martedì 23 giugno 2015

Riforma sanitaria e taglio primariati



Oggi sul profilo facebook di Franco Belci è uscito questo post.





 
 Questa è la mia risposta:



Capisco che il tema sanità sia molto complesso tanto più se i giornali riportano poche frasi fuori contesto e che possono far travisare quanto detto dal sottoscritto in III Commissione e solo per questo mi sento in dovere di rispondere a F. Belci.
A Udine ci sono 15 reparti doppi a gestione universitaria ed ospedaliera ma non sono tutti dei doppioni nel vero senso della parola in quanto alcuni svolgono funzioni diverse. Ad esempio l’ortopedia ospedaliera è praticamente un centro traumatologico e non può dedicarsi al resto della patologia ortopedica che invece viene svolta dal reparto universitario. Diverso è il caso delle neurologie, psichiatrie, chirurgie plastiche, laboratorio analisi, ecc. ecc.
Quanti di questi reparti possiamo unificare sotto la direzione ospedaliera senza che il ruolo dell’università venga stravolto? e viceversa se le funzioni apicali verranno svolte solo dagli universitari perché non dovrebbe esserci una legittima protesta degli ospedalieri che vedrebbero troncate le loro possibilità di carriera?
Quando l’assessore Telesca afferma che, nell’accorpamento dei reparti, le funzioni apicali verranno attribuite “ai migliori” deve, subito dopo, spiegare quali sono i criteri di selezione: per numero di pubblicazioni scientifiche? capacità manageriali? capacità didattiche? numero di interventi? complessità degli stessi? migliori esiti?
Un qualsiasi cambiamento produce disagio che aumenta a dismisura se vi è una indeterminatezza delle regole e incertezza del futuro e questo, in ambiente come quello sanitario ove lo stress non manca, rende tutto più difficile.
Le esperienze che un primario su due sedi non riesce a svolgere bene e con la dovuta serenità il suo lavoro ci sono già e da molto tempo, quindi la politica deve dire con chiarezza che nell’arco di 6-7 anni queste scelte porteranno alla chiusura di una delle due sedi.
L’aver avviato una riforma così radicale senza aver preventivamente firmato un accordo chiaro con i Medici di Medicina Generale e con l’Università oltre ad indebolire il potere contrattuale della Regione la costringe a rincorrere gli eventi con scelte non sempre chiare.

Questi a grandi linee i temi che ho trattato nella commissione di merito che non credo possa essere sintetizzato/ridicolizzato con la frase “Pustetto ridifende i doppioni”.

Nessun commento: