martedì 26 maggio 2015

Riconferme case dello studente Trieste

In questi giorni i rappresentanti, come si apprende anche dalla stampa locale, delle case dello studente di Trieste hanno scritto a tutti i Consiglieri regionali per segnalare una problematicità nell'assegnazione delle stanze.
Questo il testo della loro mail.

Alla presidentessa della Regione Autonoma F.V.G. Debora Serracchiani,
Al direttore dell'A.R.Di.S.S.,
Al  responsabile del servizio interventi per il diritto agli studi superiori di Trieste, dott. Massimo Zanini,
All'assessore al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanile, ricerca e università Loredana Panariti, 

con la presente Erica Verardi, Antonio Bertolino, Giulia Ara, Gentjan Qama in qualità di Rappresentanti delle Case dello Studente [polo di Trieste] e a nome di tutti coloro che alloggiano presso la CdS, intendono sottoporre alla vostra attenzione la questione della prevista cancellazione della possibilità per gli studenti iscritti agli anni successivi di riconfermare la stanza a luglio per l'anno accademico successivo (laddove i requisiti per ottenere questo beneficio vengano rispettati). 
Tra gli studenti si è diffuso un profondo senso di malcontento e preoccupazione: l'impossibilità di riconfermare la stanza causerebbe forti disagi di tipo logistico ed economico nel momento in cui i residenti delle Case dello Studente si troverebbero costretti a rimuovere i propri effetti personali, sprovvisti inoltre di un locale da adibire a magazzino.Fino a quest'anno questi sono stati conservati durante il periodo estivo in un locale al primo piano dell'edificio E3, cosa che non sarà più possibile fare. 
Inoltre nel caso di una mancata riconferma molti studenti non avrebbero la possibilità di continuare gli studi, cosa che va decisamente contro i principi alla base del Diritto allo Studio. 
Noi Rappresentanti riteniamo che l'adeguamento di questa misura al regolamento previsto per le Case dello Studente di Udine non rispecchi e non tenga conto dell'esigenze e della situazione riscontrata a Trieste. 
Pertanto i Rappresentanti delle CdS chiedono di bloccare questo provvedimento che porterebbe alla cancellazione delle riconferme, prendendo in considerazione le conseguenza che una tale modifica del bando comporterebbe per gli studenti residenti nelle Case. 
In attesa di un vostro riscontro e sperando di poter aprire un dialogo, 

Distinti saluti

I rappresentanti delle Case dello Studente 
Erica Verardi 
Antonio Bertolino
Giulia Ara
Gentjan Qama

Questa è stata la mia risposta alle loro richieste.
 
Cari Verardi, Bertolino, Ara e Quama,
scusatemi il ritardo ma  prima di  risponderVi ho voluto prendere  qualche informazione sulle regole adottate nelle altre case dello studente della  nostra e di altre Regioni. Considerato che la posizione nella  graduatoria annuale per l’assegnazione degli alloggi è il frutto della somma del  punteggio acquisito per merito a quello del reddito, quello che voi chiamate “riconferma“ sembra piuttosto un “diritto di prelazione“ che di fatto andrebbe ad alterare la graduatoria stessa. Se uno studente non studia oppure  improvvisamente vede aumentare il proprio  reddito è giusto che lasci l’alloggio ad uno studente più meritevole e/o bisognevole. Questo a mio avviso non vuol dire andare contro ai principi del Diritto allo studio ma al contrario proprio per premiare i più meritevoli o bisognosi. Il fatto poi di liberare l’alloggio permette, almeno una volta l’anno,  l’esecuzione di pulizie più radicali.  Condivido invece che l’A.R.Di.S.S. debba identificare una stanza, un magazzino ove gli studenti possano depositare i loro effetti personali in attesa di una loro eventuale riconferma.
Voglio anche ricordare che solo gli studenti del primo anno  dell’Ateneo Triestino, ancorché vincitori di una borsa di studio, si vedono accreditata la prima rata della predetta borsa di studio entro il 31.12 cioè prima del conseguimento dei 20 crediti universitari previsti dal bando (decreto 2018/DIR TS Cl 3 del Direttore generale in deroga all’art. 24 del “bando unico per l’attribuzione dei benefici regionali di borsa di studio, posti alloggio contributi alloggio e contributi per la mobilità internazionale“) e questo esclusivamente per problemi dell’Ateneo triestino. Considerato che con la creazione dell’ARDiSS si è voluto unire in un’unica struttura i due ERDISU della Regione al fine di migliorarne l’efficacia/efficienza ma anche di superare il dualismo tra l’Università di Udine e quella di Trieste sono convinto che le regole adottate debbano valere in modo eguale per tutte le strutture gestite dall’ARDiSS della Regione.
Distinti saluti
S. Pustetto
 

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