lunedì 6 febbraio 2012

Incenerimento rifiuti: non tutto il centro sinistra ha votato contro la petizione n. 16.

Quando Moretton afferma che il centro sinistra di Trieste è contrario alla chiusura del Termovalorizzatore di Trieste dice solo una parte della verità.

E’ vero che ha schierato il Partito Democratico contro la petizione che chiedeva un pronunciamento della Regione a favore del riciclo totale e contro la pratica dei termovalorizzatori come soluzione al problema rifiuti, ma Sinistra Ecologia e Libertà assieme ai consiglieri di Rifondazione Comunista, IDV e ai Cittadini-Libertà Civica hanno votato in modo opposto.

Non è nemmeno vero che l’approvazione della mozione avrebbe comportato l’immediata chiusura dell’inceneritore di Trieste, perché la mozione voleva solo che il Consiglio Regionale si decidesse ad indicare chiaramente la strada che si vuole (o non vuole) intraprendere.

Queste sono tutte ambiguità e resistenze che spiegano come la differenziata a Trieste non riesca a superare un misero 20 % mentre nel resto della Regione si osservano percentuali nettamente migliori e che in alcune cittadine superano anche il 65 %.

Un’ultima considerazione che sembra procedurale ma è sostanziale: come è possibile che un ODG (n°1 firmato Moretton, Galasso , Sasco e Picco) possa essere approvato “in sostituzione” ad una petizione che altri hanno presentato?

La petizione andava approvata o respinta così come presentata dai proponenti e solo dopo, chi lo avesse voluto, poteva presentare un ordine del giorno.

Credo del tutto evidente che proseguendo su questa strada l’obbiettivo l’Europa ci pone, ma che l’Italia ha sottoscritto, (raccolta differenziata con una percentuale non inferiore al 65 % del totale entro il 2012 ) non potrà essere raggiunto e, di conseguenza, oltre tradire l’ambiente e quindi i nostri figli saremo costretti a pagare le penali per non aver rispettato i patti.

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