mercoledì 28 maggio 2014

Quanto può essere esteso il mandato di un Direttore Generale di un'Azienda sanitaria?

Per quale motivo l'Azienda sanitaria isontina reputa lecito un modo di agire che esula dalla corretta gestione di un'azienda pubblica, reiterando un comportamento che va al di fuori delle regole e delle azioni proprie di un'ASS?

Per queste considerazioni ho presentato all'Assessore competente l'interrogazione riportata di seguito a cui spero dia risposte chiare.


Premesso che il 23.05.2014 dalla Direzione Generale dell'Ass2 Isontina è stata inviata una mail a tutto il personale dell'Azienda stessa con cui si invitavano i dipendenti a versare il 5 per mille al CUAMM ONG in Africa (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari, giuridicamente integrata nell’Opera S. Francesca Saverio – Diocesi di Padova);

visti i precedenti che 

nel settembre 2011 hanno visto il Direttore Generale dell’Ass2 Isontina autorizzare il versamento, quale “anticipo di cassa” di undicimila euro alla Caritas Diocesana finalizzato all’acquisto di due gastroscopi destinati al centro polifunzionale Djougou in Benin (strumenti che, per commemorare degnamente il cinquantesimo dell’opera di Franco Basaglia a Gorizia, sono stati portati in Africa da una delegazione formata dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario e da altre persone non specificate, con la giustificazione che l’amministrazione si sarebbe fatta carico del mero costo del viaggio);

nel dicembre 2011 in tutte le buste paga dei dipendenti dell’Ass2 Isontina era stata allegata la richiesta di un obolo alla Caritas Diocesana, richiesta che l’Azienda sanitaria supportava tanto da mettere a disposizione la struttura ed il personale per la raccolta dei versamenti;

preso atto che, a suo tempo, i chiarimenti sollecitati sono stati evasi in modo reticente e incompleto e che i rilievi di inappropriato uso della struttura sono caduti nel vuoto

si interroga 

l'Assessore competente in modo che esprima in modo chiaro e inequivoco il ruolo e i compiti di chi dirige un’Azienda sanitaria e, anche in considerazione del pregresso, quali azioni intende intraprendere perché fatti di questo tipo non abbiano a ripetersi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non esiste solo quella "organizzazione umanitaria"! Il Direttore ha violato, se non altro, un principio di equidistanza