lunedì 26 aprile 2010

Visita di Kosic all'ospedale di Cividale.

Venerdì l'assessore alla sanità ha visitato l'ospedale di Cividale e, guidato dal sindaco Vuga, ha preso visione del padiglione di levante attualmente in costruzione, della dialisi e del reparto medico.

Anche se è abbastanza normale far vedere agli ospiti importanti solo le cose migliori, infatti entrambi i reparti sono stati ristrutturati di recente, resto convinto che sarebbe stato molto meglio se il sindaco di Cividale avesse portato Kosic in radiologia, dove tre sezioni su quattro sono chiuse, o in laboratorio dove, con un semplice sguardo, si ha la conferma delle voci che vogliono come imminente una sua definitiva chiusura.

Il breve giro si è concluso in una stanza della Direzione Sanitaria dove Vuga, il sottoscritto e il consigliere Novelli hanno posto alcune domande all'assessore sul futuro dell'ospedale di Cividale.

Kosic, rispondendo alle sollecitazioni del sindaco Vuga, ha confermato che la nuova ala dell'ospedale si farà e che sei milioni di euro sono già stati stanziati.

Anche se per completare l’opera mancano all’appello ben quattro milioni di euro queste rassicurazioni non possono che far piacere però, nella vita c’è sempre un però, gli anni in cui ho lavorato a Cividale mi hanno insegnato che ad ogni nuova gru, ad ogni nuovo edificio o ristrutturazione fatta, l’ospedale perdeva un reparto o un servizio.

Con questi miei dubbi ho sollecitato l’assessore a dare delle risposte chiare su quali e quante funzioni sarebbero restate a Cividale e sopratutto se alcune funzioni minori del S. Maria della Misericordia sarebbero state delegate al nostro Nosocomio.

E’ del tutto indispensabile pensare di implementare quanto già presente a Cividale con una Day–Surgery (chirurgia di un giorno solo) che, alla pari di quelle europee, faccia 4.000 interventi /anno (quattro sale operatorie che fanno 5 interventi al giorno per 5 giorni la settimana per 10 mesi/anno)

Fare interventi “minori“ su pazienti sostanzialmente sani (questa in buona sostanza è il concetto di day surgery), oltre che costare molto di meno quando eseguiti in strutture poco complesse, rende anche possibile e logico il mantenimento di un reparto medico, di una RSA, di un Hospice o dei letti dei malati in stato vegetativo che come noto necessitano spesso di consulenze o di prestazioni chirurgiche minori.

In questo modo si potrebbe alleggerire l’ospedale di Udine dalle prestazioni minori e rendere più funzionale quello di Cividale.

Purtroppo a questa domanda così come a quella sul destino del Pronto soccorso, si vocifera di una chiusura notturna, il nostro assessore non ha dato che risposte generiche e scontate.

Spero che questa visita non sia solo dovuta alla campagna elettorale in corso, spero che l’assessore abbia un ben preciso “piano industriale“ per l’ospedale di Cividale perché sarebbe intollerabile vedere, per l’ennesima volta, buttare i soldi pubblici nella costruzione di uno scatolone che poi resterà vuoto.

Se così fosse preferirei che questa maggioranza decidesse per una rapida e totale chiusura, che non condivido, ma che è sempre meglio di una lenta agonia.

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