domenica 31 gennaio 2010

"Discussione" sul Piano socio sanitario.

Venerdi 29, la III Commissione si è riunita per audire l’assessore Kosic in merito alle determinazioni che la Giunta regionale intende assumere sulla proposta di Piano sanitario e sociosanitario regionale per il triennio 2010-2012.

Questa seconda audizione, che segue di pochi giorni la presentazione ufficiale del piano stesso fatta 12.01.10, si era resa necessaria dopo che lo stesso Tondo aveva bloccato il Piano socio sanitario approvato all’unanimità solo un mese prima dalla Giunta da lui presieduta.

In realtà l’esposizione dell’assessore è stata molto breve in quanto si è limitato a fare una panoramica molto generica dei vari passaggi fatti riguardo alla materia socio sanitaria dal giugno 2008 ad oggi.

In modo altrettanto stringato ha detto come sono state prese in considerazione le criticità e le possibili soluzioni, rimandando i colleghi della commissione a cercare in Internet i dati di riferimento per avere un quadro generale.

Così, le cose più evidenti sono state quelle non dette: i numeri, tanto evocati da tutti, non sono mai stati fatti, non una parola sul perché il piano sia stato stoppato, che cosa intenda fare la giunta e questa maggioranza per superare le criticità evidenziate dalle varie componenti del centro destra: nulla di nulla!

Ma un Piano socio sanitario deve essere accompagnato da numeri concreti per fare ogni tipo di valutazione, per programmare interventi futuri e per non essere definito un “Piano degli auspici”.

Numerose e sostanziate le richieste di chiarimenti avanzate da tutta l’opposizione che ovviamente non hanno potuto essere esaudite stante che, non avendo raggiunto un accordo all'interno della maggioranza, non era neppure ipotizzabile ottenere delle risposte che avessero una parvenza di serietà e concretezza.

L’assessore rimane comunque disponibile ad un aggiornamento…………aggiornamento a cosa visto che non ha detto ancora niente di concreto??

Considerato che temi come quello della salute non sono né di destra né di sinistra, auspichiamo in un serio ripensamento del modo in cui è stato impostato il Piano socio sanitario e questo nell’interesse di tutti.

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