunciabile ruolo delle Regioni quali organi periferici dello Stato. 

Credo sia indispensabile fare un distinguo tra l’assoluta necessità di superale il bicameralismo paritario, cosa del tutto condivisa, e il modo abborracciato, estemporaneo e senza una chiara visione d’insieme con cui il governo Renzi sta perseguendo questo obbiettivo.

Il fatto che queste modifiche siano proposte da un parlamento di nominati, che siano appoggiate da un partito il cui leader, oltre che essere un pregiudicato, negli anni ha dimostrato di far strame delle regole, certamente non aiuta.

Anche il tentativo, maldestro, della nostra Presidente della Regione di tacitare il presidente del Senato, richiamandolo alla fedeltà di partito, solo per aver evidenziato le criticità del progetto di revisione costituzionale non alimenta quel consenso, obbligatoriamente ampio, che è necessario conseguire  per una riscrittura della nostra Carta costituzionale.

Quanto al peso, sempre maggiore, che la Serracchiani ha acquisito all’interno del PD credo possa essere un vantaggio per tutti , perché la difesa della Regione e della sua Specialità è senza dubbio più agevole se esercitata da posizioni apicali.

Non mi sfugge che gli interessi del governo Renzi e quelli della nostra Regione potrebbero essere divergenti ma credo che la nostra Presidente non avrà dubbi nella scelta di dove schierarsi e, in ogni caso, noi valuteremo in modo obiettivo i fatti.  


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